XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

sk factors and symptom measures. Eat Behav 2004;53:209-22.
Spillane NS, Boerner LM, Anderson KG, Smith GT. Comparability
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Cantrell PJ, Ellis JB. Gender role and risk patterns for eating disorders
in men and women. J Clin Psychology 1991;47:53-7.
373. Correlazione tra difficoltà
nell’identificare gli stati emozionali ed
esperienze d’ansia
G.M. Festa, M. Saraceni, C. Saraceni
Istituto di Psichiatria e Psicologia, Università Cattolica del
Sacro Cuore di Roma
Introduzione: la difficoltà nell’identificazione e nella descrizione
dei propri stati emotivi sembra, secondo recenti
ipotesi, coinvolta nella genesi dei disturbi d’ansia quale
conseguenza dell’evitamento di stati emotivi intensi.
Lo scopo di questo studio è sondare la relazione tra le dimensioni
dell’ansia e dell’alessitimia in un campione non
clinico.
Metodologia: sono stati somministrati a 66 studenti universitari
(33 femmine e 33 maschi) lo State Trait Anxiety Inventory
(STAI) e la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). I
dati sono stati analizzati dal punto di vista statistico per
mezzo del software Statistica per windows versione 5.1.
Risultati: le correlazioni di Spearman indicano una significatività
(p < ,05) fra i punteggi della scala Alessitimia e le
scale Ansia di Stato (R = ,37) e di Tratto (R = ,33). Inoltre
sono risultate parimenti significative le correlazioni fra la
difficoltà ad identificare i propri sentimenti (Fattore 1) con
Ansia di Stato (R = ,43) e di Tratto (R = ,51); inoltre significative
sono risultate le correlazioni fra la difficoltà ad
esprimere i propri sentimenti (Fattore 2) con Ansia di Stato
(R = ,31).
Conclusioni: tali dati dimostrano come al crescere delle difficoltà
nel leggere, interpretare ed esprimere le proprie emozioni
aumentino i sentimenti di natura ansiosa.
Bibliografia
Devine H, Stewart SH, Watt MC. Relations between anxiety sensitivity
and dimensions of alexithymia in a young adult sample. J
Psychosom Res 1999;47:145-58.
Berthoz S, Consoli S, Perez-Diaz F, Jouvent R. Alexithymia and
anxiety: compounded relationships? A psychometric study. Eur
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Hedryx MS, Haviland MG, Shaw DG. Dimensions of alexithymia
and their relationship to anxiety and depression. J Per Assess
1991;56:227-37.
374. Locus of control e regolazione
alimentare
POSTER
G.M. Festa, M. Saraceni, C. Saraceni
Istituto di Psichiatria e Psicologia, Università Cattolica del
Sacro Cuore di Roma
Introduzione: il locus of control indica il grado di percezione
rispetto al controllo del proprio destino e degli eventi.
Un locus of control interno riflette la convinzione di poter
determinare le proprie azioni, al contrario quello esterno
rappresenta il controllo esercitato dal caso e dagli eventi
esterni. Il nostro studio si propone di analizzare il legame
che intercorre fra il locus of control e gli aspetti psicologici
e comportamentali legati all’alimentazione. Si ipotizza che
un locus esterno sia associato con un deficit nelle capacità
di controllo e regolazione dei processi legati all’alimentazione.
Metodologia: sono stati somministrati a 50 studenti universitari
(25 uomini e 25 donne) l’Eating Disorders Inventory-
2 (EDI-2) e il Locus of Control of Behavior (LCB). I dati sono
stati analizzati, dal punto di vista statistico, tramite l’analisi
multivariata della covarianza (MANCOVA) e confronti
post hoc (TEST LSD).
Risultati: la MANOVA, con la variabile età come covariata,
nei punteggi delle scale dell’EDI-2 ha evidenziato una significativa
differenza nel confronto fra i 2 gruppi (locus of control
esterno vs. locus of control interno) rispettivamente nelle
scale Impulso alla Magrezza (IM) (M = 4,45 vs. M = 1,46; F
= 5,23; p < ,05), Bulimia (BU) (M = 1,18 vs. M = 0,15; F =
10,84; p < ,005) e Consapevolezza Enterocettiva (CE) (M =
4,45 vs. 1,10; F = 8,57; p < ,01). I confronti post hoc indicano
l’esistenza di una differenza significativa tra il gruppo con
locus esterno e quello con locus interno rispettivamente per le
scale IM (p = ,015), BU (p = ,00027) e CE (p = ,0015).
Conclusioni: i risultati indicano come un locus esterno sia
un fattore facilitante la disregolazione alimentare, aumentando
le preoccupazioni riguardo alle forme corporee, l’adozione
di comportamenti dietetici, l’incertezza nell’identificazione
delle sensazioni di fame e sazietà.
Bibliografia
Fouts G, Vaughan K. Locus of control, television viewing, and eating
disorder symptomatology in young females. J Adolescenc
2002;25:307-11.
Lugli-Rivero Z, Vivas E. Eating disorders and personal behavioral
control. Salud Pubblica Mex 2001;43:9-16.
King M. Locus of control in women with eating pathology. Psychol
Med 1989;19:183-7.
375. Efficacia della lamotrigina nel DOC
resistente
A. Filippo, A.F. Buchignani, D. D’Epiro, M. Falcone,
G. Scoti, A. Strati
SPDC P.O. “Beato Angelo” Acri (CS)
Introduzione: lo scopo dello studio realizzato in SPDC è
stato quello di verificare l’efficacia della Lamotrigina su pz
con diagnosi di DOC resistente.
Materiali e metodi: il campione dello studio è composto da
11 pz., 5 maschi e 6 femmine, di età compresa fra 21e 64 anni
con assenza di patologie organiche rilevanti, tutti i pazienti
presentavano comorbilità per un disturbo dell’umore,
già in trattamento con SSRI. Il dosaggio medio è stato di
100mg/die. L’efficacia è stata valutata con la MADR-S, Y-
BOCS, MOC-I in basale, a 1, 3 e 6 mesi.
Tutti i pazienti, oltre alla lamotrigina assumevano un SSRI
(sertralina 100 mg /die, paroxetina 40 mg/die).
Conclusioni: ai controlli sono stati effettuati colloqui per
valutare l’adesione del paziente ed eventuali eventi avversi.
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