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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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384. Differenze ed analogie tra stress e<br />

trauma: implicazioni per <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

S. Ingretolli, B. De Stefano, N. Lalli<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica,<br />

Università “La Sapienza” <strong>di</strong> Roma<br />

I criteri <strong>di</strong>agnostici del Disturbo Post-Traumatico da Stress<br />

(PTSD), nel DSM-IV, includono sia manifestazioni del <strong>di</strong>sturbo<br />

da trauma (pensieri intrusivi, allucinazioni, flashback,<br />

intensa angoscia nel Criterio B; negazione ed evitamento<br />

nel Criterio C) sia reazioni conseguenti a con<strong>di</strong>zioni<br />

stressanti (ansia, alterazioni del tono dell’umore, <strong>di</strong>sturbi<br />

del sonno, ipervigilanza, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> concentrazione nel<br />

Criterio D).<br />

Stress e trauma vengono dunque intesi come cause dello<br />

stesso <strong>di</strong>sturbo e ciò comporta il rischio <strong>di</strong> confondere i due<br />

termini.<br />

Ne riteniamo perciò utile e necessaria una <strong>di</strong>fferenziazione<br />

concettuale, al fine <strong>di</strong> permettere al clinico una migliore<br />

comprensione e <strong>di</strong> consentirgli una maggiore efficacia <strong>di</strong>agnostica<br />

e terapeutica.<br />

Dal momento che ad un trauma non segue necessariamente<br />

uno stress cronico e lo stress non ha nel trauma il proprio<br />

fattore genetico, nel presente lavoro ci proponiamo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere<br />

i concetti <strong>di</strong> stress e trauma, evidenziandone le <strong>di</strong>fferenze<br />

<strong>di</strong> causa ed effetto e le <strong>di</strong>versità psicopatologiche,<br />

soprattutto in relazione alla durata dell’evento ed al vissuto<br />

temporale che viene suscitato in seguito alla sua realizzazione.<br />

In conclusione, riteniamo che gli eventi stressanti e i possibili<br />

effetti traumatici conseguenti ad essi siano <strong>di</strong>stinguibili<br />

e riconosciuti solo “ex post”, nell’après coup dell’incontro<br />

fra un evento e un particolare soggetto.<br />

Bibliografia<br />

De Clercq M, Lebigot F. Les traumatismes psychiques. Paris: Masson<br />

2001<br />

Garland C. Comprendere il trauma. Un approccio psicoanalitico.<br />

Bruno Mondadori Ed. 1998<br />

Lalli N. Manuale <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> e Psicoterapia. Napoli: Liguori Ed.<br />

1999.<br />

385. Strumenti per la <strong>di</strong>agnosi in psichiatria<br />

E. Lai, T. Melfi<br />

U.O.C. Psicoterapia, Villa Tiburtina, Università <strong>di</strong> Roma<br />

“La Sapienza<br />

Introduzione: i mezzi d’informazione mostrano un sempre<br />

maggiore interesse verso i <strong>di</strong>sturbi psichiatrici, così da chiamare<br />

la psichiatria a dare delle risposte precise a domande<br />

esplicite. La domanda che sempre più spesso viene posta allo<br />

psichiatra è quella <strong>di</strong> fare <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> certezza, a volte per<br />

rendere lecito un proce<strong>di</strong>mento penale, altre volte per autorizzare<br />

un trattamento obbligatorio, più in generale per garantire<br />

una tutela del paziente ed eventualmente <strong>della</strong> società<br />

<strong>di</strong> cui fa parte.<br />

Di fronte a tale richiesta la <strong>Psichiatria</strong>, molto frequentemente,<br />

incontra delle <strong>di</strong>fficoltà fino a trovarsi nell’impossibilità<br />

<strong>di</strong> dare delle certezze, soprattutto se consideriamo l’alta va-<br />

riabilità <strong>di</strong>agnostica legata ai <strong>di</strong>versi operatori ed alla complessità<br />

dei manuali <strong>di</strong>agnostici.<br />

Metodologia: abbiamo ricercato il motivo <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>fficoltà<br />

analizzando il metodo che viene utilizzato nella visita psichiatrica,<br />

ed in particolare cercando gli strumenti che lo psichiatra<br />

ha a sua <strong>di</strong>sposizione.<br />

Risultati: gli strumenti utilizzati dalla Me<strong>di</strong>cina si sono rivelati<br />

in larga parte insufficienti a fare <strong>di</strong>agnosi in <strong>Psichiatria</strong>.<br />

Conclusioni: la nostra ricerca ci ha indotto a sottolineare<br />

l’impellente bisogno <strong>di</strong> trovare dei mezzi ulteriori in grado<br />

<strong>di</strong> sopperire a questa lacuna.<br />

Bibliografia<br />

Zilboorg G, Henry GW. Storia <strong>della</strong> psichiatria. Roma: Nuove E<strong>di</strong>zioni<br />

Romane 2001.<br />

Lalli. Manuale <strong>di</strong> psichiatria e psicoterapia. Napoli: Liguori E<strong>di</strong>tore<br />

1999.<br />

Armando M, Di Agostino Fiori Nastro CP. Alla ricerca dell’oggetto.<br />

Un confronto tra visita me<strong>di</strong>ca e visita psichiatrica. In: Il sogno<br />

<strong>della</strong> farfalla. Roma: Nuove E<strong>di</strong>zioni Romane 2003;4.<br />

386. Ansia, depressione ed alessitimia<br />

nei pazienti affetti da orticaria cronica<br />

S. Lerda, A. Brignolo, S. Preda, C. Migliozzi, G. Angelini<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Servizio<br />

<strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> <strong>di</strong> Consultazione-Collegamento, Università<br />

<strong>di</strong> Torino<br />

Introduzione: l’orticaria cronica è considerata un’affezione<br />

psicocutanea. Mostra, infatti, una forte partecipazione <strong>di</strong><br />

aspetti emozionali: da anni viene riconosciuta l’importanza<br />

<strong>di</strong> fattori psichici nello sviluppo e nella progressione <strong>della</strong><br />

malattia; ben note per altro sono le ripercussioni sulla qualità<br />

<strong>di</strong> vita e sul piano psicologico, che possono talora configurarsi<br />

in veri e propri <strong>di</strong>sturbi psichiatrici.<br />

Scopo: il nostro lavoro si è proposto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are la presenza<br />

<strong>di</strong> ansia e depressione in soggetti affetti da orticaria cronica<br />

e <strong>di</strong> valutare la co-esistenza <strong>di</strong> tratti alessitimici in questa tipologia<br />

<strong>di</strong> pazienti.<br />

Metodologia: sono stati reclutati 50 soggetti con una <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> orticaria cronica afferenti al reparto <strong>di</strong> malattie<br />

cutanee <strong>della</strong> Clinica dermatologica dell’Università <strong>di</strong> Torino.<br />

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un’intervista<br />

semistrutturata per la raccolta delle caratteristiche sociodemografiche<br />

e dei dati clinici. L’intero campione è stato<br />

inoltre valutato con una batteria <strong>di</strong> test psicometrici: Hamilton<br />

Anxiety Rating Scale (HARS), Hamilton Depressive<br />

Rating Scale (HDRS), Toronto Alexithymia Scale<br />

(TAS-20).<br />

Risultati: il 60% dei soggetti presentava una forma intermittente<br />

<strong>di</strong> orticaria, il 40% una forma persistente; il 42%<br />

aveva lesioni cutanee moderate, il 23% lesioni gravi. Nel<br />

25% dei casi il trattamento era dato da soli antistaminici, nel<br />

49% da antistaminici e corticosteroi<strong>di</strong>. I punteggi alla<br />

HARS e alla HDRS sono risultati ≥ 25 rispettivamente nel<br />

47% e 35% dei pazienti e si è evidenziata una prevalenza <strong>di</strong><br />

tratti alessitimici pari al 58%. Il livello <strong>di</strong> ansia è stato significativamente<br />

più alto nelle femmine (p = 0,005), così<br />

come gli aspetti alessitimici (p = 0,05). La sintomatologia<br />

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