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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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La ricerca molecolare su DNA estratto da prelievo ematico<br />

dei soggetti affetti (previo consenso informato) prevede: A)<br />

la ricostruzione dei lineage materni e paterni me<strong>di</strong>ante l’analisi<br />

rispettivamente del DNA mitocondriale (in un elevato<br />

numero <strong>di</strong> famiglie valutate la trasmissione <strong>della</strong> malattia<br />

appare in linea materna) e del cromosoma Y; B) l’esecuzione<br />

<strong>di</strong> un Genome Wide Search (GWS), utilizzando un approccio<br />

parametrico (modello dominante e recessivo) e non<br />

parametrico per la valutazione <strong>di</strong> loci <strong>di</strong> suscettibilità già descritti<br />

in letteratura e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> regioni in linkage,<br />

utilizzando un valore soglia <strong>di</strong> LOD score > 2.<br />

Risultati: dei 180 soggetti affetti in<strong>di</strong>viduati nei 35 pe<strong>di</strong>gree,<br />

131 hanno ricevuto <strong>di</strong>agnosi all’interno dello spettro<br />

SZ e BP (secondo i criteri del DSM-IV TR): 79 (60,3%) appartengono<br />

allo spettro SZ, 38 (29%) a quello BP, 14 sono<br />

SA (10,7%).<br />

In una fase preliminare dello stu<strong>di</strong>o dall’indagine <strong>della</strong> presenza<br />

<strong>di</strong> un aplogruppo mitocondriale comune o più frequente<br />

in un campione selezionato <strong>di</strong> 38 pazienti rispetto al<br />

campione <strong>di</strong> controllo non sono emerse <strong>di</strong>fferenze significative<br />

(alcuni aplotipi mitocondriali sono però con<strong>di</strong>visi da<br />

più soggetti affetti, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> parentela in linea materna)<br />

mentre l’analisi delle possibili relazioni <strong>di</strong> parentela in linea<br />

paterna tra i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>vidui me<strong>di</strong>ante l’analisi <strong>di</strong> polimorfismi<br />

del cromosoma Y condotta in un campione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui<br />

maschi rappresentativi <strong>di</strong> tutti i lineage paterni ha evidenziato<br />

la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> 4 aplotipi. Il GWS con modello<br />

non parametrico ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare 4 regioni in cui<br />

sono presenti marcatori con valori <strong>di</strong> LOD score > 2: 1q42q44,<br />

3q25, 4p15 e 15q26.<br />

Discussione: l’utilizzo <strong>di</strong> famiglie provenienti da una comunità<br />

isolata riduce la complessità genetica e ambientale e<br />

può aumentare la probabilità <strong>di</strong> trovare loci <strong>di</strong> suscettibilità<br />

per malattie complesse quali SZ e BP, inoltre la definizione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> spettro <strong>di</strong>stribuite in un continuum anziché<br />

categoriali permette una migliore definizione dei fenotipi; in<br />

questo stu<strong>di</strong>o si sono evidenziate alcune regioni cromosomiche<br />

<strong>di</strong> particolare interesse (soprattutto 1q42-44 e 3q25)<br />

che potrebbero essere in linkage con la SZ e il BP, come già<br />

riportato in letteratura: aumentando la numerosità del campione<br />

si potrebbero ottenere dati ancora più significativi <strong>di</strong><br />

quelli ottenuti finora.<br />

Bibliografia<br />

Gershon ES. Bipolar illness and schizophrenia as oligogenic <strong>di</strong>seases:<br />

implications for the future.<br />

Kelsoe JR. Arguments for genetic basis of the bipolar spectrum. J<br />

Affect Dis 2002.<br />

Tuulio Heriksonn A. Familian loa<strong>di</strong>ng associates with impairment<br />

in visual span among healty sibling of schizophrenia patients.<br />

Biol Psych 2003;54:623-628.<br />

268. Olanzapina e Lamotrigina<br />

nel trattamento del <strong>di</strong>sturbo borderline<br />

<strong>di</strong> personalità<br />

A. Rapuano, E. Filippelli, M. Volpe<br />

U.O. Salute Mentale, Puglianello<br />

L’Olanzapina e la Lamotrigina sono in grado <strong>di</strong> ridurre con<br />

meccanismi <strong>di</strong>versi l’instabilità emotiva e l’impulsività.<br />

343<br />

POSTER<br />

Pertanto il loro uso in associazione potrebbe essere efficace<br />

nel trattamento del <strong>di</strong>sturbo borderline <strong>di</strong> personalità.<br />

Riportiamo la nostra esperienza basata su 16 pazienti (10<br />

femmine, 6 maschi; età: 17-52 anni) affetti da <strong>di</strong>sturbi borderline<br />

<strong>di</strong> personalità (DSM-IV F60.31) refrattari agli usuali<br />

farmaci. Il trattamento (Lamotrigina 100-200 mg/<strong>di</strong>e +<br />

Olanzapina 5-10 mg/<strong>di</strong>e) è stato effettuato per nove mesi, al<br />

termine si sono rivalutati i pazienti con scale <strong>di</strong> valutazione<br />

CGI e GAF.<br />

In tutti i pazienti si è ottenuto un rapido miglioramento del<br />

quadro clinico già a partire dal primo mese, confermato dai<br />

risultati delle scale <strong>di</strong> valutazione. Tutti i pazienti hanno riferito<br />

una migliore qualità <strong>di</strong> vita. Una paziente dopo un iniziale<br />

fase <strong>di</strong> regressione sintomatologica ha ripresentato dopo<br />

tre mesi marcata impulsività, instabilità nelle relazioni<br />

interpersonali e dell’umore e non ha ulteriormente risposto<br />

alla terapia. In una paziente è stato necessario interrompere<br />

la terapia dopo due mesi per l’insorgenza <strong>di</strong> rush cutaneo<br />

nonostante i buoni risultati ottenuti.<br />

L’associazione <strong>di</strong> Olanzapina e Lamotrigina ha mostrato effetti<br />

positivi sulla stabilità comportamentale nei pazienti affetti<br />

da <strong>di</strong>sturbo borderline <strong>di</strong> personalità. Per verificare la<br />

reale efficacia <strong>di</strong> questa associazione sono necessari ulteriori<br />

stu<strong>di</strong> randomizzati controllati<br />

269. Sintomi psichici e qualità <strong>della</strong> vita<br />

in pazienti con carcinoma <strong>di</strong>fferenziato<br />

<strong>della</strong> tiroide<br />

E. Rasore * , M. Dellepiane * , F. Sibilla * , F. Tombesi * ,<br />

C. Cappi ** , M. Giusti ** , F. Minuto **<br />

* Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica,<br />

Sezione <strong>Psichiatria</strong>; ** Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Endocrinologiche<br />

e Metaboliche, Università <strong>di</strong> Genova<br />

Introduzione: gli Autori si propongono <strong>di</strong> valutare la qualità<br />

<strong>di</strong> vita (QoL) in pazienti con carcinoma <strong>di</strong>fferenziato<br />

<strong>della</strong> tiroide (DTC), tramite uno stu<strong>di</strong>o caso-controllo in pazienti<br />

con DTC nel periodo del test al rhTSH.<br />

Metodo: la QoL è stata valutata in un gruppo <strong>di</strong> pazienti con<br />

storia <strong>di</strong> DTC <strong>di</strong>agnosticato da < 1 a 23 anni prima. Livelli<br />

non quantificabili <strong>di</strong> tireglobulina (Tg) dopo rhTSH sono<br />

stati considerati il miglior fattore pre<strong>di</strong>ttivo positivo. Per la<br />

valutazione <strong>della</strong> QoL è stata utilizzata l’intervista psichiatrica<br />

secondo il DSM IV, e la somministrazione dei segueti<br />

tests psicometrici: Keller Symptoms Questionnaire (KSQ),<br />

Hamilton Depression Scale (HDS), Hamilton Anxiety Scale<br />

(HAS). La QoL è stata anche valutata in un gruppo <strong>di</strong> controllo<br />

<strong>di</strong> soggetti in terapia con L-T4 con gozzo multinodulare<br />

non tossico <strong>di</strong>agnosticato da < 1 a 25 anni prima.<br />

Risultati: in entrambi i gruppi non si evidenziava correlazione<br />

tra livelli attuali <strong>di</strong> TSH o intervallo dalla <strong>di</strong>agnosi e<br />

punteggi al KSQ e HDS. Solo nel gruppo DTC c’era una<br />

correlazione positive tra età e punteggi al KSQ e HDS. C’era<br />

una significativa <strong>di</strong>fferenza nei punteggi totali al KSQ tra<br />

gruppo DTC e controlli. I punteggi al HDS erano più alti nei<br />

soggetti con DTC rispetti ai controlli. In pazienti con carcinoma<br />

papillare c’era una correlazione positiva tra punteggio<br />

MACIS e punteggi al KSQ o HDS. Dopo il test al rhTSH,<br />

sono stati evidenziati livelli quantificabili <strong>di</strong> Tg nel 13% dei<br />

pazienti; nei soggetti Tg positivi i punteggi al KSQ e HDS

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