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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Metodologia: la revisione dei resoconti delle sedute ha portato<br />

a tali osservazioni:<br />

I fase: il gruppo attivato da angosce <strong>di</strong> frammentazione e<br />

vissuti <strong>di</strong> depersonalizzazione ha espresso il bisogno <strong>di</strong>fensivo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza oscillando tra richieste <strong>di</strong> “aiuto” e aggressività<br />

paranoidea proiettata sui terapeuti. Temi trattati:<br />

abbandono, autonomia. Attivati co<strong>di</strong>ci materni: ricerca fiducia<br />

<strong>di</strong> base.<br />

II fase: le angosce vengono tollerate contenute e detossicizzate<br />

dalla continuità dell’esistenza <strong>di</strong> gruppo e terapeuti.<br />

Temi: ruoli sociali, aspettative e progettualità. Co<strong>di</strong>ci paterni:<br />

in<strong>di</strong>viduazione e socializzazione.<br />

Durante l’interruzione estiva il gruppo “c’è stato anche senza<br />

esserci”, si è costituito come oggetto interno permanente.<br />

Bibliografia<br />

Bion W. Apprendere dall’esperienza. Armando Ed. 2003.<br />

Neri C. Gruppo Borla Ed. 1998.<br />

POSTER<br />

341. Interventi psicologici nella gestione<br />

dei <strong>di</strong>sturbi depressivi in Me<strong>di</strong>cina Generale.<br />

Una revisione sistematica<br />

B. Bortolotti, M. Montaguti, M. Menchetti, D. Berar<strong>di</strong><br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> “P. Ottonello”, Università <strong>di</strong> Bologna<br />

Introduzione: le recenti linee guide prodotte dal National<br />

Institute for Clinical Excellence (NICE) in<strong>di</strong>cano che interventi<br />

psicologici sono prima scelta nel trattamento delle forme<br />

lievi <strong>di</strong> depressione. Tuttavia poche evidenze sono <strong>di</strong>sponibili<br />

sull’utilizzo <strong>di</strong> tali interventi nel contesto <strong>della</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina generale, dove vengono usualmente gestite le depressioni<br />

lievi.<br />

Metodo: è stata condotta una revisione sistematica <strong>della</strong><br />

letteratura utilizzando i principali database elettronici<br />

(MEDLINE, PsychInfo, ed EMBASE) negli anni 1995-<br />

2005. Sono stati considerati eleggibili per l’inclusione nello<br />

stu<strong>di</strong>o tutti i trial randomizzati controllati (RCT) che<br />

comparavano interventi psicologici con trattamenti farmacologici<br />

oppure con il trattamento abituale erogato dal Me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina generale in pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> depressione.<br />

Risultati: sono stati in<strong>di</strong>viduati 8 RCT che testavano i seguenti<br />

interventi (terapia cognitiva breve, terapia cognitivo-comportamentale<br />

computerizzata, counselling psico<strong>di</strong>namico,<br />

counselling non <strong>di</strong>rettivo, problem solving); in 6<br />

l’intervento psicologico era comparato con il trattamento<br />

abituale e in 2 con un trattamento farmacologico. Gli interventi<br />

psicologici determinavano in generale un miglioramento<br />

sintomatologico superiore al trattamento abituale<br />

mentre erano egualmente efficaci rispetto al trattamento<br />

farmacologico.<br />

Conclusioni: gli interventi psicologici rappresentano un importante<br />

presi<strong>di</strong>o nel trattamento <strong>della</strong> depressione in me<strong>di</strong>cina<br />

generale e la loro <strong>di</strong>sponibilità dovrebbe essere aumentata.<br />

342. Trattamento psicomotorio<br />

su un gruppo <strong>di</strong> pazienti psichiatrici adulti<br />

D. Buccomino, F. Trotta, L. Bruno, S. Cuzzocrea,<br />

G. Drago, R. Drago<br />

CSM Roggiano Gravina A.S. n. 2 Castrovillari<br />

La psicomotricità cerca <strong>di</strong> ridare al soggetto un’identità fisica<br />

e mentale, attraverso la terapia relazionale, con sé stessi,<br />

con il mondo e con gli altri, per giungere all’accettazione<br />

dei propri vissuti e al superamento dei vissuti sociali,che<br />

hanno un impatto <strong>di</strong> grande influenza sull’evoluzione globale<br />

del paziente, rimandandogli una negatività, che è sinonimo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versità ed emarginazione.<br />

Abbiamo condotto uno stu<strong>di</strong>o osservazionale, con l’aiuto <strong>di</strong><br />

uno psicomotricista, <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> sei mesi, su un gruppo<br />

<strong>di</strong> 10 pz. schizofrenici stabilizzati farmacologicamente.<br />

Lo scopo dello stu<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> evidenziare che certi approcci<br />

corporei e motori possono migliorare e recuperare aspetti<br />

cognitivi e relazionali;<br />

I livelli <strong>di</strong> intervento sono stati: cognitivo, emotivo, organico,<br />

relazionale.<br />

I presupposti psicomotori: scoperta dell’Io, relazione tra l’Io<br />

ed il mondo delle cose, relazione tra l’Io e l’altro, relazione<br />

tra l’Io e gli altri.<br />

I pazienti sono stati sottoposti ai seguenti test psicometrici:<br />

DAI-30, SAI; MOAS e CGI.<br />

Gli ambienti utilizzati sono stati quelli del CSM in particolare<br />

una stanza a<strong>di</strong>bita a palestra.<br />

I risultati <strong>di</strong> detto stu<strong>di</strong>o evidenziano come il soggetto arriva<br />

a recuperare, trovare e riconoscere un’armonia nuova <strong>di</strong><br />

tutta la propria <strong>di</strong>mensione affettiva,cognitiva e motoria<br />

nonché il piacere del fare e del riuscire,al <strong>di</strong> là dello schema<br />

esecutivo corretto.<br />

Il tutto si traduce in un significativo miglioramento globale<br />

del quadro psicopatologico e <strong>della</strong> qualità <strong>di</strong> vita del soggetto.<br />

343. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> correlazione tra depressione,<br />

somatizzazione ed alessitimia in un<br />

campione <strong>di</strong> pazienti afferiti presso la<br />

Clinica Psichiatrica del Policlinico <strong>di</strong> Catania<br />

C. Calandra, C. Amato, S. Giurdanella, G. Lo Turco<br />

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico <strong>di</strong> Catania,<br />

U.O. <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong><br />

Introduzione: il corpo si fa portavoce delle nostre ansie,<br />

delle nostre delusioni, dei nostri problemi attraverso la manifestazione<br />

<strong>di</strong> sintomi-messaggio che racchiudono spesso<br />

un <strong>di</strong>sagio psicologico, una depressione mascherata. Il paziente<br />

infatti nega perché non consapevole <strong>della</strong> propria<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> depressione e non presenta sintomi<br />

affettivi ma uno o più sintomi somatici come stanchezza, cefalea,<br />

<strong>di</strong>sturbi gastrointestinali o altri sintomi. Per tali motivi<br />

si parla <strong>di</strong> somatizzazione dell’esperienza depressiva, un<br />

fenomeno oggi sempre più <strong>di</strong>ffuso e che richiede una particolare<br />

attenzione in quanto una corretta <strong>di</strong>agnosi consente<br />

un adeguato approccio terapeutico.<br />

Obiettivi: lo scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />

l’esistenza <strong>di</strong> una correlazione tra depressione, sinto-<br />

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