XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Tab. I. caratteristiche socio-demografiche dei pazienti con
orticaria cronica.
Pazienti affetti da
orticaria cronica
Sesso: M% 66%
F% 34%
Età media (DS) 39,64 (8,22)
Scolarità media (DS) 13,90 (5,78)
Stato civile: single % 35%
sposati % 58%
separati % 7%
Durata media di malattia in anni (DS) 4,48 (2,67)
Tab. II. Punteggi medi ai test psicometrici.
Variabili Media DS
HARS 23,48 3,45
HDRS 22,88 3,32
TAS-20 totale 57,79 15,44
TAS-20 scala die 17,81 6,52
TAS-20 scala dde 15,96 4,66
TAS-20 scala po 24,21 6,05
depressiva è risultata maggiore nei soggetti con altre condizioni
mediche in comorbidità (p = 0,01). Si è evinta una correlazione
positiva tra la durata della malattia dermatologica
da un lato e livello di ansia e depressione dall’altro (p =
0,05). Infine, è stata trovata un’associazione significativa tra
l’incapacità ad esprimere le proprie emozioni e la gravità di
malattia (p = 0,05).
Conclusioni: tenendo conto della significativa presenza di
sintomi ansioso-depressivi e dell’elevata prevalenza di caratteristiche
alessitimiche nei pazienti esaminati, è opportuno
ricorrere ad un modello biopsicosociale di malattia per
consentire una migliore comprensione ed un più efficace
trattamento dei casi di orticaria cronica. Per una adeguata
gestione terapeutica accanto al disturbo cutaneo primario,
vanno infatti considerati anche i fattori psicologici (comorbidità
psichiatrica e impatto sulla qualità di vita) e quelli sociali
(compromissione del funzionamento lavorativo ed interpersonale).
È dimostrato, del resto, che interventi psicoterapici
e psicofarmacologici, insieme alle già consuete terapie
dermatologiche, risultano in significativi miglioramenti
del quadro clinico.
Bibliografia
1 Buffet M. Management of psychologic factors in chronic urticaria.
When and how? Ann Dermatol Venereol 2003;130:145-59.
2 Gupta MA, Gupta AK. Psychiatric and psychological co-morbidity
in patients with dermatologic disorder: epidemiology and
management. Am J Clin Dermatol 2003;4:833-42.
3 Sheehan-Dare RA, Henderson MJ, Cotterill JA. Anxiety and depression
in patients with chronic urticaria and generalized pruritus.
Br J Dermatol 1990;123:769-74.
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POSTER
387. Valutazione della qualità della vita
e della comorbidità psichiatrica
in un campione di pazienti afferenti
all’Ambulatorio di Vestibologia
A. Lombardelli * , A. De Capua * , U. Scalcione * , F. Fargnoli
* , A. Goracci * , P. Castrogiovanni * , D. Nuti ** , Cioni
** , Mandalà **
* ** Dipartimento di Neuroscienze, Sezione Psichiatria, Dipartimento
di Scienze Ortopediche Radiologiche e Otorinolaringoiatriche,
Sezione di Otorinolaringoiatria, Università
di Siena
Nella pratica clinica è di comune riscontro l’associazione tra
patologie di pertinenza otorinolaringoiatrica, in particolar
modo nel campo della vestibologia, e disturbi di natura psichiatrica
(Disturbi d’Ansia e dell’Umore). Nonostante che
l’evidenza clinica confermi la presenza di tale comorbidità,
ad oggi non è ancora chiaro il nesso patogenetico esistente
tra queste due condizioni morbose. Il campione, costituito
da pazienti afferenti all’ambulatorio di vestibologia della
Clinica Otorinolaringoiatria dell’Università di Siena, è stato
valutato mediante la raccolta di dati anamnestici clinici e
strumentali riguardanti sia la presenza di patologie otoiatriche,
organiche e/o funzionali, sia l’eventuale presenza di patologie
psichiatriche definibili in ambito categoriale e/o sottosoglia.
La somministrazione di questionari atti a valutare
la qualità della vita dei soggetti in esame ci ha inoltre consentito
di definire quanto l’eventuale presenza di entrambe
queste patologie possa inficiare lo stato di benessere di tale
categoria di pazienti. La nostra ricerca si propone, inoltre, di
analizzare questa associazione in termini epidemiologici,
psicopatologici e clinici con particolare attenzione a quella
categoria di pazienti in cui la vertigine, non giustificata dalla
presenza di evidenze clinico strumentali obiettivabili,
sembra essere l’espressione di una sintomatologia di tipo
panico-agorafobico sottosoglia.
Bibliografia
1 Holmberg J, Karlberg M, Harlacher U, Magnusson M. Experience
of handicap and anxiety in phobic postural vertigo. Acta
Otolaryngol 2005;125:270-5.
2 Magliulo G, Bertin S, Ruggieri M, Gagliardi M. Benign paroxysmal
positional vertigo and post-treatment quality of life. Eur
Arch Otorhinolaryngol 2005;262:627-30.
388. La depressione come modulatore
negativo dopo infarto miocardico acuto.
Studio sull’ipotesi neurovegetativa.
G. Magnolfi, A. Di Florio, M. Ermani * , F. Folino ** ,
G.I. Perini
Clinica Psichiatrica, * Clinica Neurologica, Dipartimento
di Neuroscienze, ** Clinica Cardiologica, Università di Padova
Introduzione: la depressione è un fattore di rischio indipendente
di morbilità e mortalità dopo infarto miocardico
acuto (IMA) 1 . Nei pazienti depressi lo sbilanciamento del
sistema nervoso autonomo a favore del sistema simpatico
(SS) causa una diminuzione della variabilità della frequen-