XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

terato può costituire terreno fertile per lo sviluppo di disturbi
emotivi e di adattamento psico-sociale.
Obiettivi e metodo: obiettivo di questo lavoro è dare una
descrizione clinica di un paziente con S.K, afferente alla
U.O.C. di Psicologia Clinica, attraverso l’uso di colloqui ed
una batteria di test psicologici (PM 38, MMPI 2, ACL Disegno
di Figura Umana, Reattivo di Rorschach, TAT). Questo
studio di caso singolo ha un valore euristico e scopi essenzialmente
illustrativi.
Risultati: i risultati confermano la variabilità dei dati riportati
in letteratura. Il nostro caso, a fronte di una assenza delle
alterazioni cognitive frequentemente riscontrabili nella
S.K., mostra un orientamento psicosessuale tipizzato in senso
femminile.
Bibliografia
Otonicar B, Velikonja V, Zorn B. Personality traits of men with Klinefelter
syndrome and their partners. Gynecol Obstet Fertil
2001;29:123-8.
Mandoki MW, Sumner GS, Hoffman RP, Riconda DL. A review of
Klinefelter’s syndrome in children and adolescents. J Am A cad
Child Adolesc Psychiatry 1991;30:167-72.
Zastowny TR, Lehman AF, Dickerson F. Klinefelter’s syndrome and
psychopathology: a case study of the combined effects of nature
and nurture. Int J Psychiatry Med 1987;17:155-62.
238. La Procedura Immaginativa
nel trattamento dei fenomeni psicotici
A. Passerini * , I. Carta ** , D. Gronchi ***
* Psichiatra, Docente Scuola di Specializzazione in Psicoterapia
con la Procedura Immaginativa (riconosciuta
M.I.U.R. 30-5-2002); ** Direttore Scuola di Specializzazione
in Psichatria, Università di Milano Bicocca; *** Psicologa,
Istituto di Psicologia Cinica Rocca-Stendoro (Ente accreditato
presso il MInistero della Salute come organizzatore
per attività formative per E.C.M.)
Introduzione: la metodologia della Procedura Immaginativa,
elaborata da Renzo Rocca e Giorgio Stendoro, si inserisce
nella tradizione di studi post-freudiani, basandosi sull’uso
privilegiato della produzione immaginativa.
Presentiamo un caso clinico di “psicosi paranoide” con le fasi
schematiche di cura, integrando psicoterapia e psichiatria.
Metodologia: post-freudiana della Procedura Immaginativa
(R. Rocca, G. Stendoro) basata sull’uso privilegiato della
produzione immaginativa. Approccio idiografico, sfrutta il
movimento trasformativo dell’Immaginario.
Risultati: dopo 80 Procedure Immaginative, il paziente ha
trovato un adattamento alla vita sociale e la capacità di
aprirsi a potenzialità emotive-affettive-relazionali impensabili
all’inizio (parametro socio-affettivo-lavorativo).
Discussione: capacità di cura non come “guarigione per difetto”
ma come riattivazione del potenziale di salute presente
in ciascuno con sviluppo di nuove capacità creative.
Conclusioni: è riduttivo pensare che la disorganizzazione
patologica sia una sopravvivenza al naufragio delle possibilità
di vita: la Procedura Immaginativa dimostra una possibile
emergenza di spinte fortemente progressive. La trasformazione
dell’Immaginario del paziente è documentato a testimonianza
del cambiamento tra un “prima” e un “dopo” il
processo di cura.
329
POSTER
Bibliografia
1 Kohut H. Narcisismo e analisi del Sé. Torino: Boringhieri 1976.
2 Rocca R, Stendoro G. La mia Psicosi … sconfitta. Roma: Armando
Editore 2004.
3 Rocca R, Stendoro G. Il potere curativo della Procedura Immaginativa.
Roma: Armando Editore 2003.
239. Personalità, temperamento e scale
cliniche in un setting italiano di Chirurgia
Plastica: il Disturbo di Dismorfismo
Corporeo
C. Pavan, M. Marini, V. Vindigni, M. Gardiolo, P.L. Simonato,
M. Semenzin
Università di Padova, Clinica Psichiatrica
La domanda di intervento in Chirurgia Estetica può costituire
un osservatorio privilegiato per valutare gli aspetti sia
psichiatrici che personologici di chi richiede un trattamento
estetico.
Si è constatato che il BDD si presenta con una certa frequenza
(6-15%) nell’ambito della Chirurgia Plastica e della
Dermatologia e sembra particolarmente associato a disturbi
di personalità del Cluster C.
Gli scopi della nostra ricerca sono: analizzare profilo psicopatologico,
personalità e temperamento di 27 pazienti richiedenti
un intervento di chirurgia estetica e confrontarli
con un gruppo di controllo normale (N = 21).
La batteria di tests utilizzata è la seguente: MINIPLUS 5.0,
BDI, STAI, STAXI, NEO-FFI, TPQ.
I dismorfofobici del campione (N = 10) presentano punteggi
più alti a BDI, STAI e STAXI state, sia rispetto ai non
BDD (N = 17) sia rispetto ai controlli; alti tassi di comorbilità,
in particolare con disturbo depressivo maggiore, fobia
sociale e DOC e, alla NEO-FFI, punteggi più alti al Nevroticism
e più bassi all’Extraversion, alla Consciousness e all’Openness
to experience rispetto al gruppo di controllo. Per
quanto riguarda il temperamento emergono differenze significative
alla scala HA con punteggi più elevati nei BDD rispetto
agli altri due gruppi, in particolare alle subscales
HA1 e HA4.
Nel nostro campione i pazienti affetti da BDD risultano
più depressi, ansiosi e rabbiosi nella situazione attuale rispetto
ai controlli. Inoltre i dati emersi, seppur preliminari,
concordano con le caratteristiche di personalità tradizionalmente
descritte nei pazienti dismorfofobici, considerati
sensibili, astenici, timidi, introversi, riservati e socialmente
evitanti.
Bibliografia
Bellino S, Paradiso E, Zizza M, Zanon C, Fulcheri M, Bogetto F.
Body dysmorphic disordeer: a critical review. Ital J Psychopathol
2004;10:237-53
Phillips KA, Dufrense RG, Wilkel CS, Vittorio CC. Rate of Body
dysmorphic disordein dermatology patients. J Am Acad Dermatol
2000;42:436-41
Phillips KA, editor. The broken mirror. Oxford University Press
1996.