XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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mesi di luglio ed agosto 2005 per disturbi d’ansia. È stata
realizzata una statistica descrittiva, chi-quadro e studio delle
correlazioni.
Risultati: il campione è risultato costituito da 100 pazienti
(35 M:65 F; età media = 43,81 ± 15,75) dei quali il 34% è
stato diagnosticato come DAG. Rispetto al sesso, la diagnosi
di più frequente riscontro nel sesso maschile è stato il
DAP (23%) mentre nel sesso femminile sono state DPTS e
D. Somatizzazione (entrambe 17%).
Per quanto riguarda i pattern di trattamento, l’86% dei pazienti
assume BDZ (specialmente a breve emivita: alprazolam
35% e lorazepam 19%), il 32,6% del totale dei soggetti
in trattamento con ansiolitici ha sviluppato tolleranza al
farmaco. Il 42% assume ADD (paroxetina e sertralina sono
i più frequentemente prescritti) ed il 67% dei pazienti è sottoposto
a psicoterapia.
Riceve trattamento con sole BDZ il 21% dei pazienti (e di
questi il 33,3% ha sviluppato tolleranza). Riceve una terapia
combinata con BDZ + ADD + psicoterapia il 23% del campione
(e di questi il 26,1% ha sviluppato tolleranza alle
BDZ). Tale differenza non è risultata statisticamente significativa.
Lo studio delle correlazione ha dimostrato che la comparsa
di tolleranza è correlata all’età del soggetto ed è più frequente
nel DAG; non si associa invece né al sesso né al dosaggio
del farmaco.
La tolleranza è risultata associata più alla dipendenza psichica
(86%) che alla dipendenza fisica (57%). L’emivita
della BDZ non sembra avere influenza significativa sull’induzione
né di dipendenza fisica né di dipendenza psichica.
Conclusioni: la tolleranza alle BDZ è più elevata tra i soggetti
che ne fanno un uso in monoterapia continua.
La tolleranza alle BDZ sembra legata al loro uso cronico,
che è più frequente tra i soggetti più anziani e affetti da disturbo
d’ansia cronico.
Bibliografia
Roy-Byrne PP. The GABA-benzodiazepine receptor complex: structure,
function, and role in anxiety. J Clin Psychiatry
2005;66(Suppl 2):14-20.
Nutt DJ, Malizia AL. New insights into the role of the GABA(A)benzodiazepine
receptor in psychiatric disorder. Br J Psychiatry
2001;179:390-6.
Tab. I. CISS e MBI in funzione delle ore di lavoro settimanale
> 36 ore ≤ 36 ore p
Mean SD Mean SD
298. Strategia di coping degli infermieri
di oncologia
C. Segura García, P. Rotella, D. Ficili, D. Bruno
Università Magna Graecia, Catanzaro, Facoltà di Medicina
e Chirurgia, Cattedra e Scuola di Specializzazione in
Psichiatria
Introduzione: le strategia di coping vengono definite come
l’insieme delle capacità individuali che permettono di affrontare
con successo il disagio emotivo generato da difficoltà in
campi diversi (relazioni interpersonali, soluzione di problemi
e questioni collegate al lavoro). Nel presente studio pilota
vengono identificate le strategie di coping utilizzate dal personale
infermieristico operante in un reparto ad alto impatto
emozionale ed alto rischio di burnout. È stata valutata la correlazione
tra strategie di coping, livelli di burnout, tratti predominanti
della personalità e variabili sociodemografiche.
Materiale e metodi: il campione è costituito da 16 infermieri
(6M:10F) del servizio di Day Hospital e del Reparto di Oncologia
di un Ospedale Generale. Sono stati utilizzati il CISS
(Coping Inventory for Stressful Situations), il MBI (Mashlach
Burnout Inventory) e il IPDE (International Personalità Disorders
Examination). Il disegno statistico ha previsto statistica
descrittiva, chi-quadro, t-student, correlazioni di Spearman.
Risultati: i valori medi di burnout sono di livello mediobasso,
ma la dimensione esaurimento-emotivo raggiunge
valori elevati nel 62,5% degli operatori. Le strategie di coping
preferenzialmente adoperate, emotion oriented e distraction
avoidance, non si associano al livello di burnout
sperimentato dagli operatori e sono indipendenti dal lavoro
in Day Hospital o in reparto. Il sesso incide significativamente
sugli stili di coping e sui livelli di burnout, ed anche
i tratti di personalità ansioso, depressivo e dissociale sono
associati a particolari strategie di coping.
Il numero di ore di lavoro settimanale è il più forte determinante
delle strategie di coping adoperate (Tab. I).
Conclusioni: nel campione esaminato i livelli di burnout
sono complessivamente bassi.
Le strategie di coping risentono soprattutto del carico di lavoro
e sono influenzate dal sesso degli operatori e dai tratti
di personalità.
Bibliografia
Lazarus RS, Folkman S. Stress, Appraial and Coping. New York:
Springrer1984.
Hall L. Burnout: results of an empirical study of New Zeland nurses.
Contemporary Nurse 2001;11:71-83.
Task 62,67 4,90 47,57 15,71 0,016
Emotion 47 8,37 44,86 13,28 NS
Avoidance 43,33 5,98 30 9.81 0,005
- Distraction 25,44 5.61 18,43 9,24 NS
- Social 17,89 1,62 11,57 4,35 0,001
MBI 37,11 21,12 49 20,87 NS
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