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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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no una fotofilia significativamente ridotta nei pazienti rispetto<br />

ai controlli (p < 0,001), confermando l’ipotesi <strong>di</strong> un<br />

coinvolgimento del Sistema Dopaminergico nell’etiopatogenesi<br />

del DP.<br />

220. Valutazione <strong>della</strong> comorbi<strong>di</strong>tà ansiosa<br />

<strong>di</strong> Asse I in pazienti psicotici in fase<br />

<strong>di</strong> remissione<br />

R. Paggini, C. Carmassi, M. Bianchi, G. Consoli,<br />

V. Lombar<strong>di</strong>, A. Ciapparelli, L. Dell’Osso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Neurobiologia, Farmacologia<br />

e Biotecnologie, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

In considerazione dell’ormai ben nota importanza <strong>della</strong> comorbi<strong>di</strong>tà<br />

è stato intrapreso questo stu<strong>di</strong>o per indagare tale<br />

fenomeno in un campione <strong>di</strong> 98 pazienti (con schizofrenia,<br />

<strong>di</strong>sturbo schizoaffettivo, <strong>di</strong>sturbo bipolare con sintomi psicotici)<br />

ospedalizzati per sintomi psicotici. I pazienti sono<br />

stati valutati al baseline (T0) durante il ricovero, me<strong>di</strong>ante<br />

SCID-P, CGI, BPRS e nuovamente a T1 in una fase <strong>di</strong> remissione<br />

almeno parziale del quadro e <strong>di</strong> stabilizzazione del<br />

trattamento. La comorbi<strong>di</strong>tà per <strong>di</strong>sturbo ossessivo-compulsivo<br />

(DOC), <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> panico (DP) e fobia sociale (FS) è<br />

stata valutata a T1 per evitare le interferenze dello stato clinico<br />

<strong>di</strong> acuzie; nel nostro campione, caratterizzato da elevato<br />

grado <strong>di</strong> malattia e lunga durata del <strong>di</strong>sturbo, essa è risultata<br />

presente in quasi la metà dei casi (46,9%). In particolare<br />

il 24,5% dei pazienti ha evidenziato DP, il 20,4% DOC,<br />

ed il 19,4% FS. La comorbi<strong>di</strong>tà ansiosa è risultata significativamente<br />

più presente nella schizofrenia (73,9%) rispetto al<br />

<strong>di</strong>sturbo schizoaffettivo (31,6%) ed al <strong>di</strong>sturbo bipolare<br />

(41,1%). Una maggiore gravità a To è emersa nei pazienti<br />

con almeno due <strong>di</strong>agnosi rispetto ad una unica. Un giu<strong>di</strong>zio<br />

<strong>di</strong> gravità significativamente peggiore è risultato per comorbi<strong>di</strong>tà<br />

con DP o DOC a To, e per FS a T1, rispetto all’assenza<br />

delle medesime. Il nostro stu<strong>di</strong>o sembrerebbe non<br />

confermare i dati <strong>della</strong> letteratura circa l’induzione o la slatentizzazione<br />

<strong>di</strong> sintomi ansiosi durante trattamento con<br />

neurolettici atipici.<br />

Fig. 1.<br />

POSTER<br />

221. Sintomi psichiatrici in un campione<br />

<strong>di</strong> pazienti affetti da patologia tiroidea<br />

prima e dopo intervento chirurgico<br />

R. Paggini, F. Golia, M. Carlini, L. Novelli, V. Lombar<strong>di</strong>,<br />

G. Consoli, L. Bevilacqua, M.N. Minuto, P. Miccoli,<br />

L. Dell’Osso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Neurobiologia, Farmacologia<br />

e Biotecnologie, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

Esiste una vasta letteratura riguardo alla relazione tra funzionalità<br />

tiroidea e sintomi psichiatrici. Questo stu<strong>di</strong>o prospettico<br />

vuole valutare eventuali variazioni <strong>della</strong> sintomatologia<br />

psichiatrica in pazienti con patologia tiroidea prima e<br />

dopo tiroidectomia.<br />

I sintomi psichiatrici sono stati indagati me<strong>di</strong>ante SCL-90<br />

su 32 pazienti affetti da varie patologie tiroidee ma tutti in<br />

eutiroi<strong>di</strong>smo, necessario per l’intervento chirurgico. La scala<br />

è stata somministrata prima dell’intervento (T0) ed almeno<br />

6 mesi dopo il ripristino dell’eutiroi<strong>di</strong>smo (T1).<br />

È stato calcolato un in<strong>di</strong>ce globale che risulta migliorare significativamente<br />

(p < ,005).<br />

Tra le varie <strong>di</strong>mensioni psicopatologiche la “somatizzazione”<br />

migliora in modo significativo (p < ,01), mentre la sensitività<br />

interpersonale” peggiora (p < ,005).<br />

I pazienti mostrano una tendenza al miglioramento nelle<br />

seguenti <strong>di</strong>mensioni: “ansia” (66% dei casi), “depressione”<br />

(53%) e “ansia fobica” (47%). Vi è invece una tendenza<br />

al peggioramento nella <strong>di</strong>mensione “ossessione-compulsione”.<br />

I pazienti con patologia tiroidea, pur presentando un miglioramento<br />

globale <strong>della</strong> sintomatologia psichiatrica dopo<br />

l’intervento, continuano comunque a manifestare sintomi<br />

psichiatrici. Ciò è in accordo con alcuni dati <strong>della</strong> letteratura<br />

secondo cui anche dopo la risoluzione del quadro tiroideo<br />

la fenomenica psichiatrica può permanere in quanto<br />

l’affezione endocrina potrebbe aver slatentizzato tali<br />

sintomi, che in seguito hanno assunto un andamento in<strong>di</strong>pendente.<br />

222. La quetiapina in “acute setting”: ricerca<br />

<strong>di</strong> nuove modalità d’uso<br />

M. Palmieri, A. Di Vincenzo, G. Colarizi, F. Tomassini,<br />

A. Martini<br />

D.S.M. Fermo Zona Territoriale 11 ASUR Marche<br />

Introduzione: numerose evidenze in<strong>di</strong>cano nella quetiapina<br />

un farmaco con un buon bilancio efficacia/tollerabilità.<br />

La necessità <strong>di</strong> titolazione può contrastare con i tempi brevi<br />

<strong>di</strong> degenza in SPDC. Lo stu<strong>di</strong>o si è proposto <strong>di</strong> valutare<br />

le conseguenze <strong>di</strong> un trattamento con quetiapina senza titolazione.<br />

Metodo: stu<strong>di</strong>o in aperto su pazienti acuti, con <strong>di</strong>agnosi varie,<br />

ricoverati in SPDC. Il trattamento con quetiapina è iniziato<br />

con dosi ritenute idonee dal me<strong>di</strong>co per la sintomatologia<br />

in atto, senza titolazione. Sono state rilevate, inizio e<br />

fine ricovero, l’efficacia <strong>della</strong> terapia (CGI), la tollerabilità<br />

(segni vitali, 15 e 60 min dopo la somministrazione ed eventi<br />

avversi). La compliance è stata determinata come durata<br />

<strong>della</strong> terapia dopo la <strong>di</strong>missione.<br />

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