XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

I risultati dello studio sembrano confermare la maggiore efficacia
della lamotrigina rispetto alle terapie effettuate in
precedenza in pazienti con diagnosi di DOC resistente. In 7
pazienti si è verificato un miglioramento della sintomatologia
(variazioni significative dei punteggi nelle scale somministrate)
mentre in altri 3 è stata mantenuta l’equivalenza dei
punteggi globali. In un paziente, infine, è stata necessaria la
sospensione per la comparsa di una reazione avversa cutanea.
Bibliografia
McDougle CJ, Gordman WK, Price LH. The pharmacotherapy of
obsessive-compulsive disorder. Pharmacopsichiatry
1993;26(Suppl):24.
Jenike MA. Augmentation strategies for treatment-resistant obsessive-compulsive
disorder. Harv Rev Psychiatr 1993;1:17-26.
Maxoutova E. Lamotrigine: perspective of using in psychiatry. Epilepsia
1997;38:66.
Kumar TCR. Lamotrigine augmentation of serotonin reuptake inhibitors
in obsessive compulsive disorder. Australian & New Zeland
J Psychiatry 2000;(3):527-8.
376. L’uso dell’escitalopram in un soggetto
affetto da omocistinuria e patologia
depressiva
A. Filippo, A. Strati
SPDC P.O. “Beato Angelo” Acri (CS)
Introduzione: scopo dello studio è quello di saggiare l’azione
antidepressiva dell’escitalopram, la sua efficacia, ed
in particolare la sua tollerabilità in soggetti con correlata patologia
organica a genesi ereditaria.
Materiali e metodi: si riporta il caso clinico di una donna
di 47 anni, ricoverata presso il nostro SPDC, coniugata, madre
di due figli maschi adulti, affetta da una rara forma di
trombofilia congenita (omozigosi per MTHFR-metilene tetraidrofolato-reduttasi)
connotata clinicamente con la classica
omocistinuria, in un quadro psicopatologico di natura depressivo-ansiosa
con parossismi simil attacchi di panico.
L’escitalopram è stato per i primi sei giorni somministrato
ad un dosaggio di 5 mg/die associato ad una benzodiazepina
(alprazolam 1,5 mg/die) per poi raggiungere i 15 mg.
Nell’arco di venti giorni riducendo gradatamente l’ansiolitico.
La valutazione psicodiagnostica è stata effettuata attraverso
la somministrazione delle scale per l’ansia e la depressione
(Hamilton-Rating Scale, MADRS) all’ingresso,
in decima giornata, a due mesi della dimissione.
Conclusioni: l’escitalopram si è rilevato un farmaco sicuro
ed efficace nel tempo, non ha mostrato segni di incompatibilità
con la terapia organica (Acido folico), non ha modificato
il peso corporeo né i parametri cardiovascolari e bioumorali,
inoltre ha garantito una remissione della sintomatologia
depressiva, una riduzione della componente ansiosa
con regolarizzazione del ritmo sonno-veglia ed un sensibile
miglioramento della qualità della vita.
Bibliografia
Brosen K, Naranyo CA. Review of pharmacokinetic and pharmacodynamic
interaction studies with citalopram. Eur Neuropsicopharmacol
2001;63:331-6.
Mitchell PJ, Hogg S. Behavioral effects of escitalopram predict ra-
389
POSTER
pid antidepressant activity. Biol Psychiat 2001a;49(Suppl):401S.
Rapaport M, Bose A, Zheng H, et al. Escitalopram prevents relapse
of depressive episodes. Eur Psychiat 2002;17(Suppl 1):97S.
377. Catatonia, catatimia, catalessia. Verso
la ri-nascita della clinica
G. Fiore ** *** , A. Russo * , E.M. Troisi * , A. Tridente ** ,
M.A. Iandolo ** , N.M. Passione ** , F. Fiore *
* Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Ospedale A. Landofi-
Solofra, Avellino; ** Università di Napoli “Federico II”;
*** Unità Operativa di Salute Mentale “F”, ASL SA 2
Gli autori affrontano problemi di chiarificazione terminologica
e concettuale su quadri psicopatologici accomunati dalla
presenza di alterazioni della sfera motoria, (inibizione arresto,
e stupor) giunti all’osservazione in un Servizio Psichiatrico
di Diagnosi e Cura.
Nei tre casi esaminati, la ricerca anamnestica di tratti prevalenti
nella personalità premorbosa, i prodromi e le modalità
di esordio, nonché il decorso clinico e la risposta al trattamento
ma soprattutto la post esplorazione ricostruttiva operata
dai pazienti, orientavano per l’inserimento del quadro
psicopatologico nel primo caso verso la catatonia quale modalità
espressiva della psicosi schizofrenica, nel secondo
verso la catatimia quale meccanismo psicogeno riparatorio
o compensativo, nel terzo verso la catalessia come reazione
difensiva iponoica-istintuale
Il paradigma tracciato sostiene la prospettiva transnosografica
nell’esercizio della clinica, quale pre-giudizio metodologico
utile al fine di impostare trattamenti ispirati ai massimi
criteri di appropriatezza possibili.
Bibliografia
1 Henry Ey, Bernard P, Brisset Ch. Psichiatria. UTET-Masson.
2 Weitbrecht H J, Compendio di Psichiatria, PICCIN
378. Hospice e hospital: la persistente
ambiguità del servizio psichiatrico di
diagnosi e cura
G. Fiore *** , M. Coppola * , C. Dell’Aversano * , R. Mondola
* , A. Russo ** , F. Fiore **
* Università di Napoli “Federico II”; ** ASL AV 2, Servizio
Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Solofra, Avellino; *** Università
di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Salute
Mentale ASL SA 2 UOSM “F”
Introduzione: gli autori esaminano i dati di attività del
triennio 2003-2005 relativi alla quantità e natura delle patologie
psichiatriche afferenti al SPDC del DSM della Asl
Avellino 2. La comparazione tra i volumi di attività complessivi
e i report istantanei di alcune giornate tipo nell’ultimo
trimestre 2005 rivela la diversificazione della domanda
di aiuto specialistico e/o sociale, e l’inevitabile monomorfismo
delle risposte terapeutico assistenziali condizionate dal
luogo di cura.
Materiali e metodi: attraverso la disamina di item relativi
a: diagnosi all’invio, motivo del ricovero, codice triage,