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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

L’impatto del me<strong>di</strong>cal burden nella pratica<br />

dello psichiatra<br />

G. Di Sciascio, S. Calò, A. Rampino, A. Papazacharias,<br />

M. Nar<strong>di</strong>ni<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Università<br />

<strong>di</strong> Bari, Azienda Ospedale “Policlinico” <strong>di</strong> Bari<br />

I pazienti con malattie mentali croniche ed in particolare<br />

quelli affetti da Schizofrenia presentano una aspettativa <strong>di</strong><br />

vita inferiore alla popolazione generale.<br />

I dati <strong>della</strong> letteratura mostrano come nei pazienti schizofrenici<br />

il 60% delle morti premature non dovute a suici<strong>di</strong>o<br />

siano imputabili a patologie me<strong>di</strong>co-internistiche.<br />

Alla luce <strong>di</strong> tali evidenze che rilevano una maggiore vulnerabilità<br />

verso comorbi<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>che quali <strong>di</strong>abete, malattie<br />

car<strong>di</strong>ovascolari e respiratorie in questi pazienti si è osservato<br />

negli ultimi anni un crescente interesse da parte dei<br />

clinici e dei ricercatori nei confronti del “physical health<br />

monitoring” nei pazienti psicotici.<br />

La necessità <strong>di</strong> effettuare un attento monitoraggio me<strong>di</strong>co<br />

in tali pazienti rappresenta una scelta obbligata da parte<br />

dello psichiatra soprattutto in considerazione del fatto che<br />

il trattamento antipsicotico, ed in particolar modo con antipsicotici<br />

atipici, sia associato ad un maggior rischio <strong>di</strong> insorgenza<br />

<strong>di</strong> quadri <strong>di</strong>smetabolici quali <strong>di</strong>abete, <strong>di</strong>slipidemia<br />

e Sindrome Metabolica che fortemente incidono sull’insorgenza<br />

<strong>di</strong> tali comorbi<strong>di</strong>tà.<br />

In una recente Consensus Conference su antipsicotici, obesità<br />

e <strong>di</strong>abete promossa dalla American Diabetes Association<br />

è stato stilato un protocollo <strong>di</strong> monitoraggio per i pazienti<br />

in terapia con antipsicotici <strong>di</strong> seconda generazione<br />

(Tab. I).<br />

In virtù <strong>di</strong> tali raccomandazioni appare evidente quin<strong>di</strong> come<br />

una corretta gestione del paziente in trattamento con antipsicotici<br />

preveda attualmente anche un attento monitoraggio<br />

delle sua salute fisica e delle possibili comorbi<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>che.<br />

Safety car<strong>di</strong>ovascolare e trattamento<br />

antipsicotico<br />

C. Vampini, V. Vivenza<br />

Dipartimento per la Salute Mentale <strong>di</strong> Verona<br />

Sin dagli anni ’60 sono state segnalate anomalie ECGrafiche<br />

e casi <strong>di</strong> morte improvvisa associati all’impiego <strong>di</strong> antipsicotici<br />

<strong>di</strong> prima generazione (first generation antipsychotics<br />

– FGA) in pazienti schizofrenici. Le spiegazioni degli<br />

eventi fatali si sono orientate tra<strong>di</strong>zionalmente su un prolungamento<br />

farmaco-indotto dell’intervallo QT corretto<br />

(QTc), con conseguente sviluppo <strong>di</strong> aritmie ventricolari quali<br />

la torsione <strong>di</strong> punta (TdP). È stato <strong>di</strong>mostrato che la tioridazina<br />

è il composto più a rischio per l’insorgenza <strong>di</strong> TdP e<br />

<strong>di</strong> morte improvvisa, ma che altri FGA con<strong>di</strong>vidono, in varia<br />

misura, questo rischio.<br />

Più recentemente si è posto il problema se anche gli antipsicotici<br />

<strong>di</strong> seconda generazione (second generation antipsychotics<br />

– SGA) possano indurre un prolungamento del QTc<br />

e se ciò comporti un rischio potenziale <strong>di</strong> TdP e <strong>di</strong> morte improvvisa.<br />

Rispondere a tale quesito non è semplice, sia per<br />

la rarità <strong>di</strong> questi eventi, sia per la mancanza <strong>di</strong> un marker<br />

pre<strong>di</strong>ttivo certo. Il marker migliore attualmente <strong>di</strong>sponibile,<br />

il prolungamento del QTc, sebbene utile clinicamente, si è<br />

rivelato impreciso nel pre<strong>di</strong>re l’insorgenza <strong>di</strong> TdP. È noto,<br />

infatti, che esistono farmaci, quali amiodarone e pentobarbital<br />

che causano allungamento del QTc dose-<strong>di</strong>pendente<br />

ma possiedono un minimo rischio <strong>di</strong> indurre TdP. Dati recenti,<br />

elettrofisiologici, clinici ed epidemiologici, suggeriscono<br />

che benché i SGA possano indurre un prolungamento<br />

del QTc, in modo dose-<strong>di</strong>pendente e con importanti <strong>di</strong>fferenze<br />

tra i singoli composti, non vi è una chiara relazione<br />

causa-effetto tra il prolungamento del QTc e l’insorgenza <strong>di</strong><br />

aritmie ventricolari. I rarissimi casi <strong>di</strong> TdP riportati con<br />

SGA sono probabilmente correlati alla concomitanza <strong>di</strong> altre<br />

con<strong>di</strong>zioni favorenti, quali una storia familiare <strong>di</strong> sindrome<br />

del QTc lungo, l’assunzione <strong>di</strong> altri farmaci che prolungano<br />

il QTc o la presenza <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatie. Sono necessari stu<strong>di</strong><br />

controllati in soggetti car<strong>di</strong>opatici per determinare se questi<br />

pazienti hanno un rischio maggiore per TdP o morte improvvisa,<br />

quando trattati con SGA.<br />

Tab. I. Protocollo <strong>di</strong> monitoraggio dei pazienti in terapia con antipsicotici <strong>di</strong> seconda generazione * (adattata da Consensus<br />

Development Conference on Antipsychotic Drugs and Obesity and Diabetes. Diabetes Care 2004;27:596-601).<br />

Basale 4 sett. 8 sett. 12 sett. Ogni Ogni Ogni<br />

3 mesi anno 5 anni<br />

Anamnesi personale/familiare X X<br />

Peso (BMI) X X X X X<br />

Circonferenza vita X X<br />

P. sanguigna X X X<br />

Glicemia a <strong>di</strong>giuno X X X<br />

Profilo lipi<strong>di</strong>co a <strong>di</strong>giuno X X X<br />

* Sono giustificate valutazioni più frequenti sulla base delle con<strong>di</strong>zioni del paziente.<br />

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