XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

itoriali psichiatrici e il 18,6% veniva dalla propria famiglia.
Circa un quarto (24,5%) dei pazienti è stato ricoverato per
indisponibilità di un caregiver. Il 26% dei pazienti ha mostrato
ideazione o comportamenti suicidari e il 49% è stato
ricoverato per ridotta compliance al trattamento.
La ragione principale per il ricovero era un episodio psicotico
grave, il 70,0% dei quali con comportamento aggressivo.
Il 22% dei ricoverati ha una concomitante patologia cardiovascolare
ed il 21,1% una qualsiasi malattia metabolica.
Conclusioni: il ricovero in SPDC ha un enorme impatto
sulla società e sui servizi sanitari. La maggior parte dei pazienti
mostra comportamento aggressivo e la metà di essi
sono stati ricoverati per non compliance al trattamento.
118. La remissione e la guarigione dopo
un primo episodio psicotico
T. Frieri, V. Villari
SCDO Psichiatria 2, ASO “San Giovanni Battista” di Torino,
DSM TO I Sud
Introduzione: gli episodi psicotici acuti hanno spesso un
decorso clinico a breve termine favorevole. Tuttavia l’osservazione
longitudinale evidenzia la possibile evoluzione
verso un disturbo psicotico di tipo schizofrenico o del tono
dell’umore.
Questo studio si propone di valutare gli esiti ad un anno da
un primo episodio psicotico: remissione, guarigione, cronicizzazione
e drop out.
Metodologia: è uno studio di coorte storica condotto su 111
pazienti ricoverati nell’SPDC dell’ASO “San Giovanni Battista”
di Torino tra il 2000 e il 2004 con diagnosi di psicosi
acute.
Il follow-up è stato effettuato tramite interviste telefoniche
guidate o i centri di salute mentale.
I concetti di remissione e guarigione nei disturbi psicotici
sono di non facile definizione (Andreasen et al., 2005). In
accordo con i criteri adottati nel McLean First-Episode Psychosis
Project, la guarigione (recovery) è stata definita utilizzando
i criteri descritti nella Tabella I.
Risultati: ad un anno dall’episodio il 26% dei pazienti risulta
guarito e non assume più terapia; il 53% mostra un
buon andamento clinico, ma assume la terapia farmacologica;
il 21% risulta cronicizzato (Fig. 1).
Nella Figura 2 sono rappresentate le possibili evoluzioni favorevoli:
guarigione sindromica (74%), sintomatica (81%) e
funzionale (79%).
Tab. I. Definizione di guarigione (da Tohen et al., 1992-2003, mod.).
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POSTER
Fig. 1.
Fig. 2.
Discussione: compatibilmente con la metodologia e la numerosità
del campione i risultati hanno evidenziato che il
78,8% dei pazienti ha raggiunto la remissione dei sintomi
psicotici ed un funzionamento sociale e lavorativo definito
in un ambito di normalità.
Conclusioni: questi dati sono ampiamente riportati in letteratura,
anche se talvolta sono accettati con scetticismo dai clinici.
Appare importante evidenziare la possibilità di un decorso
clinico favorevole per trasmettere ai pazienti ed ai loro familiari
un atteggiamento di fiducia nei terapeuti e nelle cure.
Bibliografia
Andreasen NC, Carpenter WT, Kane JM, et al. Remission in Schizophrenia:
Proposed Criteria and rationale or Consensus. Am J
Psychiatry 2005;162:441-9.
Liberman RP, Kopelowicz A. Recovery from Schizophrenia: a concept
in search of research. Psychiatr Serv 2005;56:735-42.
Guarigione sintomatica Assenza di tutti i sintomi previsti dal criterio diagnostico A per la schizofrenia,
dal criterio A per l’Episodio Depressivo Maggiore e dai criteri A e B per l’Episodio Maniacale
Guarigione sindromica Nessun criterio diagnostico del DSM-IV soddisfatto per la schizofrenia nessun criterio
per il Disturbo Depressivo Maggiore e nessun criterio per il Disturbo Bipolare I
Guarigione funzionale raggiungimento di un punteggio della Global Assessment Functioning (GAF) scale
superiore a 65