XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

262. La depressione in un campione
di popolazione civile di Nassiria (Iraq)
POSTER
R. Porcedda * , M.G. Carta **
* ** Croce Rossa Italiana-Corpo Militare; Università di Cagliari
Introduzione: le conseguenze psicopatologiche sulla popolazione
civile degli eventi bellici è stata studiata da una vasta
letteratura. Tuttavia le condizioni di insicurezza dovute
al persistere di conflitti rendono talvolta difficile condurre
indagini epidemiologiche su vasti campioni e con l’impiego
di metodologie standardizzate. Scopo del lavoro: valutare la
presenza di depressione in un campione di popolazione di
Nassiria.
Metodologia: campione: 274 cittadini irakeni (64% maschi,
36% femmine, età media 29,3 ± 6,2), costituito da civili impegnati
nella ricostruzione della città e afferenti consecutivamente
nell’arco di 2 mesi, nei turni di lavoro del conduttore
della ricerca (1/4 del totale dei turni), ai centri di supporto
del contingente italiano. Valutazioni condotte da psichiatra
(RP) operante presso il centro medico della Croce
Rossa Italiana durante la Missione “Antica Babilonia”, con
l’ausilio di interpreti, attraverso intervista clinica e Self Reporting
Questionnaire (SRQ) in lingua araba (versione breve
20-items). Sugli individui positivi al SRQ (> 7 risposte
positive) e/o all’intervista clinica venivano approfonditi alcuni
items per la diagnosi di episodio depressivo (ICD-10).
Risultati: il 48% dei maschi e l’80% delle donne (totale
53%) riferiva una significativa sintomatologia depressiva.
Risultavano a rischio i maschi con scolarizzazione universitaria
(57%), tuttavia la differenza rispetto ai non scolarizzati
non raggiunge la significatività statistica (χ 2 = 0,3, P =
0,54).
Discussione: la depressione è risultata più frequente rispetto
a studi analoghi in paesi arabi e a ricerche su altre
popolazioni durante o dopo l’esposizione a eventi bellici,
benché gli individui intervistati, in quanto attivi sul piano
occupazionale, siano stati selezionati “in positivo”. Non si
tratta inoltre di soggetti che si sono rivolti al centro della
Croce Rossa per cure mediche. L’indagine è stata condotta
con evidente difficoltà per motivi di sicurezza. I dati
presentati sono tuttavia gli unici relativi ad un campione
di popolazione irakena nel periodo post-bellico. Nonostante
i limiti metodologici, consistenti nella esiguità del
campione e nella impossibilità di randomizzazione, i dati
suggeriscono una condizione di disagio estremo in individui
sottoposti, dal 1992, ad una serie di conflitti interni ed
esterni.
Bibliografia
Bolton P, et al. J Nervc Ment Dis 2002;190:631-7.
Carta MG, et al. Acta Psychiatr Scand 1993;87:342-4.
Abou-Saleh MT, et al. Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol
2001;36:20-8.
Hyams KC, et al. Ann Intern Med 1996;125:398-405.
263. Psicoterapia breve analitica
nelle urgenze psichiatriche: studio
prospettico longitudinale d’efficacia clinica
mediante il tema relazionale conflittuale
centrale (CCRT)
M. Porcellana, P. Boato, S. Manenti, C. Manoussakis,
E. Sarotti, G. Invernizzi
Clinica Psichiatrica, Università di Milano, Fondazione
IRCCS; Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina
Elena, Milano
Obiettivi: verificare l’efficacia della Psicoterapia Breve
Analitica mediante la valutazione del Tema Relazionale
Conflittuale Centrale (CCRT) di Luborsky.
Metodologia: sono stati inclusi nello studio 20 pazienti
consecutivi trattati con Psicoterapia Breve Analitica secondo
il modello dell’Unità Urgenze Psichiatriche della Clinica
Psichiatrica degli Università degli Studi di Milano (Invernizzi
e Bressi, 1999). Per la valutazione del CCRT è stata
somministrata ai pazienti la Relationship Anectodotes Paradigm
all’inizio della terapia (T0) ed a 12 mesi dal termine
della stessa (T1).
Risultati: la valutazione mediante “Paired Samples Test”
delle componenti CCRT al T1 rispetto al T0 ha evidenziato:
una diminuzione statisticamente significativa (CI 0,95; p <
0,01) della pervasività delle risposte dall’Altro RO5 (Rifiutante
e Contrastante) e della Risposta del Sé RS7 (Deluso e
depresso); un aumento statisticamente significativo (CI
0,95; p < 0,05) della pervasività delle RO7 (Gli piaccio) e
della RS3 (Rispettato ed accettato). Si è notato, inoltre, un
aumento significativo (CI 0,95; p < 0,01) delle Risposte Positive
del Sé ed un decremento significativo delle Risposte
Negative del Sé (CI 0,95; p < 0,01).
Conclusione: l’aumento di pervasività di cluster più adattativi
sia nelle componenti RO e RS e l’aumento delle Risposte
Positive del Sé sono un indice, come suggerito dalla letteratura
(Luborsky et al., 1990) della stabilità del miglioramento
relazionale ottenuto con il modello psicoterapico proposto.
Bibliografia
Invernizzi G, Bressi C. Emergency Psychiatry on the threshold to
the new millenium. New Trends in Experimental and Clinical
Psychiatry 1999;XV:65.
Luborsky L, Crits-Christoph P. Understanding Transference. Trad.
it. Milano: Raffaello Cortina Editore 1992.
264. Impaired auditory sensory gating
in children with Asperger Syndrome
M.C. Porfirio, M.L. Montanaro, L. Gennaro, S. Pennacchia,
M. Vignati, S. Renzi, P. Curatolo, S. Seri
Division of Neuroscience, Department of Developmental
Neurology and Psychiatry, University “Tor Vergata”, Rome
Asperger Syndrome (AS) is a neurodevelopmental disorder
in the autistic spectrum characterized by deficits in “social
cognition”, despite normal IQ and no history of language delay.
Recent studies on adults with AS have identified volumetric
MRI abnormalities in fronto-striatal circuitry, and in-
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