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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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199. Stu<strong>di</strong>o delle anomalie comportamentali<br />

durante il pasto in pazienti affette<br />

da Disturbi dell’Alimentazione<br />

L. Monaco, M.C. Torti, C. Loriedo<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica,<br />

Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”<br />

Introduzione: scopo del lavoro è il rilevamento e la valutazione<br />

dei comportamenti anomali che i pazienti affetti da <strong>di</strong>sturbi<br />

dell’alimentazione mettono in atto durante i pasti regolari.<br />

Metodologia: dopo un’attenta analisi dei meto<strong>di</strong> esistenti è<br />

stato adottato l’Eating Behaviour Rating Scale (EBRS).<br />

I pazienti, <strong>di</strong>visi in due gruppi (Anoressia Nervosa o Bulimia<br />

Nervosa), sono stati osservati mentre consumavano il<br />

pasto e contestualmente valutati tramite l’EBRS, sia all’ammissione<br />

che durante la terapia. Questo ha permesso <strong>di</strong> identificare<br />

e quantificare le anomalie comportamentali e analizzarne<br />

le mo<strong>di</strong>ficazioni nel corso dello stu<strong>di</strong>o.<br />

Risultati: i comportamenti anomali sono risultati quasi<br />

completamente assenti nel gruppo <strong>di</strong> controllo, mentre le<br />

pazienti bulimiche e ancor più quelle affette da Anoressia<br />

nervosa hanno riportato valori molto elevati.<br />

In seguito alla terapia e con il regre<strong>di</strong>re <strong>della</strong> sintomatologia,<br />

si è osservata una riduzione delle anomalie comportamentali<br />

in entrambi i gruppi <strong>di</strong> pazienti.<br />

Valori me<strong>di</strong> e Deviazione Standard<br />

Sigla BMI DS BMI EBRS DS EBRS<br />

AN 0 15,92 0,89 28,43 4,03<br />

AN 1 17,79 1,69 21 2,9<br />

BN 0 28,29 6,98 17 4,28<br />

BN 1 27,19 6,78 13 2<br />

CTRL 20,81 1,05 1,8 1,4<br />

AN 0 = Pazienti affette da Anoressia Nervosa, valori all’ammissione;<br />

AN 1 = Pazienti affette da Anoressia Nervosa, valori a tre<br />

mesi; BN 0 = Pazienti affette da Bulimia Nervosa, valori all’ammissione;<br />

BN 1 = Pazienti affette da Bulimia Nervosa, valori a tre<br />

mesi; CTRL = Gruppo <strong>di</strong> controllo.<br />

Fig. 1. Valori EBRS me<strong>di</strong> misurati all’ammissione.<br />

313<br />

POSTER<br />

Conclusioni: vista la <strong>di</strong>minuzione dell’EBRS, questa scala<br />

potrebbe essere utilizzata per verificare e monitorare i miglioramenti<br />

apportati dalla terapia. Inoltre le anormalità nella<br />

microstruttura del pasto possono costituire la causa delle<br />

frequenti ricadute, comuni nei <strong>di</strong>sturbi alimentari. Appare<br />

quin<strong>di</strong> necessario l’impiego <strong>di</strong> specifiche tecniche <strong>di</strong> trattamento<br />

nell’ambito dei comuni interventi psicologici e comportamentali.<br />

Bibliografia<br />

Kissileff HR, Guss JL. Microstructure of eating behavior in humans.<br />

Appetite 2001;36:70-8. Review.<br />

Sunday SR, Halmi KA. Micro- and macroanalyses of patterns within<br />

a meal in anorexia and bulimia nervosa. Appetite<br />

1996;26:21-36.<br />

Wilson AJ, Touyz SW, Dunn SM, Beumont P. The Eating Behaviour<br />

Rating Scale (EBRS): A Measure of Eating Pathology in<br />

Anorexia Nervosa. Int J Eating Dis 1989;8:583-592.<br />

200. Schizofrenia, sintomatologia e “social<br />

cognition”<br />

A. Monero, F. Castagna, C. Montemagni, T. Mongini,<br />

L. Pulvirenti, P. Rocca<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Università<br />

<strong>di</strong> Torino<br />

Il deficit nella vita <strong>di</strong> relazione è stato evidenziato, anche dal<br />

DSM IV-TR, come una caratteristica tipica <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali. Nei pazienti schizofrenici alcuni stu<strong>di</strong> hanno riscontrato<br />

un’alterazione più puntuale e particolareggiata negli<br />

ambiti <strong>della</strong> “social cognition”, la capacità <strong>di</strong> dare un’interpretazione<br />

agli stati mentali ed emotivi propri ed altrui al<br />

fine <strong>di</strong> instaurare relazioni sociali. L’interesse per lo stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> questa abilità nella schizofrenia si è progressivamente accresciuto<br />

negli anni, ma nonostante le ricerche condotte in<br />

tale <strong>di</strong>rezione, non è ancora chiaro se il deficit possa essere<br />

considerato una caratteristica peculiare <strong>della</strong> patologia, che<br />

<strong>di</strong>fferenzi in modo netto i pazienti dai soggetti sani. Non è<br />

altresì evidente se la “social cognition” costituisca una caratteristica<br />

in<strong>di</strong>pendente <strong>della</strong> patologia, cioè se sia o meno<br />

correlata ad altri fattori, quali gli aspetti clinici e demografici<br />

dei pazienti. Due ambiti centrali <strong>di</strong> indagine <strong>della</strong> “social<br />

cognition” sono la teoria <strong>della</strong> mente (ToM) e la capacità<br />

<strong>di</strong> interpretare l’espressione facciale. Nel presente stu<strong>di</strong>o<br />

ci siamo riproposti <strong>di</strong> valutare le relazioni tra “social cognition”<br />

e variabili cliniche nella schizofrenia. Sono stati reclutati<br />

due gruppi <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong> età compresa tra i 18 e i 65<br />

anni, omogenei per sesso, età e scolarità, l’uno costituito da<br />

pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> schizofrenia (DSM IV-TR) (n =<br />

28), reclutati presso la SCDU <strong>Psichiatria</strong> e il DSM Torino 1<br />

Sud, l’altro da controlli sani (n = 18). Tutti i soggetti sono<br />

stati sottoposti a prove <strong>di</strong> “social cognition” (test <strong>di</strong> “Attribuzione<br />

delle intenzioni “ per indagare la ToM e il Comprehensive<br />

Affect Testing System (CATS), che valuta <strong>di</strong>fferenti<br />

aspetti delle funzioni emotive). L’indagine sui pazienti<br />

includeva un’intervista semistrutturata per la raccolta dei<br />

dati demografici, anamnestici e clinici generali e la somministrazione<br />

<strong>di</strong> specifiche scale per la valutazione <strong>della</strong> psicopatologia<br />

(PANSS e CDSS) e dei sintomi <strong>di</strong> base (FBF).<br />

I risultati preliminari <strong>di</strong>mostrano che i pazienti schizofrenici<br />

hanno delle prestazioni significativamente inferiori rispetto ai

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