XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Risultati: tra il T0 e il T1, sono state rilevate una differenza
significativa dei volumi dell’IPP posteriore di sinistra (p
< 0,05) e una correlazione inversa tra gli stessi volumi e i livelli
di cortisolo post-test di soppressione al desametasone
(p < 0,01).
Conclusioni: il volume dell’IPP posteriore di sinistra risulta
aumentato del 27,5% al T1. Tale incremento è riferibile
alla reversibilità di un potenziale danno neurotossico, più
evidente al T0, dovuto all’esposizione cronica a livelli eccessivi
di cortisolo con parziale e significativo recupero dopo
1 anno di relativa normalizzazione dell’asse ipotalamoipofisi-surrene.
210. Prevalenza dei disturbi di personalità
in un campione di pazienti afferenti
ad un centro per la cura dell’obesità
POSTER
V. Nonnoi, S. Corrias, F. Pili, F. Pinna, F. Biggio ** , A. Ortu
** , F. Velluzzi * , A. Loviselli * , W. Orrù ** , B. Carpiniello
Clinica Psichiatrica, Università di Cagliari; * U.O. Dipartimentale
di Obesità, Policlinico Universitario di Cagliari;
** Istituto “I.H. Schultz”, Cagliari
Introduzione: i dati presenti in letteratura suggeriscono la
presenza di analoghe caratteristiche personologiche e di
temperamento nei soggetti affetti da patologia alimentare.
Alcuni autori parlano di semplice comorbidità tra patologia
alimentare e disturbi di personalità, altri considerano un disordine
di natura psicoemotiva un presupposto fondamentale
nel comportamento alimentare patologico. Il nostro studio
si propone di valutare la prevalenza dei disturbi di personalità
in una popolazione afferente ad un Centro per il
trattamento dell’Obesità.
Materiali e metodi: campione di 106 pz, 83 f e 23 m, con
punteggi medi di BMI pari a 36 ± 7 nei m e 35 ± 6 nelle f.
La valutazione diagnostica, della gravità clinica e del funzionamento
globale è stata effettuata rispettivamente mediante
SCID-I, SCID-II, CGI e GAF.
Risultati: il 25,5% dei pz soddisfa i criteri per una diagnosi
di asse II. Facendo un raggruppamento dei disturbi di personalità
per cluster, emerge, nel complesso, una maggiore
prevalenza del cluster NAS, una maggiore prevalenza del
cluster C nelle f e del cluster A nei m. Il 22,6% dei pz soddisfa
contemporaneamente i criteri per un disturbo di asse I
e per un disturbo di asse II.
Conclusioni: i risultati del nostro studio concordano, nel
complesso, con i dati di letteratura sull’elevata prevalenza
di disturbi di personalità nei pazienti obesi.
211. Remissione sintomatica
e funzionamento sociale di pazienti
schizofrenici precedentemente non trattati:
risultati a due anni dallo studio SOHO
(Schizophrenia Outpatients Health
Outcomes)
D. Novick, J.M. Haro * , D. Suarez * , S. Tzivelekis,
J.P. Lepine ** , P. Donda *** , S. Germani *** , A. Rossi *** ,
S. Frediani *** , and the SOHO Study Group ****
Eli Lilly and Company, Windlesham; * Sant Joan De Deu-
SSM, St. Boi de L., Barcelona; ** Hopital Fernand Widal,
Paris; *** Eli Lilly Italia S.p.A.; **** Alonso J (ES), Bousoño
MG (ES), Gasquet I (FR), Kristensen H (DK), Jones PB
(UK), Croudace T (UK), Knapp M (UK), Mavreas V (GR),
Murray D (IE), Naber D (DE), Pancheri P (IT), Slooff CJ
(NL), Teixeira JM (PO)
Obiettivi: segnalare i fattori basali associati alla remissione
sintomatica (RS) e a un adeguato funzionamento sociale
(AFS) di pazienti schizofrenici precedentemente non trattati,
dopo 2 anni di trattamento antipsicotico.
Metodi: lo studio SOHO è uno studio prospettico osservativo
condotto su un trattamento antipsicotico.
Per RS si è inteso un punteggio non peggiore di lieve (< 3)
sulla scala di valutazione CGI relativa alla gravità dei sintomi
generali e positivi e un punteggio non peggiore di moderato
(< 4) sulla scala di valutazione CGI relativa alla gravità
dei sintomi negativi per 12 mesi o più.
Per AFS si è inteso un periodo di occupazione o di interazioni
sociali della durata di 12 mesi o superiore.
Risultati: al basale sono stati reclutati 1.009 pazienti non
precedentemente trattati con monoterapie; 763 sono stati
inclusi nell’analisi.
Il 63% del campione (482) ha conseguito la RS, mentre il
35% (267) ha conseguito l’AFS. I fattori basali più importanti
associati a una maggiore RS sono stati: BMI inferiore
(0,890; 0,842-0,942), punteggio CGI inferiore al basale
(0,73; 0,55-0,98) e terapia con olanzapina invece che con
antipsicotici tipici al basale (2,75; 1,21-6,25)
I fattori basali associati a un buon AFS sono stati: occupazione
(13,48; 6,41-28,35), età inferiore al basale (0,97; 0,95-
0,99) e terapia con olanzapina invece che con risperidone al
basale (1,83; 1,01-3,30)
Conclusioni: dopo 24 mesi sono stati conseguiti RS sostanziale
e AFS moderato. Il trattamento, lo stato occupazionale
e lo stato clinico al basale sono associati alla RS e all’AFS.
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