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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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drop out e il tempo <strong>di</strong> inizio <strong>di</strong> risposta al trattamento (netto<br />

miglioramento <strong>della</strong> sintomatologia da cartella clinica)<br />

durante i primi 3 mesi <strong>di</strong> trattamento.<br />

Risultati: sono stati ricoverati il 14,3% del Gruppo A contro<br />

il 25% del Gruppo B, i drop out sono stati il 12,5% contro<br />

il 29,4%, il tempo <strong>di</strong> inizio <strong>di</strong> risposta al trattamento è<br />

stato <strong>di</strong> 11,1 (± 8,5) giorni contro 17,7 (± 10,7) giorni.<br />

Conclusioni: in accordo con la letteratura anche nella nostra<br />

indagine appena avviata l’attuazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong><br />

intervento precoce per gli esor<strong>di</strong> psicotici sembra consentire<br />

una migliore gestione ambulatoriale del paziente.<br />

151. Influenza dell’abuso <strong>di</strong> sostanze<br />

sul tasso <strong>di</strong> ospedalizzazione nell’esor<strong>di</strong>o<br />

psicotico in un CSM <strong>di</strong> Bologna<br />

POSTER<br />

A. Lova<strong>di</strong>na, N. Cevenini, R. Michetti, E. Rossi, S. Scaini,<br />

P.D. Turilli, D. Berar<strong>di</strong><br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> “P. Ottonello”, Università <strong>di</strong> Bologna<br />

Introduzione: secondo la letteratura l’abuso <strong>di</strong> sostanze<br />

può complicare il decorso <strong>della</strong> psicosi. Abbiamo quin<strong>di</strong> valutato<br />

l’influenza <strong>della</strong> presenza <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong> sostanze in un<br />

gruppo <strong>di</strong> pazienti all’esor<strong>di</strong>o psicotico.<br />

Metodologia: abbiamo considerato tutti i pazienti <strong>di</strong> età inferiore<br />

ai 31 anni a cui è stata effettuata <strong>di</strong>agnosi I.C.D.10 F2<br />

(schizofrenia, sindrome schizotipica e <strong>di</strong>sturbi deliranti) venuti<br />

in contatto con il CSM tra il Gennaio del 2001 e il Giugno<br />

del 2005. Abbiamo sud<strong>di</strong>viso i pazienti in due gruppi a<br />

seconda <strong>della</strong> presenza o assenza <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong> sostanze secondo<br />

i criteri dell’ICD10. Il decorso è stato valutato in base<br />

al numero <strong>di</strong> ricoveri e al tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ospedalizzazione.<br />

Risultati: i pazienti inclusi nello stu<strong>di</strong>o sono 25. Di questi<br />

12 abusano <strong>di</strong> sostanze (abusers), 13 non ne abusano (non<br />

abusers). Nei primi 12 mesi dalla presa in carico sono stati<br />

ricoverati il 41,7% degli abusers contro il 23% dei non abusers.<br />

Il tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ospedalizzazione è stato <strong>di</strong> 53 (±<br />

40,5) giorni contro 32,3 (± 27,9) giorni.<br />

Conclusioni: in accordo con la letteratura anche nella nostra<br />

indagine si evidenzia che la presenza <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong> sostanze<br />

complica il quadro psicotico. Infatti emerge che<br />

quando sono compresenti <strong>di</strong>venta più <strong>di</strong>fficile una gestione<br />

territoriale del paziente implicando un maggior ricorso al ricovero.<br />

152. Consapevolezza <strong>di</strong> malattia<br />

e compliance farmacologica in relazione<br />

al trattamento con antipsicotici tra<strong>di</strong>zionali<br />

e <strong>di</strong> nuova generazione<br />

F. Lucini, S. Di Mauro, E. Di Giovambattista, P. Di Fabio,<br />

R. Pollice * , R. Roncone * , M. Casacchia *<br />

Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Psichiatri; * Clinica Psichiatrica,<br />

Università de L’Aquila<br />

Introduzione: nell’insight sono in<strong>di</strong>viduabili almeno tre<br />

fattori parzialmente sovrapponibili: l’accettazione <strong>della</strong><br />

malattia, l’abilità a rico<strong>di</strong>ficare come anormali le esperienze<br />

psicotiche e la consapevolezza <strong>di</strong> accettare il trattamento<br />

(David, 1999). L’importanza dell’insight in clinica e la<br />

sua vali<strong>di</strong>tà come pre<strong>di</strong>ttore <strong>di</strong> esito è stata indagata da numerosi<br />

autori (David et al., 1995; McEvoy et al., 1996). Alcuni<br />

hanno evidenziato come la compromissione <strong>della</strong> consapevolezza<br />

<strong>di</strong> malattia sia associata alla scadente adesione<br />

al piano terapeutico (Kemp e David, 1997; Bartkò et al.,<br />

1988; Cabeza et al., 2000); altri hanno ipotizzato come il<br />

miglioramento <strong>della</strong> consapevolezza <strong>di</strong> malattia potrebbe<br />

associarsi ad una migliore adesione al trattamento farmacologico<br />

e riabilitativo, oltre che ad un miglioramento sia dell’esito<br />

clinico che del funzionamento sociale (Schwartz et<br />

al., 1997). I nuovi antipsicotici, che sembrano avere minori<br />

effetti collaterali, migliore tollerabilità ed una migliore<br />

accettazione rispetto agli antipsicotici tra<strong>di</strong>zionali, potrebbero<br />

quin<strong>di</strong> incidere positivamente sull’adesione al trattamento<br />

e sull’insight.<br />

Obiettivi: l’obiettivo del nostro stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> valutare<br />

se il livello <strong>di</strong> insight in pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo<br />

dello spettro psicotico risentisse positivamente <strong>della</strong><br />

somministrazione <strong>di</strong> antipsicotici atipici rispetto ai neurolettici.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: nello stu<strong>di</strong>o abbiamo arruolato 55 pazienti<br />

afferenti all’SPUDC <strong>di</strong> L’Aquila <strong>di</strong> cui 13 (23,6%)<br />

con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> il Disturbo Bipolare, 40 (72,7%) con <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> Disturbo Schizofrenico e 2 (3,6%) <strong>di</strong> Disturbo<br />

Schizoaffettivo, nel periodo compreso tra gennaio 2005 e<br />

settembre 2005. In tale campione 26 pazienti (47,3%) sono<br />

stati trattati con antipsicotici <strong>di</strong> nuova generazione. Tutti i<br />

pazienti sono valutati al momento dell’ingresso e <strong>della</strong> <strong>di</strong>missione<br />

con le seguenti scale: Insight Scale, IS A ed Insight<br />

Scale, IS B (Birchwood et al., 1994; Roncone et al.,<br />

2003) che valutano le 3 specifiche <strong>di</strong>mensioni del grado <strong>di</strong><br />

consapevolezza <strong>di</strong> malattia, <strong>della</strong> capacità <strong>di</strong> rietichettamento<br />

dei sintomi e del grado <strong>di</strong> accettazione delle cure proposte<br />

riferita rispettivamente al presente ed al passato; Brief<br />

Psychiatric Rating Scale (BPRS) (Morosini & Casacchia,<br />

1994), che indaga la psicopatologia; Drug Attitude Inventory<br />

(DAI-10) (Hogan et al., 1983) scala <strong>di</strong> auto-valutazione<br />

che misura l’adesione al trattamento farmacologico.<br />

Risultati: all’ingresso in reparto non emergevano <strong>di</strong>fferenze<br />

statisticamente significative nei punteggi me<strong>di</strong> alle 3 <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’IS nei pazienti sottoposti a terapia con antipsicotici<br />

atipici confrontati con il gruppo <strong>di</strong> pazienti che assumevano<br />

antipsicotici tra<strong>di</strong>zionali. Al momento delle <strong>di</strong>missioni<br />

(degenza me<strong>di</strong>a: 13,7 giorni, ds 6,5) i punteggi alla<br />

IS A e B mostrano in entrambi i gruppi <strong>di</strong> pazienti un miglioramento<br />

dell’insight con un incremento del punteggio<br />

maggiore nei pazienti che avevano assunto antipsicotici atipici<br />

rispetto ai pazienti trattati con antipsicotici tra<strong>di</strong>zionali.<br />

Conclusioni: il livello <strong>di</strong> insight sembrerebbe migliorare<br />

maggiormente nei pazienti che assumono farmaci antipsicotici<br />

atipici, presumibilmente in relazione ad un miglioramento<br />

dei sintomi cognitivi promosso da tale molecole.<br />

Bibliografia<br />

Aguglia E, De Vanna M, Onor ML, Ferrara D. Insight in persons<br />

with schizophrenia: effects of switching from conventional neuroleptics<br />

to atypical antipsychotics. Prog Neuropsychopharmacol<br />

Biol Psychiatry 2002;26:1229-33.<br />

David AS. Insight and psychosis. Br J Psychiatry 1990;156:798-<br />

808.<br />

Roncone R, Tozzini C, Mazza M, De Risio A, Giosuè P, Morosini<br />

P, et al. Validazione <strong>della</strong> versione italiana <strong>della</strong> self-report Insight<br />

Scale. Epidemiologia e <strong>Psichiatria</strong> Sociale 2003;12:63-75.<br />

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