30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

184. Deficit <strong>di</strong> cognizione sociale in pazienti<br />

al primo episo<strong>di</strong>o psicotico<br />

M. Mazza, R. Pollice, V. Di Michele, D. Ussorio, L. Verni,<br />

A. Cavicchio, R. Roncone, M. Casacchia<br />

Clinica Psichiatrica, Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Sperimentale,<br />

Università de L’Aquila<br />

Introduzione: sebbene il funzionamento cognitivo sia considerato<br />

una variabile significativa per la gravità dei <strong>di</strong>sturbi<br />

dello spettro psicotico e per il bisogno <strong>di</strong> cure, sono ancora<br />

contrastanti i dati <strong>di</strong> letteratura relativi al ruolo dei deficit<br />

cognitivi nel primo episo<strong>di</strong>o psicotico (McClellan et<br />

al., 2004; McNeely et al., 2003; Kravariti, 2003).<br />

In particolare il deficit <strong>di</strong> cognizione sociale rappresenta un<br />

aspetto importante del <strong>di</strong>sturbo schizofrenico e, anche se<br />

sembra essere presente in altri <strong>di</strong>sturbi mentali (come ad<br />

esempio nel <strong>di</strong>sturbo bipolare), si manifesta in maniera più<br />

marcata nella schizofrenia (Mueser, 1998). Allo stato attuale<br />

non esistono stu<strong>di</strong> che hanno indagato il ruolo del deficit<br />

<strong>di</strong> cognizione sociale nell’esor<strong>di</strong>o psicotico.<br />

Scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> osservare i deficit<br />

<strong>di</strong> cognizione sociale in soggetti con esor<strong>di</strong>o psicotico, confrontando<br />

le loro prestazioni con casi controllo sani e con<br />

soggetti schizofrenici cronici, al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare situazioni<br />

deficitarie precoci.<br />

Metodo: sono stati valutati 10 soggetti affetti da schizofrenia<br />

al primo episo<strong>di</strong>o psicotico (DSM-IV, APA 1994), utenti<br />

<strong>della</strong> Clinica Psichiatrica dell’Università <strong>di</strong> L’Aquila e del<br />

Servizio <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> dell’Ospedale Civile <strong>di</strong> Pescara. Sono<br />

stati inoltre stu<strong>di</strong>ati 10 soggetti affetti da schizofrenia<br />

cronica tipo Residuale (295,60) (DSM-IV; APA 1994), utenti<br />

<strong>della</strong> Clinica Psichiatrica dell’Università <strong>di</strong> L’Aquila.<br />

Per la valutazione clinica e <strong>di</strong> funzionamento sociale del <strong>di</strong>sturbo<br />

schizofrenico sono stati utilizzati i seguenti strumenti:<br />

Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) (Morosini e Casacchia,<br />

1994) e scala <strong>di</strong> Valutazione Globale del Funzionamento<br />

(VGF). La valutazione neurocognitiva è stata effettuata<br />

attraverso i seguenti strumenti: Matrici Progressive <strong>di</strong><br />

Raven (Raven, 1960) per la misura del QI; funzioni esecutive:<br />

Test <strong>di</strong> fluenza verbale per categorie fonemiche (FV)<br />

(Novelli, 1996); Test Torre <strong>di</strong> Londra (TDL) (Shallice,<br />

1985); misure <strong>di</strong> cognizione sociale: Compiti <strong>di</strong> Falsa Credenza<br />

(Teoria <strong>della</strong> Mente, ToM <strong>di</strong> I e II livello) (Frith,<br />

1996; Mazza, 2001); Test delle Situazioni Sociali e Test <strong>di</strong><br />

Attribuzione delle Emozioni (Blair e Cipollotti, 2000, trad.<br />

Prior et al., 2003).<br />

Risultati: lo stu<strong>di</strong>o ha evidenziato una <strong>di</strong>fferenza statisticamente<br />

significativa nei due sottogruppi <strong>di</strong> soggetti schizofrenici<br />

per la durata <strong>di</strong> malattia (p = ,003), età (p = ,000), livello<br />

<strong>di</strong> scolarità (p = ,001), livello intellettivo (p = ,001) e<br />

alcuni dei cluster BPRS (sintomi positivi, depressione e <strong>di</strong>sorganizzazione).<br />

Al contrario non si sono evidenziate <strong>di</strong>fferenze<br />

alla BPRS per il cluster “sintomi negativi” nei due<br />

gruppi (soggetti con esor<strong>di</strong>o vs. soggetti cronici), nella VGF<br />

e nelle variabili neuropsicologiche (TDL; FV). L’analisi<br />

ANOVA ad una via ha inoltre evidenziato che i due gruppi<br />

<strong>di</strong> soggetti con schizofrenia non <strong>di</strong>fferiscono significativamente<br />

nei compiti falsa credenza, nei test <strong>di</strong> attribuzione<br />

delle emozioni e nel Test delle Situazioni Sociali.<br />

Discussione e conclusioni: dal nostro stu<strong>di</strong>o è emerso che i<br />

soggetti all’esor<strong>di</strong>o non presentano specifiche <strong>di</strong>fferenze<br />

307<br />

POSTER<br />

nelle variabili misurate. Infatti i soggetti con esor<strong>di</strong>o psicotico<br />

e i soggetti con schizofrenia cronica mostrano sovrapponibili<br />

deficit <strong>di</strong> cognizione sociale che comprendono la<br />

comprensione delle false credenze (ToM), la capacità <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care<br />

gli errori commessi da altri agenti nei comportamenti<br />

normali, il riconoscimento delle emozioni e la comprensione<br />

dei comportamenti in situazioni sociali.<br />

Bibliografia<br />

Casacchia M, Mazza M, Roncone R. Theory of mind, social development,<br />

and psychosis. Curr Psychiatr Rep 2004;6:183-9.<br />

Heydebrand G, Wiser M, et al. Correlates of cognitive deficits in<br />

first episode schizophrenia. Schizophr Res 2004;68:1-9.<br />

185. Dimensioni psicopatologiche e lettura<br />

<strong>della</strong> mente in soggetti affetti<br />

da schizofrenia<br />

M. Mazza, R. Pollice, D. Ussorio, A. Cavicchio, R. Roncone,<br />

M. Casacchia<br />

Clinica Psichiatrica, Università de L’Aquila<br />

Introduzione: la <strong>di</strong>mensione <strong>della</strong> schizofrenia chiamata<br />

“<strong>di</strong>sorganizzazione” è formata da <strong>di</strong>fferenti fattori che ne<br />

rendono ambigua la definizione e gli item che valutano la<br />

<strong>di</strong>sorganizzazione non sono specifici per i pazienti schizofrenici:<br />

i <strong>di</strong>sturbi formali del pensiero e del linguaggio, infatti,<br />

riferiti come <strong>di</strong>retta espressione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sorganizzazione,<br />

cioè tangenzialità, deragliamento, incoerenza ed illogicità,<br />

si ritrovano con uguale frequenza anche nei pazienti<br />

maniacali (Harvey et al., 1984; Andreasen and Grove, 1986;<br />

Docherty et al., 1988).<br />

Recentemente alcuni autori (Hardy-Baylè, 2001; Sarfati,<br />

2000), inspirandosi al modello Bleuleriano (1911), attraverso<br />

l’approccio patogenetico, arrivano alla descrizione <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>sorganizzazione schizofrenica partendo da un punto <strong>di</strong> vista<br />

cognitivo per giungere potenzialmente ad una definizione<br />

clinica. Tale modello ipotizza che le anomalie cognitive<br />

comuni in tutti i pazienti schizofrenici <strong>di</strong>sorganizzati, e che<br />

potrebbero essere considerate come il meccanismo patofisiologico<br />

centrale <strong>della</strong> schizofrenia <strong>di</strong>sorganizzata, sono<br />

rappresentate dai deficit <strong>di</strong> cognizione sociale ed, in particolare,<br />

dal deficit <strong>di</strong> comprensione <strong>della</strong> mente altrui, definito<br />

deficit <strong>di</strong> Teoria <strong>della</strong> Mente (ToM). Recenti correnti<br />

teoriche, inoltre, considerano il deficit <strong>di</strong> cognizione sociale<br />

come il principale meccanismo patogenetico <strong>della</strong> schizofrenia<br />

(Crow, 2002).<br />

Scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> indagare se nel <strong>di</strong>sturbo<br />

schizofrenico la <strong>di</strong>sorganizzazione sia maggiormente<br />

correlata al deficit <strong>di</strong> Teoria <strong>della</strong> Mente rispetto alla sintomatologia<br />

negativa o positiva.<br />

Metodo: 65 soggetti affetti da schizofrenia (DSM-IV, APA,<br />

1994) hanno partecipato allo stu<strong>di</strong>o condotto presso la Clinica<br />

Psichiatrica dell’Università de L’Aquila. Tutti i soggetti<br />

sono stati sottoposti ad una valutazione clinica attraverso<br />

le seguenti scale: Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS),<br />

Scale for the Assessment of Positive Symptoms, Scale for the<br />

Assessment of Negative Symptoms.<br />

La valutazione neuropsicologica è stata condotta me<strong>di</strong>ante i<br />

seguenti test: Torre <strong>di</strong> Londra (Shallice & McCarthy, 1981);<br />

Fluenza verbale (Novelli et al., 1986); test <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>men-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!