XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

mi somatici ed alessitimia in un campione di pazienti afferiti
presso la nostra U.O.
Materiali e metodi: i dati sono stati ottenuti mediante la
somministrazione di scale di valutazione dei sintomi depressivi
(HAM-D), dei sintomi somatici (SCL-90) e dell’alessitimia
(TAS-20).
Conclusioni: i risultati suggeriscono la presenza di una correlazione
positiva tra depressione, sintomi somatici ed alessitimia.
I punteggi più alti per l’alessitimia e le somatizzazioni
sono stati presentati da pazienti affetti da una depressione
mascherata rispetto a quelli con una depressione già
diagnosticata. Visti i risultati sarebbe opportuno allargare il
campione per una maggiore attendibilità statistica.
344. Il Training Autogeno come metodologia
formativa nelle professioni sanitarie: una
esperienza ADE (attività didattica elettiva)
C. Calandra, F. Inga, A. Zuccaro, D. Cristina
Azienda Ospedaliera Universitaria, Policlinico, Catania
Durante lo svolgimento del corso ADE è stata presentata una
rassegna delle tecniche di rilassamento e della loro applicazione
in psichiatria con particolare riferimento al Training
Autogeno. Il cardine su cui ruota il Training Autogeno è la
calma, stato che si raggiunge progressivamente e gradualmente.
Tale tecnica è stata approfondita tramite lo svolgimento
interattivo di sei sedute durante le quali sono stati eseguiti
gli esercizi della pesantezza, del calore, del cuore, del respiro,
del plesso solare,della fronte. Alla fine del corso è stato
somministrato un questionario allo scopo di valutare le precedenti
conoscenze dei 120 partecipanti sulle tecniche di rilassamento,
l’interesse suscitato dall’argomento in questione,
l’applicabilità di tali tecniche, l’impatto emotivo dell’esperienza
nel contesto di un gruppo numeroso, la valutazione dei
temi proposti in base alle singole aspettative. Da un’attenta
disamina dei quesiti proposti, è stato rilevato che, nonostante
le iniziali aspettative dei partecipanti circa lo svolgimento
delle sedute che immaginavano realizzate singolarmente ed
in ambiente intimo, l’esperienza di gruppo ha comunque destato
notevole interesse. L’evento è stato, pertanto, giudicato
dall’uditorio come interessante e sicuramente riproponibile.
Bibliografia
1 Biondi M. Terapie di rilassamento. Enciclopedia medica italiana,
aggiornamenti II, tomo III, USES Firenze 2000.
2 Biondi M, Mantua V. Il rilassamento attivo in Psichiatria ed in
Medicina psicosomatica. In Medicina psicosomatica, SEU, Roma
2001
3 Beraldo S. Training Autogeno. www.pol.it 2004
4 Tosi D. Training autogeno. Ed. Brancato 2001.
345. Complicanze gastroenterologiche
nei DCA
C. Calandra, B.Z. Mellacqua
U.O. di Clinica Psichiatrica, Università di Catania
Le manifestazioni gastroenterologiche dell’AN documentate
in diversi studi clinici riguardano fondamentalmente: al-
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POSTER
terazioni nasofaringee/alterazioni transito esofageo/disordini
funzionali gastrointestinali/alterazioni senso fame-sazietà/disordini
del transito alimentare piccolo intestino/motilità
colica alterata.
Le complicanze gastroenteriche riscontrate nella BN sono:
esofagite/dispepsia/GERD/rottura esofagea/melanosi del
colon/colon catartico/steatorrea/gastroenteropatia protidodisperdente/sanguinamento
gastrointestinale.
Ci siamo proposti di valutare la frequenza anamnestica di
ciascuno di questi disturbi gastrointestinali in pazienti di
sesso femminile con diagnosi di AN e BN che afferiscono al
servizio di Day Hospital per i DCA presso la clinica psichiatrica.
Lo studio è tuttora in corso anche se risultati preliminari
indicano che c’è tra le complicanze una netta prevalenza
dei disordini funzionali del tratto GE sia nelle anoressiche
che nelle bulimiche.
Scopo del nostro lavoro è isolare elementi clinico-biologici
(manifestazioni cliniche d’organo o apparato; alterazioni
esami di laboratorio) che possano essere considerati indici
prognostici attendibili e in grado di richiamare al contempo
l’attenzione concreta delle pazienti, fondamentale per una
efficace alleanza terapeutica.
Delle diverse complicanze medico-chirurgiche riteniamo infatti
che quelle gastroenterologiche consentono uno studio
più immediato non fosse altro perché esse incidono in ogni
caso sull’assetto nutrizionale dell’individuo e quindi sul suo
peso, sulla dimensione corporea, sull’immagine di sé, sull’autostima
personale cioè su tutti i fattori psicopatologici
cardine nei quali i DCA trovano origine e mutuo mantenimento.
Bibliografia
Heather JC, et al. Anorexia nervosa: manifestation and menagement
for the gastroenterologist. Am J Gastroenterol
2001;96(Suppl 1):208 e ss.
Benini L, Todesco T, Grave R, et al. Gastric, colonic and esophageal
motility in anorexia. Relationship with symptoms, psychiopathological
distress and results of treatment. Gastroenterology
2001;120(Suppl 1):A-285.
Lasater LM, Mehler P. Medical complications of bulimia nervosa.
Eating Behaviours 2001;2:279-292.
Walsh et al. A disturbance of gastric function in bulimia nervosa.
Biol Psychiatry 2003;54:929-933.
346. La ciclotimia: oscillazione tra libertà
dell’essere e la costrizione del partecipare
C. Calandra, E. Pistorio, F. Inga
Azienda Ospedaliera Universitaria, Policlinico, Catania
Introduzione: la ciclotimia (E. Hecker 1877) è secondo il
DSM IV-TR un disturbo affettivo bipolare, di occasionale
riscontro in clinica. Rappresenta un rischio anche nelle forme
larvate, basti pensare all’euforia che passa alla esaltazione
in certi giovani al volante.
Metodologia: 18 soggetti, reclutati nel nostro Day Hospital
e in ambulatori di medicina generale, nel contesto di consulenze,
sono stati sottoposti alla somministrazione di un questionario
per la ciclotimia e di un questionario socio-ambientale.
Risultati: sono emersi aspetti significativi in ambito psicosociale
(adattamento scolastico e lavorativo, atteggiamento