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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Risultati e conclusioni: tutti i parametri che si sono considerati<br />

nel gruppo <strong>di</strong> soggetti sottoposti allo stu<strong>di</strong>o mostrano,<br />

alla <strong>di</strong>missione degli stessi, un miglioramento globale che<br />

testimonierebbe la funzionalità dello switching considerato.<br />

In termini <strong>di</strong> tollerabilità, specificatamente <strong>di</strong> effetti collaterali<br />

centrali come gli EPS, il miglioramento è marcato e<br />

contribuisce a migliorare la compliance dei pazienti verso la<br />

forma <strong>di</strong> somministrazione orale.<br />

L’aripiprazolo in questo senso si comporta similmente agli<br />

altri antipsicotici atipici. In termini <strong>di</strong> severità <strong>della</strong> psicopatologia<br />

che si andava a trattare, e <strong>della</strong> agitazione/aggressività<br />

che questa comportava, la non-necessità <strong>di</strong> titolazione<br />

dell’aripiprazolo consente una continuità peculiare<br />

dell’effetto antipsicotico rispetto all’iniziale terapia iniettiva.<br />

Dunque l’aripiprazolo sembrerebbe, nel contesto <strong>di</strong> un<br />

setting <strong>di</strong> acuzie psicotiche, uno psicofarmaco utile, efficace<br />

e sicuro.<br />

Bibliografia<br />

1 Hirose T, Uwahodo Y, Yamada S, et al. Mechanism of action of<br />

aripiprazole pre<strong>di</strong>cts clinical efficacy and a favourable side-effect<br />

profile. J Psychopharmacol 2004;18:375-83.<br />

2 Voruganti L, Cortese L, Owveumi L, et al. Switching from conventional<br />

to novel antipsychotic drugs: results of a prospective<br />

naturalistic study. Schizophr Res 2002;57:201-8.<br />

393. Disturbi <strong>della</strong> condotta alimentare<br />

in pazienti con BMI > 25<br />

POSTER<br />

S. Massa, F. Pinna, G. Carta, E. Pisano, R. Cuboni ** ,<br />

R. Manca ** , F. Velluzzi * , A. Loviselli * , W. Orrù ** , B. Carpiniello<br />

Clinica Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Cagliari; * U.O. Dipartimentale<br />

<strong>di</strong> Obesità, Policlinico Universitario, Cagliari;<br />

** Istituto I.H. Schultz, Cagliari<br />

Introduzione: i dati <strong>di</strong> letteratura inerenti il rapporto tra<br />

BMI e Disturbi <strong>della</strong> Condotta Alimentare (DCA) evidenziano,<br />

nel complesso, una forte correlazione tra Binge Eating<br />

Disorder e Obesità. Questa ricerca si propone <strong>di</strong> valutare<br />

la prevalenza <strong>di</strong> DCA in una popolazione <strong>di</strong> pazienti afferenti<br />

ad un Centro specializzato nella <strong>di</strong>agnosi e nella cura<br />

dell’Obesità.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: campione <strong>di</strong> 106 pz (23 m e 83 f), 89<br />

obesi (BMI > 30) e 17 sovrappeso (BMI 25 30). Come<br />

strumenti <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong>agnostica, <strong>della</strong> gravità clinica e<br />

del funzionamento globale sono stati utilizzati rispettivamente<br />

SCID-I, SCID-II, CGI e GAF.<br />

Risultati: il 20,8% dei pz, 17,4% dei m e 21,7% delle f, ha<br />

una <strong>di</strong>agnosi lifetime <strong>di</strong> DCA: nell’ambito dei DCA, il 2,8%<br />

dei pz, 3,6% delle f, è affetto da BN; il 17,9% del campione,<br />

17.4% dei m e 18,1% delle f, è affetto da BED. Nell’ambito<br />

del sottogruppo <strong>di</strong> pazienti affetti da DCA, il<br />

72,7% dei pz ha una comorbi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> asse I; il 45,5% dei pz<br />

ha una comorbi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> asse II.<br />

Conclusioni: i risultati del nostro stu<strong>di</strong>o concordano, nel<br />

complesso, con i dati <strong>di</strong> letteratura sulla stretta correlazione<br />

tra obesità e BED e sull’elevata comorbi<strong>di</strong>tà del BED<br />

con altri <strong>di</strong>sturbi psichiatrici, con tassi <strong>di</strong> psicopatologia<br />

nei soggetti con BED, superiori a quelli degli obesi senza<br />

BED.<br />

394. Differenze <strong>di</strong> genere nel Disturbo<br />

<strong>di</strong> Panico: risultati <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o<br />

retrospettivo<br />

S. Massa, S. Pirarba, B. Carpiniello<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Sanità Pubblica, Università <strong>di</strong> Cagliari<br />

Introduzione: per quanto riguarda il DAP gli stu<strong>di</strong> epidemiologici<br />

condotti in tutto il mondo concordano sia circa l’osservazione<br />

<strong>di</strong> una maggiore frequenza fra le donne che su <strong>di</strong>fferenze<br />

legate al genere <strong>di</strong> alcuni aspetti clinico-sintomatologici.<br />

Obiettivo: verificare l’esistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze legate al genere<br />

nel <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> panico con e senza agorafobia dal punto<br />

<strong>di</strong> vista dell’età d’esor<strong>di</strong>o, caratteristiche socio-demografiche,<br />

clinico-sintomatologiche e <strong>di</strong> trattamento.<br />

Metodologia: il campione esaminato è costituito da 132 soggetti<br />

(M = 38; F = 94). Stu<strong>di</strong>o clinico retrospettivo su pazienti<br />

con <strong>di</strong>agnosi primaria <strong>di</strong> DAP con o senza Agorafobia secondo<br />

il DSM IV TR, afferiti al Centro <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>della</strong><br />

Clinica Psichiatrica dell’Università <strong>di</strong> Cagliari. Sono stati<br />

utilizzati agli scopi <strong>della</strong> presente analisi i dati <strong>della</strong> valutazione<br />

clinica standar<strong>di</strong>zzata effettuati all’atto <strong>della</strong> prima visita<br />

me<strong>di</strong>ante la scala psicopatologica e la scala <strong>di</strong> valutazione<br />

somatica derivata dalla versione italiana del sistema AMDP.<br />

Risultati: campione <strong>di</strong> 71 casi <strong>di</strong> Disturbo <strong>di</strong> Panico senza<br />

Agorafobia e 61 casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> panico con agorafobia. Il<br />

97,7% del campione è stato sottoposto a trattamento farmacologico<br />

per il <strong>di</strong>sturbo mostrando <strong>di</strong>fferenze significative<br />

sul piano statistico: nel genere maschile prevalgono l’uso<br />

degli antidepressivi in monoterapia mentre l’associazione<br />

antidepressivi + benzo<strong>di</strong>azepine appare decisamente più<br />

frequente nelle donne.<br />

Per la <strong>di</strong>mensione sintomatologica “affettività”, la frequenza<br />

<strong>di</strong> umore depresso appariva significativamente più frequente<br />

nel sesso femminile, soprattutto nei livelli lieve e<br />

moderato, mentre nei maschi era maggiormente rappresentato<br />

il livello grave rispetto alle donne; tale <strong>di</strong>fferenze appaiono<br />

statisticamente significative. Le palpitazioni, più<br />

rappresentate nel genere femminile, una <strong>di</strong>fferenza al limite<br />

<strong>della</strong> significatività statistica.<br />

Conclusioni: i dati da un lato confermano la sostanziale omogeneità<br />

<strong>della</strong> sintomatologia del DAP nei due sessi riportata<br />

in generale in letteratura, dall’altro non sembrano confermare<br />

la particolare prevalenza dei sintomi “respiratori” e dei sintomi<br />

“vestibolari” nel sesso femminile, e la particolare prevalenza<br />

dei sintomi car<strong>di</strong>ovascolari nel sesso maschile, essendo<br />

anzi questi ultimi (almeno le palpitazioni) risultati nella nostra<br />

indagine più frequenti nel sesso femminile.<br />

395. Switch da aloperidolo a quetiapina<br />

nel <strong>di</strong>sturbo bipolare<br />

S. Mattioli<br />

Dipartimento Salute Mentale, ASL 1, Umbria, Centro <strong>di</strong> Salute<br />

Mentale Città <strong>di</strong> Castello, ASL 1<br />

Introduzione: gli antipsicotici sono comunemente utilizzati<br />

nel <strong>di</strong>sturbo bipolare, sia nella mania acuta che nella terapia<br />

<strong>di</strong> mantenimento. Gli antipsicotici tipici sono però spesso<br />

causa <strong>di</strong> side effects, come sintomi extrapiramidali<br />

(EPS), negativi e depressivi. Quetiapina unisce ad azione<br />

396

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