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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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113. Stili d’attaccamento insicuro<br />

e vulnerabilità all’ansia<br />

G.M. Festa, F. Cibelli, D. Malizia, C. Saraceni<br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> e Psicologia, Università “Cattolica<br />

del Sacro Cuore” <strong>di</strong> Roma<br />

Introduzione: l’attaccamento è implicato nella modulazione<br />

delle emozioni. Il nostro stu<strong>di</strong>o si propone <strong>di</strong> verificare,<br />

in presenza <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> attaccamento insicuro, la maggiore<br />

vulnerabilità a sviluppare manifestazioni ansiose.<br />

Metodologia: sono stati somministrati a 66 studenti universitari<br />

(33 femmine e 33 maschi) il Relationship Questionnaire<br />

(RQ) e la State Trait Anxiety Inventory (STAI). I dati<br />

sono stati analizzati, dal punto <strong>di</strong> vista statistico, attraverso<br />

il software STATISTICA per windows 5.1.<br />

Risultati: i confronti post hoc (TEST LSD) in<strong>di</strong>cano l’esistenza<br />

rispetto alla scala Ansia <strong>di</strong> Tratto (X2) <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferenza<br />

significativa nel confronto tra stile Sicuro o A (M =<br />

39,18) vs. stile Evitante o C (M = 52) (p = ,0092) e nel confronto<br />

tra stile Preoccupato o B (M = 36,37) vs. stile Evitante<br />

o C (M = 52) (p = ,0070). Rispetto alla scala Ansia <strong>di</strong><br />

Stato (X1) risultano significativi i confronti post hoc tra lo<br />

stile A e lo stile C (p = ,022) e il confronto tra lo stile B e lo<br />

stile C (p = ,030). La correlazione <strong>di</strong> Spearman fra lo stile C<br />

e X2 (R = ,28).<br />

Conclusioni: i risultati in<strong>di</strong>cano la maggior presenza <strong>di</strong> sentimenti<br />

d’ansia <strong>di</strong> tratto e <strong>di</strong> stato nei soggetti con attaccamento<br />

evitante.<br />

Bibliografia<br />

Wu WL, Zhang W. Relationship between the adult attachment style<br />

of social anxiety <strong>di</strong>sorder (SAD) and its cognitive mode and behavior<br />

mode. Sichuan Da Xue Xue Bao Yi Xue Ban<br />

2005;36:271-3.<br />

Eng W, Heimberg RG, Hart TA, Schneier FR, Liebowitz MR. Attachment<br />

in in<strong>di</strong>viduals with social anxiety <strong>di</strong>sorder: the relationship<br />

among adult attachment style, social anxiety, and depression.<br />

Emotion 2001;1:365-80.<br />

114. Valutazione Neuropsicologica<br />

<strong>della</strong> Relazione Esistente<br />

tra la Thalassaemia Minor e Depressione<br />

POSTER<br />

S. Fiorentini, D. Russo, A. D’amato, D. Gianni * , C. Alfieri<br />

* , A. Amato * , G. Bersani, P. Pancheri<br />

Dipartimento Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica,<br />

Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”; * Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

<strong>della</strong> Microcitemia <strong>di</strong> Roma<br />

Introduzione: stu<strong>di</strong> in letteratura hanno ipotizzato la possibile<br />

localizzazione <strong>di</strong> uno dei geni can<strong>di</strong>dati nel determinare<br />

i <strong>di</strong>sturbi dell’umore sul braccio corto del cromosoma<br />

11(11P15,5).<br />

Parallelamente la localizzazione dei geni delle catene globiniche<br />

β, la cui delezione parziale è responsabile <strong>della</strong> β-thalassaemia,<br />

si è scoperto essere situata anch’essa sul braccio<br />

corto del cromosoma 11(11P15,5).<br />

Obiettivo: valutare un possibile linkage tra il gene delle catene<br />

globiniche β ed un supposto gene implicato nella<br />

espressione dei <strong>di</strong>sturbi dell’umore. A tale scopo abbiamo<br />

voluto verificare se in in<strong>di</strong>vidui che sono portatori del gene<br />

per la β-thalassaemia è più frequente riscontrare un <strong>di</strong>sturbo<br />

dell’umore rispetto alla popolazione generale.<br />

Materiali e Meto<strong>di</strong>: ci siamo avvalsi dell’utilizzo <strong>di</strong> test<br />

monofasici miranti a valutare l’entità clinica <strong>della</strong> depressione.<br />

In particolar modo la nostra attenzione si è rivolta<br />

verso il test HSCL-90.<br />

Il test HSCL-90 è stato somministrato ad un campione costituito<br />

da 15 in<strong>di</strong>vidui portatori del gene per la β-thalassaemia<br />

(9 donne, 6 uomini; età me<strong>di</strong>a 42,3 anni) e da 15 soggetti<br />

sani (8 donne, 7 uomini; età me<strong>di</strong>a 37,6 anni). I risultati<br />

ottenuti dai due gruppi sono stati confrontati con il test<br />

statistico T <strong>di</strong> Student.<br />

Risultati: il gruppo dei portatori del gene per la β-thalassaemia<br />

presenta alla HSCL-90 un punteggio me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 1,09<br />

(ds 0,55), il gruppo dei soggetti sani un punteggio me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

0,54 (ds 0,50). Le <strong>di</strong>fferenze riscontrare tra i punteggi dei<br />

due campioni risultano essere statisticamente significative<br />

(p = 0,01).<br />

Conclusioni: i risultati ottenuti, data la ridotta numerosità<br />

del campione, devono essere intesi come preliminari. Se<br />

confermati in futuro da dati analoghi, permetterebbero <strong>di</strong><br />

supportare l’ipotesi <strong>di</strong> un linkage tra il gene delle catene<br />

globiniche β e un supposto gene implicato nella espressione<br />

dei <strong>di</strong>sturbi dell’umore.<br />

115. Impatto dello stalking sulle vittime:<br />

rilievo epidemiologico sul fenomeno<br />

nella città <strong>di</strong> Genova<br />

C. Fizzotti, C. Maberino, E. Zanelli, A. Berti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica,<br />

Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Università <strong>di</strong> Genova<br />

Lo stu<strong>di</strong>o che qui presentiamo ha avuto lo scopo <strong>di</strong> aumentare<br />

la visibility sul fenomeno dello stalking nella città <strong>di</strong><br />

Genova, al fine <strong>di</strong> programmare ed attuare eventuali interventi<br />

terapeutici, preventivi e normativi a favore delle vittime,<br />

le cui reazioni psichiche sono sfumate e vanno dalla fisiologica<br />

reazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa ad una sintomatologia già più<br />

complessa, inseribile in un Disturbo dell’Adattamento o in<br />

un più grave Disturbo Post-Traumatico da Stress.<br />

È stato pertanto elaborato un questionario, <strong>di</strong>stribuito ad un<br />

campione <strong>della</strong> popolazione generale attraverso la Clinica<br />

Psichiatrica dell’Ospedale San Martino e l’AIED (Associazione<br />

<strong>Italiana</strong> per l’Educazione Demografica), che valutasse<br />

caratteristiche demografiche delle vittime e quelle delle<br />

molestie subite, nonché l’impatto psicologico e/o psicopatologico<br />

del fenomeno sulle vittime.<br />

Dei 700 questionari <strong>di</strong>stribuiti, ne sono stati restituiti 520, <strong>di</strong><br />

cui 420 compilati da donne e 100 da uomini (età me<strong>di</strong>a 44).<br />

Dei 520 intervistati, solo 254 hanno risposto <strong>di</strong> averlo subito.<br />

Sono stati quin<strong>di</strong> considerati fenomeni <strong>di</strong> stalking 182 tra i<br />

questionari raccolti, in quanto, ad un attento esame delle risposte,<br />

è emerso che 72 in<strong>di</strong>vidui hanno confuso lo stalking<br />

con la molestia occasionale. Infatti, per parlare <strong>di</strong> stalking le<br />

molestie devono potersi definire ripetute (almeno 1 mese <strong>di</strong><br />

durata) e indesiderate comunicazioni e/o intrusioni che vengono<br />

inflitte da un in<strong>di</strong>viduo a un altro e che producono paura.<br />

Nel nostro stu<strong>di</strong>o è emerso che il 42,47% delle molestie è<br />

durato 1-2 mesi e circa altrettante (40,32%) sono durate da<br />

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