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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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non <strong>di</strong>fferivano dai soggetti Tg negativi. Dopo in periodo <strong>di</strong><br />

8-14 mesi è stata notata una lieve riduzione globale dei punteggi<br />

al KSQ ed una significativa riduzione all’item per la<br />

somatizzazione. Non è stata osservata una <strong>di</strong>fferenza significativa<br />

nei punteggi al HDS tra la prima e la seconda valutazione.<br />

Conclusioni: anche al momento del test al rh TSH i pazienti<br />

con DTC manifestano un peggioramento <strong>della</strong> QoL. La<br />

valutazione longitu<strong>di</strong>nale sembra in<strong>di</strong>care un lieve miglioramento<br />

nella QoL quando il test al rhTSH venga utilizzato<br />

estensivamente nella gestione <strong>della</strong> malattia.<br />

Questo stu<strong>di</strong>o suggerisce l’utilità <strong>di</strong> una gestione inter<strong>di</strong>sciplinare<br />

dei pazienti con DTC, che dovrebbe includere un approccio<br />

psicoterapico dal momento <strong>della</strong> <strong>di</strong>agnosi. Stu<strong>di</strong> futuri<br />

dovrebbero indagare l’effetto <strong>di</strong> un counselling psicologico<br />

precoce sul miglioramento <strong>della</strong> QoL in pazienti con<br />

cancro <strong>della</strong> tiroide.<br />

Bibliografia<br />

Dagan T, Bedrin L, Chaushu G, Wolf M, Kronenberg J, Talmi YP.<br />

Quality of life of well-<strong>di</strong>fferentiated thyroid carcinoma patients.<br />

J Laryngol Otol 2004;118:537-42.<br />

270. Antipsicotici atipici: indagine<br />

retrospettiva <strong>di</strong> pazienti in trattamento<br />

presso un Servizio Territoriale <strong>di</strong> Salute<br />

Mentale<br />

POSTER<br />

G. Restuccia, F. Spagna, A. Bani, F. Lazzerini, A. Lenzi<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Neurobiologia, Farmacologia<br />

e Biotecnologie, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

Il drop-out è l’interruzione non programmata <strong>di</strong> un trattamento<br />

farmacologico a lungo termine. Le cause principali <strong>di</strong><br />

drop-out possono essere la mancanza <strong>di</strong> efficacia del farmaco,<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> effetti collaterali e la mancanza <strong>di</strong> compliance<br />

del paziente. Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> drop-out rate ben si adattano<br />

agli antipsicotici atipici in quanto la prosecuzione <strong>della</strong> terapia<br />

può essere utilizzata come in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un successo terapeutico<br />

mentre l’interruzione come in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> fallimento terapeutico.<br />

Questo risulta particolarmente vero nella pratica clinica<br />

dove non è sempre facile selezionare i pazienti come negli<br />

stu<strong>di</strong> controllati e le valutazioni sulla risposta sono estremamente<br />

soggettive e non misurate con scale standar<strong>di</strong>zzate.<br />

Sulla base delle suddette considerazioni è stato <strong>di</strong>segnato uno<br />

stu<strong>di</strong>o retrospettivo osservazionale al fine <strong>di</strong> valutare le variabili<br />

sociodemografiche e clinico-<strong>di</strong>agnostiche che con<strong>di</strong>zionano<br />

l’efficacia degli antipsicotici atipici nel trattamento a<br />

lungo termine attraverso l’analisi dei pazienti che interrompono<br />

la terapia (gruppo drop-out) e quelli che la proseguono<br />

(gruppo non drop-out). Nei 3 anni <strong>di</strong> osservazione sono stati<br />

presi in considerazione 793 pazienti in trattamento con antipsicotici<br />

atipici (56 con Clozapina, 339 con Risperidone, 289<br />

con Olanzapina e 109 con Quetiapina).<br />

Risultati: le analisi statistiche non hanno evidenziato <strong>di</strong>fferenze<br />

significative tra il gruppo drop-out e Non drop-out per<br />

quanto riguarda le variabili età anagrafica, sesso, lavoro e<br />

stato civile, mentre età <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o, grado <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong>agnosi<br />

sono variabili che <strong>di</strong>fferenziano i due gruppi. L’Olanzapina<br />

ha un rischio più basso <strong>di</strong> drop-out nel tempo rispetto<br />

al Risperidone.<br />

271. Esiti a lungo termine del <strong>di</strong>sturbo<br />

ossessivo-compulsivo. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> follow-up<br />

a 10 anni<br />

S. Rigardetto, G. Maina, U. Albert, E. Pessina, F. Bogetto<br />

Servizio per i Disturbi Fepressivi e d’Ansia, SCDU <strong>Psichiatria</strong>,<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Torino<br />

Introduzione: le caratteristiche demografiche, epidemiologiche<br />

e cliniche del <strong>di</strong>sturbo ossessivo-compulsivo (DOC)<br />

trovano in letteratura un’esaustiva trattazione; vi è tuttavia<br />

una relativa scarsità <strong>di</strong> dati per quanto riguarda il decorso e<br />

gli esiti a lungo termine <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sturbo. Gli stu<strong>di</strong> de<strong>di</strong>cati<br />

a tale argomento sono pochi, in particolare quelli la cui<br />

durata superi i <strong>di</strong>eci anni. Alcuni stu<strong>di</strong> sono infine limitati da<br />

una <strong>di</strong>somogeneità nei criteri <strong>di</strong>agnostici utilizzati nella selezione<br />

del campione.<br />

Scopo dello stu<strong>di</strong>o: valutare, in uno stu<strong>di</strong>o prospettico <strong>della</strong><br />

durata <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni, il decorso e gli esiti a lungo termine<br />

del DOC.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: sono stati selezionati 84 pazienti, visitati<br />

tra il 1991 ed il 1994 presso il nostro Servizio, con <strong>di</strong>agnosi<br />

principale <strong>di</strong> DOC in accordo con i criteri del DSM-<br />

III-R. I pazienti sono stati valutati utilizzando un’intervista<br />

per la raccolta <strong>di</strong> dati sociodemografici e clinici oltre a test<br />

psicometrici (Yale-Brown Obsessive-Compulsive Scale, Hamilton<br />

Depressive Rating Scale, Hamilton Anxiety Rating<br />

Scale e Semistructured Clinical Interview for DSM-III-R<br />

Axis II Disorders). I pazienti sono stati quin<strong>di</strong> rivalutati a<br />

<strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla visita in<strong>di</strong>ce. Nel corso <strong>della</strong> visita<br />

<strong>di</strong> follow-up oltre alla raccolta <strong>di</strong> dati clinici, sono state<br />

ri-somministrate le seguenti scale: Y-BOCS, HDRS, HARS.<br />

Risultati: 75 pazienti hanno completato lo stu<strong>di</strong>o. Di questi<br />

25 (30,7%) risultavano sod<strong>di</strong>sfare i criteri per DOC al momento<br />

<strong>della</strong> rivalutazione; 33 pazienti (44,0%) risultavano<br />

in remissione sintomatologica alla visita <strong>di</strong> follow-up. 19<br />

pazienti (25,3%) risultavano aver mo<strong>di</strong>ficato la loro <strong>di</strong>agnosi.<br />

I punteggi me<strong>di</strong> alla Y-BOCS erano significativamente<br />

ridotti: da 26,1 (± 5,9) a 13,6 (± 3,7) (p < 0,0001).<br />

Conclusioni: i dati del nostro campione ri<strong>di</strong>mensionerebbero<br />

la letteratura sul DOC che descrive il <strong>di</strong>sturbo come caratterizzato<br />

da un decorso prevalentemente cronico e da una<br />

durata che interessa l’intero arco <strong>della</strong> vita.<br />

Bibliografia<br />

Skoog G, Skoog I. A 40-year follow-up of patients with obsessivecompulsive<br />

<strong>di</strong>sorder. Arch Gen Psychiatry 1999;56:121-7.<br />

Reddy Janardhan YC, D’Souza SM, Phil M, et al. An 11-to-13 year<br />

follow-up of 75 subjects with obsessive-compulsive <strong>di</strong>sorder. J<br />

Clin Psychiatry 2005;66:744-9.<br />

272. Sindrome premestruale e bulimia<br />

nervosa: comorbilità e familiarità<br />

psichiatrica in uno stu<strong>di</strong>o caso-controllo<br />

L. Rossetto, A. Palleschi, A. Ronzan, A. Veronese, C. Zara,<br />

A. Favaro, P. Santonastaso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Padova<br />

Introduzione: la Sindrome Premestruale (SPM) può essere<br />

definita come un insieme <strong>di</strong> sintomi fisici, comporta-<br />

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