XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

di questi ultimi con l’eventuale presenza di patologie otoneurologiche.
Materiale e metodo: i soggetti in esame verranno reclutati
presso l’ambulatorio di vestibologia dell’Università di Siena
e verranno sottoposti, oltre che a valutazione clinica e
strumentale, a specifici test psicometrici atti a rilevare l’eventuale
presenza di patologie psichiatriche sopra e sotto
soglia.
Bibliografia
1 Godemann F, Siefert K, Hantschke-Bruggemann M, Neu P,
Seidl R, Strohle A. What accounts for vertigo one year after neuritis
vestibularis - anxiety or a dysfunctional vestibular organ?
J Psychiatr Res 2005;39:529-34.
2 Ciriaco JG, Alexandre PL, Pereira CB, Wang YP, Scaff M. Phobic
postural vertigo: clinical aspects and course of illness. Arq
Neuropsiquiatr 2004;62:669-73.
360. Efficacia della Stimolazione Magnetica
Transcranica Ripetitiva (rTMS) a 1 Hz
nel Disturbo da Deficit-Attenzione-
Iperattività (ADHD)
A. De Capua * , S. Rossi ** , H. Niederhofer *** , A. Castrogiovanni
* , G. Filippone * , M. Di Rienzo * , E. Corsi * ,
S. Bartalini ** , M. Ulivelli ** , F. Pieraccini * , L. Bonvini **** ,
M. Zappella **** , P. Castrogiovanni *
* Dipartimento di Neuroscienze, Sezione Psichiatria, ** Dipartimento
di Neuroscienze, Sezione Neurologia, Università
di Siena; *** Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Bolzano;
**** Università di Siena, U.O. di Neuropsichiatria Infantile
Il Disturbo da Deficit-Attenzione-Iperattività (ADHD) è
una sindrome caratterizzata dal progressivo sviluppo di eccessiva
iperattività, impulsività, e difficoltà attentive, con
ripercussioni variabili sulla sfera socio-lavorativa dei pazienti
affetti da tale patologia.
Ad oggi, le ricerche effettuate in tale ambito sono state limitate
dalla bassa specificità dei criteri diagnostici utilizzati,
dall’ assenza di specifici markers biologici di malattia
e dalla scarsa risposta ai trattamenti farmacologici convenzionali.
Di recente, alcuni ricercatori hanno evidenziato
la presenza di una correlazione diretta tra gravità della
sintomatologia rilevata tramite apposite scale psicometriche
e deficit dei meccanismi di inibizione intracorticale indagati
tramite Stimolazione Magnetica Transuranica
(TMS) a stimoli appaiati 1 . Tale parametro neurofisiologico
sembra inoltre modificarsi in seguito all’ assunzione di
Metilphenidato 2 . Scopo del nostro studio è quello di verificare
l’efficacia terapeutica della Stimolazione Magnetica
Transcranica Ripetitiva a bassa frequenza (1 Hz, 1200
stim/die per cinque giorni), applicata sullo scalpo sovrastante
l’area supplementare motoria 3 , in soggetti affetti da
ADHD, valutando inoltre l’eventuale modificazione dei
parametri neurofisiologici (soglia motoria a riposo, periodo
silente corticale, misurazione delle curve a doppio stimolo)
rilevati prima e dopo il trattamento con rTMS, con
particolare attenzione alla presenza di eventuali correlazioni
tra questi ultimi e la gravità della sintomatologia
dell’ADHD valutata tramite la Conner’s adult adhd rating
scale.
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POSTER
Bibliografia
1 Gilbert DL, Vallee FR, Zhang J, Lipps TD, Wassermann EM.
Transcranial Magnetic Stimulation-Evoked Cortical Inhibition:
a consistent marker of Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder
in Tourette Syndrome. Biol Psychiatry 2005;57:1597-600.
2 Moll GH, Heinrich H, Trott G, Wirth S, Rothenberger A. Deficit
intracortical inhibition in drug-naive children with attention deficit
hyperactivity disorder is enhanced by methylphenidate.
Neurosci Lett 2000;284:121-5.
3 Mantovani A, Lisanby SH, Pieraccini F, Ulivelli M, Castrogiovanni
P, Rossi S. Ripetitive transcranial magnetic stimulation
(rTMS) in the tratment of obsessive-compoulsive disorder
(OCD) and Tourette sindrome (TS). Int J Neuropsychopharmacol
2005;8:1-6.
361. Doppia Diagnosi e pericolosità sociale:
un caso clinico
M.C. De Marco, L. Orso, F. Scarcella
DSM di Viterbo
Dall’osservazione clinica e dall’esame della letteratura
emerge una maggiore prevalenza di Doppia Diagnosi, intendendosi
“una copresenza di un grave disturbo mentale
(soprattutto di tipo psicotico) e di un disturbo da abuso/dipendenza
da sostanze” (De Leon 1989, Salomon 1996).
Quando è presente una comorbidità tra schizofrenia e abuso
di sostanze si osservano manifestazioni più violente e sociopatiche
e maggiore resistenza al trattamento farmacologico.
Si riporta un caso clinico esplicativo.
Il paziente A. di anni 44, ha un fratello con disturbo schizofrenico.
La storia psichiatrica esordisce con disturbo di personalità
borderline-antisociale e poliabuso di sostanze, che hanno
comportato diversi problemi con le autorità.
Successivamente ha iniziato a manifestare sintomi psicotici
fino a strutturare un grave disturbo schizofrenico cronico,
resistente a diversi trattamenti farmacologici, psicoterapeutici
e riabilitativi. La sintomatologia consiste principalmente
in un delirio di negazione e di persecuzione, accanto a
condotte antisociali e suicidarie, che hanno comportato molteplici
ricoveri volontari e coatti, con procedure contenitive.
Il ripetersi dei comportamenti auto ed etero-aggressivi associati
alle tematiche deliranti hanno comportato serie difficoltà
nella presa in carico da parte del CSM ed il provvedimento
delle misure di sicurezza disposto dagli organi giudiziari.
Si propongono spunti di riflessione sul trattamento e sulla
collaborazione tra psichiatria clinica e giudiziaria in un paziente
con doppia diagnosi, violento e resistente al trattamento.
362. Tipologia delle urgenze/emergenze
in una UOSM
G. Del Buono
UOSM Costa D’Amalfi, DSM, ASL SA/1
Introduzione: la UOSM Costa d’Amalfi, all’interno di una
strategia di verifica delle proprie modalità assistenziali ha rite-