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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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289. La terapia combinata del Disturbo<br />

Depressivo Maggiore (DDM): stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> confronto fra psicoterapia <strong>di</strong>namica<br />

breve e psicoterapia <strong>di</strong> sostegno<br />

in aggiunta alla farmacoterapia<br />

POSTER<br />

P. Saracco, C. Crespi, A. Vitalucci, G. Maina, F. Bogetto<br />

Servizio per i Disturbi Depressivi e d’Ansia, SCDU <strong>Psichiatria</strong>,<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Torino<br />

Introduzione: <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cano che la terapia combinata<br />

risulta essere più efficace <strong>della</strong> monoterapia nel trattamento<br />

del DDM.<br />

In particolare dalla letteratura emerge che nei <strong>di</strong>sturbi depressivi<br />

lievi la terapia combinata non è significativamente<br />

più efficace <strong>della</strong> monoterapia (farmacoterapia o psicoterapia),<br />

mentre aggiungere un trattamento psicoterapico alla terapia<br />

farmacologica risulterebbe essere più efficace nel trattamento<br />

delle forme più gravi del <strong>di</strong>sturbo.<br />

Scopo del presente lavoro è quello <strong>di</strong> confrontare all’interno<br />

<strong>di</strong> un campione con DDM in trattamento farmacologico,<br />

l’efficacia del trattamento combinato con psicoterapia psico<strong>di</strong>namica<br />

breve (BDT) o con psicoterapia <strong>di</strong> sostegno.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: sono stati selezionati pazienti ambulatoriali<br />

con <strong>di</strong>agnosi principale <strong>di</strong> DDM in trattamento combinato.<br />

I pazienti sono stati quin<strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visi in due gruppi:<br />

a) pazienti trattati con psicoterapia psico<strong>di</strong>namica breve<br />

b) pazienti trattati con psicoterapia <strong>di</strong> supporto.<br />

A tutti i soggetti sono state somministrate le seguenti scale<br />

ad inizio trattamento (T1): Hamilton Depression Rating<br />

Scale (HDRS), Hamilton Anxiety Rating Scale (HARS),<br />

Clinical Global Impression (CGI).<br />

Entrambi i gruppi sono stati rivalutati con le stesse scale al<br />

termine del trattamento psicoterapico (T2) ed al follow-up a<br />

sei mesi (T3).<br />

Risultati e conclusioni: dal nostro stu<strong>di</strong>o è emersa l’efficacia<br />

a lungo termine del trattamento combinato con BDT: entrambi<br />

i gruppi in trattamento combinato hanno risposto in<br />

modo efficace alle cure, ma il gruppo trattato con farmacoterapia<br />

in associazione alla BDT ha mostrato degli ulteriori<br />

miglioramenti statisticamente significativi anche nel follow<br />

up a sei mesi.<br />

Bibliografia<br />

De Jonghe F, Hendrisken M, Van Aalst G, Kool S, Jaap Peen, Rien<br />

Van, Van den Eijnden E, Dekker J. Psychotherapy alone and<br />

combined with pharmacotherapy in the treatment of depression.<br />

Br J Psychiatry 2004;185:37-45.<br />

Burnard Y, Andreoli A, Kolatte E, Venturini A, Rosset N. Psychodynamic<br />

psychotherapy and clomipramione in the treatment<br />

of major depression. Psychiatr Serv 2002;53:585-90.<br />

De Jonghe F, Kool S, van Aalst G, Dekker J, Peen J. Combining<br />

psychotherapy and antidepressants in the treatment of depression.<br />

J Affect Disord 2001;64:217-29.<br />

Hellerstein DJ, Rosenthal RN, Pinsker H, Wallner Samstag L, Muran<br />

JC, Winston A. A randomized prospective study comparing<br />

supportive and dynamic therapies. J Psychoter Pract Res<br />

1998;7:261-71.<br />

290. Disturbi psichici in gravidanza ed esiti<br />

neonatali<br />

P. Saracco, G. Maina, M. Geninatti * , T. Todros * , F. Bogetto<br />

Servizio per i <strong>di</strong>sturbi depressivi e d’ansia, SCDU <strong>Psichiatria</strong><br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, * U.O. Autonoma <strong>di</strong><br />

Ostetricia e Ginecologia ad in<strong>di</strong>rizzo Materno-Fetale, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Discipline Ginecologiche e Ostetriche, Università<br />

<strong>di</strong> Torino<br />

Introduzione: se in passato era opinione con<strong>di</strong>visa che la<br />

gravidanza fosse protettiva nei confronti dell’esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi<br />

psicotici, depressivi maggiori o maniacali, tale osservazione<br />

non è tuttavia stata confermata da stu<strong>di</strong> più recenti.<br />

Secondo alcune recenti stime, infatti, il 20% delle gravide<br />

riferisce sintomi depressivi, con una frequenza non <strong>di</strong>versa<br />

da quella riscontrata fuori dalla gravidanza, mentre ben il<br />

40% delle donne sperimenterebbe sintomi ansiosi aspecifici<br />

durante la gestazione. La presenza nella donna nel corso<br />

<strong>della</strong> gravidanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi psichici è stata fino ad oggi associata<br />

a varie con<strong>di</strong>zioni patologiche che interessano il feto,<br />

come il parto pretermine, il ritardo <strong>di</strong> crescita intrauterino<br />

(IUGR) e il basso peso alla nascita, varie complicanze<br />

ostetriche quali la preeclampsia, rottura premature delle<br />

membrane, <strong>di</strong>scinesia cervicale, maggior incidenza <strong>di</strong> parto<br />

cesareo e in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> APGAR a 5 minuti < 7. Tuttavia stu<strong>di</strong><br />

molto recenti, alcuni eseguiti su campioni molto ampi, non<br />

sarebbero in accordo con la precedente letteratura.<br />

Scopo dello stu<strong>di</strong>o: scopo del presente stu<strong>di</strong>o è verificare la<br />

possibile correlazione tra la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi psichici in<br />

gravidanza ed esiti neonatali quali il basso peso alla nascita,<br />

il ritardo <strong>di</strong> crescita intrauterino, il parto pretermine ed<br />

eventuali complicanze ostetriche.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: il campione oggetto dello stu<strong>di</strong>o è costituito<br />

da 40 gestanti alla 20 a settimana <strong>di</strong> gestazione, 20<br />

con <strong>di</strong>agnosi attuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo depressivo e/o d’ansia e 20<br />

senza <strong>di</strong>sturbi psichici, appaiate alle gestanti del primo<br />

gruppo secondo parità, età materna, origine geografica, fumo,<br />

consumo <strong>di</strong> alcool. Alle pazienti selezionate sono state<br />

somministrate un’intervista semistrutturata per raccogliere<br />

le caratteristiche socio-demografiche, la MINI per la <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> Asse I, l’Hamilton Depression Rating Scale<br />

(HDRS), l’Hamilton Anxiety Rating Scale (HARS). Al parto<br />

per ogni donna sono stati raccolti i seguenti dati: età gestazionale,<br />

peso del neonato, sesso del neonato, APGAR, tipo<br />

<strong>di</strong> parto ed eventuali complicanze.<br />

Risultati: dalla nostra analisi non è emersa nei gruppi stu<strong>di</strong>ati<br />

alcuna <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa rispetto<br />

ai parametri indagati. Tuttavia, benché il dato non sia statisticamente<br />

significativo, nel gruppo con Disturbi si è riscontrato<br />

un più alto numero <strong>di</strong> nati con basso peso alla nascita<br />

(< 10° centile rispetto alle tabelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione statistica<br />

dei pesi alla nascita in Italia) e, all’interno <strong>di</strong> questi,<br />

<strong>di</strong> gravi iposviluppi (< 5° centile); questo dato è stato confermato<br />

dal confronto dei pesi neonatali me<strong>di</strong> <strong>di</strong> ciascun<br />

gruppo che è risultato sulla soglia <strong>della</strong> significatività statistica.<br />

Conclusioni: nonostante dalla nostra analisi non sia emersa<br />

rispetto ai parametri indagati alcuna <strong>di</strong>fferenza statisticamente<br />

significativa tra i gruppi stu<strong>di</strong>ati, i dati relativi al basso<br />

peso rappresentano una tendenza che dovrebbe essere in-<br />

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