XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

lar disorder, and particularly in the prevention of depressive
episodes.
References
Benedetti A, et al. J Affect Disord 2004;79:273-7.
Hardoy MC, et al. Clin Pract Epidemiol Ment Health 2005;1:7
(www.cpementalhealth.com).
191. Qualità della vita e differenze di genere
nella schizofrenia: primi dati di uno studio
osservazionale in un CSM
S. Mennella, G. Nuvoli, C. Pitto, F. Lombardi
Dipartimento di Salute Mentale, U.O. 5 ASL 3 Genovese
Riportiamo i dati di uno studio osservazionale di esito su pazienti
schizofrenici in due Centri di Salute Mentale della
A.S.L. 3 Genovese. Lo studio, avviato nel 2003, ha previsto
al T0 la somministrazione di due scale (Honos ed LQL ai
101 pazienti reclutati (22,2% sul totale dei pazienti schizofrenici
in carico). Dopo un anno (T 1) i soggetti sono stati
rivalutati aggiungendo la somministrazione di una scala di
soddisfazione (GSQ a 7 item).
Nelle donne appaiono di maggiore rilievo i problemi cognitivi
(21% del campione femminile e 14% in quello maschile)
e i disturbi deliranti ed allucinatori (l’11% del campione
valutato con punteggio molto grave), mentre nessuno degli
uomini riceve questa valutazione. Più frequentemente gli
uomini vivono nella famiglia d’origine (68% contro il 45%
delle donne), mentre tra le donne sono più numerose coloro
che creano una propria famiglia oppure abitano da sole
(45% vs. 24%).
Tra gli uomini appaiono più rilevanti i disturbi relazionali
gravi e la presenza di condotte di abuso.
Al T1 i punteggi totali delle scale HoNos rimangono stabili
nel 61% delle donne e nel 58% degli uomini, si rileva un miglioramento
nel 25% delle donne e nel 23% degli uomini,
mentre più numerosi sono gli uomini peggiorati (19% vs.
14%).
192. Quadri Psicotici e Abuso di Sostanze
POSTER
F. Milani, M. Milianti, G. Massei, C. Gonnelli, M.R. Doria,
L. Ravani, G.J. Massei, F. Raimondi, S. Spagnoli,
P. Rucci, A. Sbrana, L. Dell’osso, G.B. Cassano
Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia
e Biotecnologie, Università di Pisa
Introduzione: le numerose osservazioni cliniche ed i contributi
presenti in letteratura confermano l’elevata prevalenza
di quadri psicotici indotti o aggravati dalla comorbidità
con Disturbo da Uso di Sostanze (DUS).
Infatti, mutuando il modello “vulnerability-stress-coping”
della schizofrenia di Zubin (1977), alcuni autori hanno osservato
come l’uso di sostanze nelle forme schizoidi, schizofreniche
ma anche in quelle ascrivibili allo spettro dell’umore,
peggiora l’evoluzione clinica e sovente favorisce l’esordio
di fenomeni allucinatori, in specie visivi (Hambrecht
et al., 2000; Caton et al., 2000, 2005; Ferdinand et al.,
2005).
Metodologia: in relazione a quanto già presente in letteratura,
presso la Clinica Psichiatrica di Pisa è stato condotto
uno studio mirato a delineare alcuni fenotipi di soggetti psicotici
con e senza Abuso di sostanze e a definire i rapporti
tra spettro dell’uso di sostanze, spettro dell’umore e spettro
psicotico, attraverso la somministrazione di questionari di
spettro dell’uso di sostanze, dell’umore e psicotico (SCI-
SUBS, SCI-MOODS, SCI-PSY) ad un campione di 95 soggetti
affetti da un quadro psicotici in atto con e senza DUS.
Risultati: sarà presentato il confronto dei profili di spettro
dell’umore, psicotico e dell’uso di sostanze tra soggetti psicotici
con e senza DUS.
Conclusioni: il presente studio, completato nel corso dell’anno
2005, conferma le ipotesi presenti in letteratura inerenti
le correlazioni esistenti fra sintomi psicotici e abuso di
sostanze. Sulla base dei risultati ottenuti è possibile cominciare
a delineare alcuni fenotipi utili a future indagini genetiche
e neurobiologiche.
Bibliografia
Caton CL, Samet S, Hasin DS. When acute-stage psychosis and
substance use co-occur: differentiating substance-induced and
primary psychotic disorders. J Psychiatric Practice 2000;6:256-
66.
Caton CL, Drake RE, Hasin DS, Dominguez B, Shrout PE, Samet
S, et al. Differences between early-phase primary psychotic disorders
with concurrent substance use and substance-induced
psychoses. Arch Gen Psychiatry 2005;62:137-45.
Hambrecht M, Häfner H. Cannabis, vulnerability,and onset of
schizophrenia: an epidemiological perspective. Austr N Z J Psychiatry
2000;34:468-75.
Ferdinand RF, Sondeijker F, van der Ende J, Selten JP, Huizink A,
Verhulst FC. Cannabis use predicts future psychotic symptoms,
and vice versa. Addiction 2005;100:612-8.
Zubin J, Spring B. Vulnerability: a new view of schizophrenia. J
Abn Psychol 1977;86:103-26.
193. Medici di base e formazione
psichiatrica: quale limite alla libertà
terapeutica?
G. Minutolo, V. Caudullo
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Catania,
Unità Operativa di Psichiatria
Introduzione: data la maggiore incidenza di disturbi psichiatrici
nella popolazione generale e la facile maneggevolezza
dei nuovi psicofarmaci, i medici di base sono impegnati
a diagnosticare e curare patologie di prevalente interesse
specialistico.
Scopo della ricerca è valutare l’indice di appropriatezza delle
relative strategie terapeutiche.
Metodologia: lo studio è stato condotto su un campione di
150 pazienti, con presunta diagnosi e/o terapia di patologia
psichiatrica, appartenenti ad una popolazione generale di
2.500 pazienti. Il campione, costituito per Il 27,3% da uomini
e per il 72,7% da donne, è stato sottoposto ad uno studio
condotto in cieco, previo consenso del medico e degli
assistiti, tramite la somministrazione del test BPRS.
Risultati: dallo studio abbiamo rilevato 3 pattern di pazienti
divisi in soggetti che avevano una presunta diagnosi, senza
relativo trattamento; soggetti che assumevano psicofar-
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