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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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L’analisi ha inoltre evidenziato che i due gruppi <strong>di</strong> soggetti<br />

(schizofrenici e soggetti con lesioni ventrome<strong>di</strong>ali) <strong>di</strong>fferiscono<br />

significativamente entrambi dal gruppo <strong>di</strong> controllo<br />

nel test <strong>di</strong> attribuzione delle emozioni, nella capacità <strong>di</strong><br />

comprendere le violazioni delle regole morali e delle regole<br />

convenzionali e nei compiti <strong>di</strong> falsa credenza <strong>di</strong> primo livello.<br />

In tutti questi compiti i soggetti con schizofrenia presentano<br />

prestazioni peggiori rispetto ai soggetti con lesioni<br />

ventrome<strong>di</strong>ali, mentre presentano prestazioni migliori nel<br />

Gambling Task rispetto ai soggetti con lesioni ventrome<strong>di</strong>ali.<br />

Al contrario, non si sono evidenziate <strong>di</strong>fferenze significative<br />

nei compiti falsa credenza <strong>di</strong> secondo livello e nel Test<br />

delle Situazioni Sociali nei due gruppi clinici, che pure presentano<br />

una <strong>di</strong>fferenza significativa rispetto ai controlli.<br />

Discussione: i pazienti con lesioni <strong>della</strong> regione ventrome<strong>di</strong>ana<br />

del lobo frontale manifestano una grave alterazione<br />

del comportamento sociale e presentano <strong>di</strong>sturbi <strong>della</strong> capacità<br />

decisionale (Tranel, 1997), con<strong>di</strong>zione che prende il nome<br />

<strong>di</strong> sociopatia acquisita (Damasio et al., 1990; Damasio<br />

et al., 1991), in cui l’alterazione del comportamento sociale<br />

presente potrebbe essere collegata ad una grave <strong>di</strong>sfunzione<br />

<strong>della</strong> capacità <strong>di</strong> modulare il comportamento in compiti <strong>di</strong><br />

decision-making. Contrariamente, tali soggetti presentano<br />

una conoscenza sociale intatta in compiti che richiedevano<br />

<strong>di</strong> fare delle pre<strong>di</strong>zioni su comportamenti descritti sotto forma<br />

<strong>di</strong> intervista sul giu<strong>di</strong>zio morale. In maniera <strong>di</strong>versa, i<br />

soggetti affetti da schizofrenia presentano un deficit globale<br />

<strong>di</strong> tutti gli aspetti <strong>della</strong> cognizione sociale, ma sembrano<br />

maggiormente in grado <strong>di</strong> controllare l’impulsività nei compiti<br />

<strong>di</strong> decision-making.<br />

Ciò ha portato a supporre che i <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> tipo comportamentale<br />

nei soggetti con lesioni ventrome<strong>di</strong>ane potevano<br />

non essere assimilabili ad un’alterazione <strong>di</strong> schemi cognitivi<br />

interni presenti invece nei soggetti schizofrenici e che Baron-Cohen<br />

(Baron-Cohen, 1995) interpreta in termini <strong>di</strong><br />

danno al circuito neurale che me<strong>di</strong>a la Teoria <strong>della</strong> Mente<br />

(intesa come capacità <strong>di</strong> comprendere la mente altrui). I soggetti<br />

con schizofrenia, infatti, non potendo rappresentarsi gli<br />

stati mentali delle altre persone, sarebbero incapaci <strong>di</strong> modulare<br />

il loro comportamento sociale ed emozionale mentre<br />

rimane intatta la loro capacità decisionale.<br />

Bibliografia<br />

Casacchia M, Mazza M, Roncone R. Theory of mind, social development,<br />

and psychosis. Curr Psychiatr Rep 2004.<br />

183. Analisi <strong>della</strong> pragmatica<br />

conversazionale in soggetti affetti<br />

da schizofrenia e correlazione<br />

con una misura <strong>di</strong> funzionamento sociale<br />

POSTER<br />

M. Mazza, V. Gaspari, R. Pollice, D. Ussorio, R. Roncone,<br />

M. Casacchia<br />

Clinica Psichiatrica, Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Sperimentale,<br />

Università de L’Aquila<br />

Introduzione: la pragmatica conversazionale è un aspetto<br />

del linguaggio costituito da quell’insieme <strong>di</strong> regole che governano<br />

l’uso del linguaggio nel contesto (Campioni, 1978).<br />

L’utilizzo <strong>della</strong> comunicazione contestuale corretta rappresenta<br />

un elemento fondamentale per interagire socialmente<br />

in maniera adeguata. È noto dalla letteratura che i soggetti<br />

con schizofrenia presentano <strong>di</strong>fficoltà nella pragmatica conversazionale<br />

(Tenyi, 2004) che potrebbe essere alla base dei<br />

deficit <strong>di</strong> interazione sociale presentati da tali soggetti. Scopo<br />

del presente stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> analizzare le competenze<br />

pragmatiche in un campione <strong>di</strong> soggetti affetti da schizofrenia<br />

e <strong>di</strong> verificare se esiste una relazione tra le competenze<br />

conversazionali ed il livello <strong>di</strong> funzionamento sociale.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: hanno partecipato allo stu<strong>di</strong>o un gruppo<br />

<strong>di</strong> 15 soggetti affetti da schizofrenia, afferenti al servizio<br />

<strong>di</strong> day-hospital <strong>della</strong> Clinica Psichiatrica dell’Università <strong>di</strong><br />

L’Aquila.<br />

Il quadro clinico, funzionale e neuropsicologico è stato ottenuto<br />

attraverso la somministrazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> strumenti<br />

<strong>di</strong> assessement: Brief Psychiatric Rating Scale<br />

(BPRS) (Morosini, Casacchia, 1994); AD-Accertamento<br />

Disabilità (Morosini et al., 1997) per una valutazione del<br />

funzionamento sociale; Matrici Progressive <strong>di</strong> Raven (Raven,<br />

1984) per una stima del Q.I.; Storie <strong>di</strong> Teoria <strong>della</strong><br />

Mente (ToM) (Happè, 1994) per una valutazione delle capacità<br />

<strong>di</strong> comprendere le intenzioni e gli stati mentali altrui.<br />

Le capacità pragmatiche sono state stu<strong>di</strong>ate attraverso l’analisi<br />

<strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> conversazione videoregistrati, tenuti<br />

dai soggetti partecipanti allo stu<strong>di</strong>o con partner e loro familiari.<br />

I frammenti sono stati esaminati in base ai 30 parametri<br />

del Protocollo Pragmatico elaborato da Prutting e<br />

Kirchner (Prutting, Kirchner, 1987). Il protocollo si estende<br />

agli aspetti verbali, paraverbali e non verbali <strong>della</strong> comunicazione.<br />

Risultati: i risultati mostrano che i soggetti affetti da schizofrenia<br />

presentano un marcato deficit nella pragmatica<br />

conversazionale in cui spiccano come deficitari i seguenti<br />

parametri: “iniziativa nello scambio linguistico”, “capacità<br />

<strong>di</strong> far fronte agli intoppi nella conversazione”, “feedback<br />

verbali e non verbali al parlante”.<br />

L’analisi <strong>della</strong> correlazione ha mostrato inoltre una correlazione<br />

statisticamente significativa tra deficit pragmatico ed<br />

il punteggio totale <strong>della</strong> scala AD.<br />

È stata inoltre condotta una regressione lineare tra funzionamento<br />

sociale e deficit delle abilità conversazionali: i risultati<br />

evidenziano che è possibile, a partire dal deficit pragmatico,<br />

fare previsioni molto accurate sul funzionamento<br />

sociale.<br />

Discussione: i risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o concordano con<br />

quanto riportato in letteratura circa le abilità pragmatiche in<br />

soggetti affetti da schizofrenia (Meilijson et al., 2004).<br />

La competenza pragmatica correla in maniera statisticamente<br />

significativa con il grado <strong>di</strong> funzionamento sociale misurato<br />

attraverso la scala AD-Accertamento Disabilità: maggiore<br />

è il deficit pragmatico, più basso è il livello <strong>di</strong> funzionamento<br />

sociale.<br />

Alla luce dei risultati ottenuti potrebbe essere suggestivo<br />

pensare ad interventi riabilitativi mirati agli aspetti pragmatici<br />

<strong>della</strong> comunicazione che sembrerebbero contribuire alla<br />

<strong>di</strong>sabilità sociale in cui spesso incorre chi è affetto da schizofrenia.<br />

Bibliografia<br />

Casacchia M, Mazza M, Roncone R. Theory of mind, social development,<br />

and psychosis. Curr Psychiatr Rep 2004;6:183-9.<br />

Tenyi T, Herold R, Szili IM, Trixler M. Schizophrenics show a failure<br />

in the deco<strong>di</strong>ng of violations of conversational implicatures.<br />

Psychopathology 2002;35:25-7.<br />

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