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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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La paziente, che chiameremo Alessandra, <strong>di</strong> età adulta,<br />

giunge alla nostra osservazione nel 2002 presentando una<br />

sintomatologia caratterizzata da: attivazione ideo-affettiva,<br />

impulsività, marcata aggressività auto ed etero<strong>di</strong>retta, compromissione<br />

del funzionamento lavorativo e sociale, sintomi<br />

psicotici <strong>di</strong> tonalità persecutoria. Viene formulata una <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> “Disturbo Bipolare I, episo<strong>di</strong>o maniacale grave con<br />

manifestazioni psicotiche”secondo il DSM IV.<br />

Alla terapia psicofarmacologica (stabilizzanti dell’umore ed<br />

antipsicotici a basso dosaggio) si affianca, dopo pochi mesi,<br />

il supporto psicologico.<br />

Il programma psicoterapico si articola in un iniziale intervento<br />

in<strong>di</strong>viduale ad orientamento cognitivo-comportamentale<br />

con successivo coinvolgimento dei familiari.<br />

Verranno riportati i risultati <strong>di</strong> tale approccio terapeutico<br />

combinato in un follow-up <strong>di</strong> tre anni: l’integrazione <strong>di</strong><br />

un’adeguata terapia farmacologica con il supporto psicoterapico<br />

hanno permesso una sensibile riduzione <strong>della</strong> gravità<br />

e <strong>della</strong> frequenza delle ricadute, un graduale miglioramento<br />

del funzionamento socio-lavorativo, un contenimento più<br />

efficace <strong>della</strong> sintomatologia intercritica ed una minore vulnerabilità<br />

ad eventi vitali traumatici.<br />

Tale esperienza fa riflettere sulla necessità <strong>di</strong> progettare, anche<br />

nell’ambito del Disturbo Bipolare, modelli <strong>di</strong> intervento<br />

specifici che tengano in considerazione la complessità del<br />

paziente nella prospettiva <strong>di</strong> una presa in carico più globale<br />

ed in<strong>di</strong>vidualizzata.<br />

Bibliografia<br />

Goodwin GM. Evidence-based guidelines for treating bipolar <strong>di</strong>sorder:<br />

recommendations from the British Association for Psychopharmacology.<br />

J Psychopharmacol 2003;17:149-73.<br />

APA. Practice guideline for the treatment of patients with Bipolar<br />

Disorder (Revision). American Psychiatric Association 2002.<br />

371. Attaccamento insicuro e <strong>di</strong>sregolazione<br />

emozionale<br />

G.M. Festa, L. Cinque, C. Saraceni<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> e Psicologia, Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore <strong>di</strong> Roma<br />

Introduzione: gli stili d’attaccamento insicuro contribuiscono<br />

alla genesi <strong>di</strong> deficit nell’identificazione e nell’espressione<br />

degli stati emozionali. Lo stu<strong>di</strong>o si propone <strong>di</strong><br />

analizzare, in un campione non clinico, le categorie d’attaccamento<br />

insicuro che correlano con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sregolazione<br />

emozionale.<br />

Metodologia: sono stati somministrati a 66 studenti universitari<br />

(33 femmine e 33 maschi) il Relationship Questionnaire<br />

(RQ) e la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). Le<br />

analisi statistiche dei dati sono stati esaminati tramite<br />

software statistica per windows versione 5.1.<br />

Risultati: risultano significative le correlazione <strong>di</strong> Spearman<br />

fra lo Stile Evitante (C) e il punteggio <strong>della</strong> scala TAS<br />

(R = ,28; p < 05), fra lo stile C e la <strong>di</strong>fficoltà ad identificare<br />

i propri sentimenti o Fattore 1 (R = ,31; p < 05), fra lo stile<br />

Preoccupato (B) e il Fattore 1 (R = ,27; p < 05).<br />

Conclusioni: questi dati <strong>di</strong>mostrano che i soggetti con attaccamento<br />

evitante sono gli in<strong>di</strong>vidui che presentano le<br />

maggiori caratteristiche alessitimiche fra gli insicuri, mentre<br />

387<br />

POSTER<br />

i soggetti con attaccamento preoccupato mostrano selettive<br />

<strong>di</strong>fficoltà nell’identificare i propri sentimenti e nel <strong>di</strong>stinguerli<br />

dalle sensazioni fisiche delle emozioni.<br />

Bibliografia<br />

Wearden AJ, Lamberton N, Crook N, Walsh V. Adult attachment,<br />

alexithymia, and symptom reporting: an extension to the four category<br />

model of attachment. J Psychosom Res 2005;58:279-88.<br />

Fukunishi I, Kawamura N, Ishikawa T, Ago Y, Sei H, Morita Y,<br />

Rahe RH. Mothers’ low in the development of alexithymia: a<br />

preliminary study in Japanese college student. Psychol Rep<br />

1997;80:143-6.<br />

Troisi A, D’Argenio A, Peracchio F, Petti P. Insicure attachment<br />

and alexithymia in young men with mood symptoms. J Nerv<br />

Ment Dis 2001;189:311-6.<br />

372. Preoccupazioni per la <strong>di</strong>eta, il peso<br />

e le forme corporee nelle <strong>di</strong>fferenze<br />

<strong>di</strong> genere<br />

G.M. Festa, L. Cinque, C. Saraceni<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> e Psicologia, Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore <strong>di</strong> Roma<br />

Introduzione: i modelli socio-culturali imperanti associano<br />

sempre <strong>di</strong> più la magrezza alla bellezza. Ciò costituisce un<br />

fattore <strong>di</strong> vulnerabilità rilevante per lo sviluppo <strong>di</strong> Disturbi<br />

dell’Alimentazione.<br />

Lo scopo dello stu<strong>di</strong>o è verificare l’esistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze<br />

significative fra donne e uomini rispetto agli aspetti comportamentali<br />

e psicologici legati all’immagine corporea.<br />

Metodologia: è stato calcolato l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea<br />

(BMI) ed è stato somministrato il questionario Eating Disorders<br />

Inventory-2 (EDI-2) a 25 soggetti <strong>di</strong> sesso femminile<br />

e 25 <strong>di</strong> sesso maschile. Il campione non clinico è costituito<br />

da studenti universitari. Sono state effettuate le seguenti<br />

analisi statistiche dei dati: analisi multivariata <strong>della</strong><br />

covarianza (MANCOVA), confronti post hoc (TEST LSD),<br />

correlazione <strong>di</strong> Spearman.<br />

Risultati: la MANOVA, con la variabile età come covariata,<br />

nei punteggi delle scale dell’EDI-2 ha evidenziato una significativa<br />

<strong>di</strong>fferenza nel confronto fra i 2 gruppi (femmine<br />

vs. maschi) rispettivamente nelle scale Impulso alla Magrezza<br />

(IM) (M = 3,20 vs. M = 1,04; F = 4,75; p < ,05) e Insod<strong>di</strong>sfazione<br />

per il Corpo (IC) (M = 5,84 vs. M = 2,96; F =<br />

4,72; p < ,05). I confronti post hoc in<strong>di</strong>cano l’esistenza <strong>di</strong><br />

una <strong>di</strong>fferenza significativa tra le femmine e i maschi rispettivamente<br />

per le scale IM (p = ,035) e IC (p = ,036). È<br />

risultata significativa la correlazione nei maschi fra BMI e<br />

Bulimia (BU) (R = -,41; p = ,04).<br />

Conclusioni: questi dati <strong>di</strong>mostrano nelle femmine la presenza<br />

<strong>di</strong> una più elevata insod<strong>di</strong>sfazione per le forme del<br />

proprio corpo, <strong>di</strong> un maggiore investimento <strong>di</strong> energie nelle<br />

<strong>di</strong>ete e nel controllo del peso rispetto ai maschi, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal BMI d’appartenenza. I maschi, invece, presentano<br />

un basso livello <strong>di</strong> tali preoccupazioni e hanno la<br />

tendenza ad incrementare l’alimentazione al <strong>di</strong>minuire del<br />

loro In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea.<br />

Bibliografia<br />

Boerner LM, Spillane NS, Anderson KG, Smith GT. Similarities<br />

and <strong>di</strong>fferences between woman and men on eating <strong>di</strong>sorder ri-

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