XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

POSTER
(Roy-Byrne et al., 1997; Barkley, 1990), anche in soggetti
con adattamento e prestazioni valide. È possibile ipotizzare
che la “mortalità accademica” di una significativa quota di
studenti possa essere conseguenza della presenza di una personalità
ipomaniacale o di una condizione che definisca una
diagnosi di ADHD per il giovane adulto. Il nostro studio,
quindi, intende verificare la presenza di una personalità ipomaniacale
e di caratteristiche compatibili con l’ADHD in
una popolazione di studenti universitari. Sono stati, inoltre,
valutati l’uso di sostanze e l’impulsività, condizioni spesso
associate sia all’ipertimia che all’ ADHD, la personalità ed
il funzionamento globale e soprattutto accademico.
Metodo: lo screening è stato effettuato in una popolazione
di studenti, sia di sesso femminile che maschile, di età superiore
ai 18 anni, iscritti ai diversi corsi di Laurea della Facoltà
di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Per definire le ipotesi formulate sono stati utilizzati i
seguenti questionari di auto-valutazione: The Mood Disorder
Questionnaire (MQD), per l’individuazione di soggetti
che possono rientrare nello spettro bipolare, evidenziando,
in particolare, uno stato ipomaniacale; Adult ADHD Self-Report
Scale (ASRS-V 1.1) Symptom Checklist, per indagare
la presenza di caratteristiche di ADHD; CAGE, per indagare
l’abitudine all’uso delle più comuni sostanze (alcool, marijuana
e cocaina); Barratt Impulsiveness Scale (BIS-11),
per valutare l’impulsività; Adult Functional Impairment Rating
Scale-Revisioned (AFIRS-R), per valutare la presenza
di disfunzionamento globale; Tridimensional Personalità
Questionnaire-Short Version (TPQ-SV), per la definizione
delle caratteristiche di personalità.
Risultati: il campione esaminato nel nostro studio esplorativo
è costituito da 63 soggetti valutati nel corso di un laboratorio
didattico. Il 24% di essi dichiarava di aver pensato di
abbandonare gli studi universitari, il 7,9% di aver ripetuto
almeno 1 anno alle scuole medie superiori o inferiori o almeno
1 esame all’università ed il 23% imputava la “difficoltà
a mantenere la concentrazione” come la causa di tali
eventi. La valutazione effettuata con ASRS-V 1.1 ha messo
in evidenza una positività per lo screening dell’ADHD nel
4,8% degli studenti esaminati. Il 46% dei soggetti, inoltre,
mostrava tratti ipomaniacali e/o maniacali alla valutazione
con il MQD (punteggio medio: 5,67 ± 3,05), i quali determinano
problemi di moderata entità nel 14,3% di essi. La
valutazione dell’impulsività ha mostrato un punteggio medio
alla BIS-11 di 57,70 (ds ± 8,7) e punteggi medi alle dimensioni
cognitiva, motoria e non pianificativi della BIS rispettivamente
di 14,56 (ds ± 3,4), 19,60 (ds ± 3,4) e 23,76
(ds ± 4,6). È stata riscontrata una correlazione statisticamente
significativa tra i punteggi al fattore cognitivo della
BIS-11 e all’MDQ. Il punteggio medio ottenuto al CAGE
era di 0,40 (ds ± 0,89). Le caratteristiche di personalità esaminate
hanno mostrato una prevalenza del tratto RD (74,6%
dei casi) e tratti HA e NS presenti rispettivamente in una
percentuale di 17,5 e 7,9%. La valutazione della funzionalità
globale, effettuata con AFIRS-R, ha delineato la seguente
situazione: il 20% dei soggetti aveva problemi familiari;
per il 27% di essi i problemi personali avevano influenzato
la produttività e l’efficienza nello studio ed il 31%
di essi non era riuscito ad avere un impegno scolastico costante;
il 31% non era soddisfatto della propria vita; il 3,2%
dei soggetti aveva assunto, nell’ultimo mese, comportamenti
sessuali inappropriati; il 4.8% aveva fatto uso di marijuana
ed altre sostanze; il 6,3% aveva praticato sport rischiosi;
il 6.3% aveva mostrato aggressività fisica o verbale ed
l’1,6% aggressività contro le proprietà.
Conclusioni: il dato più rilevante del nostro studio è la presenza
di tratti ipomaniacali e/o ipomania nella gran parte
(63%) dei soggetti esaminati, che comporta per 14% di essi
problemi di moderata entità. L’ipomania ha una correlazione
diretta con l’impulsività cognitiva. In base ai dati riportati
in letteratura si potrebbero identificare gli studenti aventi
tratti ipomaniacali come quelli che presentano, alla valutazione
della funzionalità globale, comportamenti sessuali
inappropriati, di abuso verso le sostanze e di aggressività.
La percentuale dei soggetti con una positività al test di
screening per l’ADHD è conforme ai dati di letteratura. È
verosimile pensare che la percentuale dei soggetti che presenta
tratti ipomaniacali e/o una positività al test di screening
per l’ADHD corrisponda alla percentuale di soggetti
che manifesta chiari “problemi accademici” e che ha pensato
di abbandonare gli studi. Non sorprende, invece, il dato
che riporta come caratteristica di personalità predominante
la “dipendenza dalla ricompensa”.
Il nostro studio ha evidenziato dati rilevanti riguardanti una
popolazione di soggetti che in diversi lavori scientifici vengono
arruolati come “controlli” trascurando la presenza di
tratti disfunzionali. Tali dati, inoltre, potrebbero rappresentare
un’indicazione a potenziare i centri di “counselling” per
gli studenti.
Bibliografia
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for hypomanic personality. J Abnorm Psychol 1986;95:214-22.
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Barkley RA, ed. Attention Deficit Hyperactivity Disorder: A Handbook
for Diagnosis and Treatment. New York: Guilford 1990.
312. Soggettività nella risposta clinica
di pazienti con sindromi psicotiche: studio
di confronto tra gli antipsicotici di nuova
generazione
A. Tomassini, M. Malavolta, S. Di Mauro, P. Di Fabio,
M. Giannangeli * , R. Pollice *
Scuola di Specializzazione in Psichiatria; * Clinica Psichiatrica,
Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università
de L’Aquila
Introduzione: negli ultimi anni la ricerca farmacologica si è
orientata verso lo sviluppo di agenti antipsicotici di maggior
efficacia sui sintomi sia positivi che negativi, ma, soprattutto,
capaci di conservare la funzionalità e di ridurre le conseguen-
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