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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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to imme<strong>di</strong>atamente centrifugato a 3500 rpm per 10 minuti,<br />

il siero è stato centrifugato un’ora più tar<strong>di</strong>. Il pool sierico,<br />

quello plasmatico ed i livelli liberi (BDNF non legato alle<br />

proteine plasmatiche) sono stati valutati con ELISA con e<br />

senza precedente campione <strong>di</strong> aci<strong>di</strong>ficazione.<br />

Risultati: nessuna variazione significativa dei livelli <strong>di</strong><br />

BDNF è stata osservata nel pool totale (38, 99 +/ - 1, 68<br />

ng/ml) e libero (3,51 ± 0,5).<br />

I livelli plasmatici mattutini (8,30: 8,09 ± 1, 44; 11: 5,02 ±<br />

0,91) erano significativamente più elevati <strong>di</strong> quelli pomeri<strong>di</strong>ani<br />

(14: 2,86 ± 1,61; p < 0,05) e <strong>di</strong> quelli serali (20: 3,06<br />

± 0,76; p < 0,05).<br />

Conclusioni: il nostro stu<strong>di</strong>o mostra l’esistenza <strong>di</strong> un ritmo<br />

circa<strong>di</strong>ano del BDNF simile al cortisolo, ma in<strong>di</strong>pendente<br />

dallo stesso.<br />

252. Il <strong>di</strong>sturbo da deficit dell’attenzione<br />

e iperattività in comorbi<strong>di</strong>tà con il <strong>di</strong>sturbo<br />

bipolare: valutazione retrospettiva<br />

A. Piccinni, E. Schiavi, A. Palla, A. Seitzu, I. Roncaglia,<br />

A. Del Debbio, A. Mariotti, C. Bianchi, M. Catena,<br />

L. Dell’Osso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Neurobiologia, Biotecnologie,<br />

Farmacologia, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

Introduzione: il <strong>di</strong>sturbo da deficit dell’attenzione e iperattività<br />

(attection deficit hyperactivity <strong>di</strong>sorder; ADHD) colpisce<br />

bambini e adolescenti, ma il DSM IV prevede la <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sturbo anche nell’età adulta. Il 20% degli<br />

adulti bipolari sod<strong>di</strong>sfa i criteri <strong>di</strong>agnostici per ADHD (Winokur<br />

et al., 1993).<br />

Scopo <strong>della</strong> ricerca: valutazione retrospettiva <strong>di</strong> sintomi<br />

dell’ADHD nell’infanzia in pazienti con Disturbo Bipolare<br />

(DB) I e II.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: 100 pazienti tra 18 e i 65 anni <strong>di</strong> entrambi<br />

i sessi, reclutati presso il Day Hospital e il reparto<br />

<strong>della</strong> Clinica Psichiatrica Universitaria <strong>di</strong> Pisa UO II, con<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DB I e II (criteri <strong>di</strong>agnostici DSM IV). Valutazione<br />

retrospettiva me<strong>di</strong>ante il questionario Wender Utah<br />

Rating Scale.<br />

Gruppo <strong>di</strong> controllo: 759 studenti universitari italiani.<br />

Risultati: il 10% del campione ha riportato un punteggio<br />

soprasoglia (> 46) alla WURS. Il 70% del campione è rappresentato<br />

da Bipolari I, il 30% da Bipolari II. L’8,6% dei<br />

Bipolari I è risultato sopra soglia contro il 13,3 % dei Bipolari<br />

II, con punteggio me<strong>di</strong>o tra i Bipolari I <strong>di</strong> 19,59 (DS ±<br />

13,57) e tra i Bipolari II <strong>di</strong> 28,80 (DS ± 17,33).<br />

Tra Bipolari I e II emerge una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa<br />

(p < 0,05) relativamente alla presenza <strong>di</strong> sintomi<br />

dell’ADHD.<br />

Conclusioni: l’ADHD sembra più frequente nei Bipolari II<br />

rispetto ai Bipolari I, in linea con la letteratura, che propone<br />

l’esistenza <strong>di</strong> un sottotipo <strong>di</strong>stinto <strong>di</strong> presentazione fenotipica<br />

ADHD/BP II.<br />

335<br />

POSTER<br />

253. La percezione del rischio nel <strong>di</strong>sturbo<br />

ossessivo-compulsivo<br />

M. Piccinni, P. Riva, C. Baral<strong>di</strong>, N. Amato, L. Bello<strong>di</strong>,<br />

P. Cave<strong>di</strong>ni<br />

Istituto Scientifico San Raffaele, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze<br />

Neuropsichiche, Università Vita-Salute San Raffaele, Facoltà<br />

<strong>di</strong> Psicologia, Milano<br />

Introduzione: un’ipotesi per la comprensione del comportamento<br />

patologico nel <strong>di</strong>sturbo ossessivo-compulsivo<br />

(DOC) è la presenza <strong>di</strong> un deficit nel decision-making. Scopo<br />

dello stu<strong>di</strong>o è indagare uno degli aspetti che caratterizzano<br />

tale processo cioè la percezione del rischio e la conseguente<br />

modulazione delle strategie decisionali.<br />

Metodologia: lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto su una coorte <strong>di</strong><br />

soggetti DOC e <strong>di</strong> soggetti sani <strong>di</strong> controllo (CTR) valutata<br />

me<strong>di</strong>ante il Gamble Task. Il compito consiste nel mostrare ai<br />

soggetti 6 scatole, alcune rosse ed altre blu, presentate in<br />

proporzioni <strong>di</strong>verse da 3:3 a 5:1 e associate a combinazioni<br />

<strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> cifre da scommettere (50:50; 40:60). Il computer<br />

nasconde in modo casuale una pallina gialla dentro una<br />

delle scatole e al soggetto viene chiesto <strong>di</strong> indovinare dove<br />

si trova. Al fine <strong>di</strong> creare una situazione decisionale conflittuale,<br />

i guadagni maggiori sono sempre associati al colore<br />

meno probabile e viceversa.<br />

Risultati: i CTR modulano le strategie <strong>di</strong> scelta in funzione<br />

<strong>della</strong> situazione <strong>di</strong> rischio, mentre nei DOC questo non avviene<br />

a conferma del deficit considerato. Da un confronto<br />

intragruppo nei DOC si evidenzia un’eterogeneità nei pattern<br />

<strong>di</strong> scelta che denota una sopravvalutazione o una sottovalutazione<br />

del rischio.<br />

Bibliografia<br />

Rogers DR, Owen, AM, et al. Choosing between Small, Likely<br />

Rewards and Large, Unlikely Rewards Activates Inferior and<br />

Orbital Prefrontal Cortex. J Neurosci 1999.<br />

Cave<strong>di</strong>ni P, Ribal<strong>di</strong> G, et al. Decision-making heterogeneity in obsessive-compulsive<br />

<strong>di</strong>sorder: ventrome<strong>di</strong>al prefrontal cortex<br />

function pre<strong>di</strong>cts <strong>di</strong>fferent treatment outcomes. Neuropsychologia<br />

2002.<br />

254. Obesità e <strong>di</strong>sturbi d’ansia<br />

G. Pillai, S. Corrias, F. Pili, V. Nonnoi, F. Pinna,<br />

P.E. Fanni, C. Putzu ** , F. Velluzzi * , A. Loviselli * ,<br />

W. Orrù ** , B. Carpiniello<br />

Clinica Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Cagliari; * U.O. Dipartimentale<br />

<strong>di</strong> Obesità, Policlinico Universitario, Cagliari;<br />

** Istituto I.H. Schultz, Cagliari<br />

Introduzione: l’Obesità è ormai <strong>di</strong>ventato un problema <strong>di</strong><br />

salute pubblica. Ciò ha portato la ricerca a valutare quali siano<br />

i fattori che la influenzano (fattori genetici, metabolici,<br />

endocrini e psicologici), con lo scopo <strong>di</strong> migliorarne l’inquadramento<br />

clinico, la prevenzione e il trattamento. Lo<br />

scopo del presente stu<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> valutare la prevalenza <strong>di</strong> Disturbi<br />

d’Ansia (DA) in un campione <strong>di</strong> pazienti afferenti ad<br />

un Centro specializzato nel trattamento dell’Obesità.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: il campione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è costituito da 106<br />

pz (83 f, 22 m), <strong>di</strong> cui 17 sovrappeso (BMI 25 ± 30) e 89

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