XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

284. Risposta soggettiva al trattamento
con farmaci antipsicotica da parte di
pazienti affetti da schizofrenia e disturbo
schizoaffettivo (DISCOVER)
E. Sacchetti * , G. Montagnani ** e Discover Study Group
* Clinica Psichiatrica, Università Statale di Brescia; ** Direzione
Medica AstraZeneca
Introduzione: l’aderenza al trattamento con farmaci antipsicotici
nei pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo
è scarsa, molti sono i fattori che sottendono a questo
fenomeno complesso, tra questi un ruolo certamente importante
ha la valutazione soggettiva del paziente nei riguardi
della terapia. Lo studio proposto ha valutato l’attitudine
soggettiva dei pazienti verso diversi antipsicotici.
Metodo: studio multicentrico osservazionale, condotto
presso servizi psichiatrici territoriali su pazienti affetti da
schizofrenia o disturbo schizoaffettivo, secondo DSM-IV, in
monoterapia antipsicotica stabilizzata da almeno 21 giorni.
L’attitudine verso il trattamento è stata valutata mediante la
scala Drug Attitude Inventory (DAI-10), somministrata in
due tempi alla distanza di tre mesi fra loro. L’efficacia clinica
è stata rilevata, agli stessi tempi, con la Clinical Global
Impression (CGI).
Risultati: sono stati arruolati 2348 pazienti in 139 centri.
Alla prima visita, l’attitudine soggettiva dei pazienti verso i
farmaci antipsicotici atipici è risultata significativamente
migliore rispetto ai tradizionali. È stata evidenziata anche
una differenza significativa tra i singoli trattamenti. Il risultato
è stato confermato anche a distanza di tre mesi.
Conclusioni: i risultati dello studio appaiono in linea con
quanto precedentemente riportato in letteratura circa un miglior
effetto degli antipsicotici atipici nel favorire la compliance
del paziente verso il trattamento.
Bibliografia
Kane JM. Management strategies for treatment of Schizophrenia. J
Clin Psychiatry 1989.
285. Diminuizione del meccanismo
di soppressione della memoria in pazienti
con disturbo Borderline di Personalità
POSTER
M. Sala * , E. Marraffini *** , M. Boso *** , I. D’Amato *** ,
M. Balestrieri ** , F. Barale *** , E. Caverzasi *** , P. Brambil-
** **** la
* Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Farmacologiche e
Cellulari, Università di Pavia; ** Centro Interuniversitario
di Scienze Neurocomportamentali, Dipartimento di Patologia
e Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Psichiatria,
Psicologia Medica e Psicosomatica, Università di Udine;
*** Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali,
Sezione di Psichiatria, Università di Pavia;
**** Isituto Scientifico IRCCS “E. Medea”
Il meccanismo di soppressione dei ricordi, che coinvolge
ippocampo e corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC)
(Anderson et al, 2004), potrebbe giocare un ruolo significativo
nella patogenesi di sintomi quali instabilità emotiva,
flashbacks e pensieri intrusivi presenti nel disturbo
borderline della personalità (BPD). Nei pazienti con BPD
sono presenti sia anomalie strutturali e funzionali di ippocampo
e DLPFC (Brambilla et al 2004; Driessen et al.
2000) che i suddetti sintomi (Sala et al., 2004). Somministrando
il Paradigma di Anderson (Anderson and Grren
2001) abbiamo indagato il meccanismo di soppressione
nei soggetti con BPD.
Metodo: soggetti: 12 BPD (età media ± S.D. = 31,5 ± 6,3
anni, range 24-45, 11 femmine, 1 maschio) e 12 controlli
(età media ± S.D. = 32,2 ± 6,7, range 24-48, 11 femmine,
1maschio). Strumenti: SCID I, SCID II; Zanarini, BIS 11,
BDHI, HAM-D; Paradigma di Anderson; WAIS.
Paradigma di Anderson. Sono presentate al paziente 36 parole
di cui 12 baseline (BW), 12 allenate (RW) e 12 soppresse
(SW). Same Probe Test: si presentano i 36 probes iniziali
e si valuta la quantità di parole associate ricordate. Indipendent
Probe Test: si presentano una parola extralista riferita
alla parola associata e l’iniziale della parola associata;
il soggetto deve ricordare le 36 parole associate.
Risultati: al Same Probe Test i controlli ricordano maggiormente
le parole allenate (RW 95,9%; SW 89,5%; p = 0,04);
ciò non avviene nei soggetti BPD (RW 93,8% e SW 91,2%)
(p = 0,19). All’Indipendent Probe test i sani tendono a ricordare
maggiormente le parole RW (RW 96,6%; SW
90,9%; p = 0,098); ciò non si verifica nei pazienti BPD (RW
88,25% vs. SW 86,2; p = 0,6).
Discussione: il meccanismo di soppressione di memorie
non allenate è diminuito nei soggetti BPD. Ciò potrebbe riflettere
la presenza di un anomalo circuito DLPFC-ippocampo
(Tebartz van Elst et al. 2003, Juengling et al. 2003,
Goethals et al. 2005).
Successivi studi con fMRI potrebbero definire se alla base
di tale anomalia vi è un’ipoattivazione di DLPFC o un’iperattivazione
dell’ippocampo durante il meccanismo di soppressione.
Bibliografia
Anderson MC, Ochsner CN, Kulh B, Cooper J, Robertson E,
Gabrieli SW, et al. Neural systems underlying the suppression of
unwanted memories. Science 2004;303:232-235.
Brambilla P, Soloff PH, Sala M, Nicoletti MA, Keshavan MS,
Soares JC. Anatomical MRI study of borderline personality disorder
patients. Psychiatry Res 2004;131:125-33.
Driessen M, Herrmann J, Stahl K, Zwaan M, Meier S, Hill A, et al
Magnetic resonance imaging volumes of the hippocampus and
the amygdala in women with borderline personality disorder
and early traumatization. Arch Gen Psychiatry 2000;57:1115-
1122.
Goethals I, Audenaert K, Jacobs F, Van den Eynde F, Bernagie K,
Kolindou A, et al. Brain perfusion SPECT in impulsivity-related
personality disorders. Behav Brain Res 2005;157:187-92.
Juengling FD, Schmahl C Hesslinger B, Ebert D, Bremner JD, Gostomzyk
J, et al. Positron emission tomography in female patients
with borderline personality disorder. J Psychiatr Res
2003;37:109-15.
Levy BJ, Anderson MC. Inhibitory processes and the control of memory
retrieval. Trends Cogn Sci 2002;6:299-305.
Sala M, Perez J, Soloff P, Ucelli di Nemi S, Caverzasi E, et al.
Stress And Hippocampal Abnormalities In Psychiatric Disorders.
Eur Neuropsychopharmacol 2004;14:393-405.
Tebartz van Elst L, Hesslinger B, Thiel T, Geiger E, Haegele K, Lemieux
L, et al. Frontolimbic brain abnormalities in patients with
borderline personality disorder: a volumetric magnetic resonance
imaging study. Biol Psychiatry 2003;54:163-71.
350