30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

e <strong>di</strong> omici<strong>di</strong> particolarmente efferati senza un imme<strong>di</strong>ato<br />

movente.<br />

Aprile 1997: nasce formalmente l’UACV, cioè l’Unità per<br />

l’Analisi del Crimine Violento, con lo scopo <strong>di</strong> supportare<br />

l’attività investigativa nel caso <strong>di</strong> omici<strong>di</strong> singoli senza apparente<br />

movente, omici<strong>di</strong> con caratteristiche <strong>di</strong> serialità,<br />

violenze a sfondo sessuale con caratteristiche <strong>di</strong> serialità, rapine<br />

in ambienti videocontrollati (CCTV).<br />

Obiettivi e strategie <strong>della</strong> struttura possono essere sintetizzati<br />

in quattro momenti fondamentali:<br />

1. introduzione del Controllo <strong>di</strong> Qualità, Q&A, sulle procedure<br />

e sulle metodologie d’Esame <strong>della</strong> Scena del Crimine,<br />

nel rispetto degli standard internazionali;<br />

2. sviluppo <strong>di</strong> nuove metodologie d’analisi sulla scena del<br />

crimine che, grazie all’uso delle più moderne tecnologie,<br />

consentano <strong>di</strong> ricostruire la <strong>di</strong>namica dell’evento criminale<br />

partendo dall’esame <strong>della</strong> scena e dalle <strong>di</strong>chiarazione<br />

testimoniali;<br />

3. sviluppo <strong>di</strong> un sistema informativo in grado <strong>di</strong> gestire ed<br />

elaborare criticamente tutte le informazioni <strong>di</strong>sponibili su<br />

un particolare evento criminale, <strong>di</strong> collegare tra loro crimini<br />

<strong>di</strong>fferenti, <strong>di</strong> suggerire ipotesi investigative in base<br />

ad elaborazioni inferenziali <strong>di</strong> carattere statistico (modelli<br />

probabilistici e reti neurali);<br />

4. realizzazione <strong>di</strong> modelli comportamentali <strong>di</strong> riferimento,<br />

basati sullo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> casistica nazionale, per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> caratteristiche tipologiche generali dell’autore<br />

<strong>di</strong> una classe <strong>di</strong> reati da utilizzare nella previsione <strong>di</strong> un<br />

possibile profilo nel caso specifico.<br />

In questo suo contributo l’autore si propone, in particolare,<br />

<strong>di</strong> illustrare un modello elaborato attraverso l’esperienza sul<br />

campo e una ricca casistica. E che schematicamente può essere<br />

così riassunto:<br />

Personalità e crime scene analysis:<br />

evidenze empiriche<br />

A. Fossati<br />

Facoltà <strong>di</strong> Psicologia, Università “Vita-Salute San Raffaele”,<br />

Milano<br />

Le caratteristiche <strong>di</strong> personalità, particolarmente nelle loro<br />

varianti e maladattive, stanno destando un interesse cre-<br />

27<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

scente in ambito forense, non solo relativamente alla cosiddetta<br />

mens rea, ma anche rispetto al rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va, alla<br />

possibilità <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> programmi alternativi alla detenzione,<br />

ecc. Dato che i recenti approcci teorici alla personalità<br />

e alla sua psicopatologia non concepiscono i tratti come<br />

puri elementi <strong>di</strong>sposizionali, ma come elementi <strong>di</strong>namici<br />

utili a definire gli adattamenti caratteristici delle persone<br />

nelle loro transazioni con le richieste ambientali, è naturale<br />

ipotizzare che in ambito forense la personalità dell’autore <strong>di</strong><br />

un crimine sia in qualche misura collegata alla scena del crimine,<br />

e che elementi utili alla definizione <strong>della</strong> personalità<br />

dell’offender possano essere rintracciabili a partire dalla crime<br />

scene analysis.<br />

Allo scopo <strong>di</strong> verificare quali dati empirici siano attualmente<br />

<strong>di</strong>sponibili relativamente a questo argomento, è stata condotta<br />

una ricerca nella banca dati elettronica PsycINFO utilizzando<br />

“personality” e “crime scene analysis” come parole-chiave<br />

in ogni posizione del testo e basandosi sulla finestra<br />

temporale 1980-2006.<br />

La ricerca ha prodotto 32 pubblicazioni, delle quali 29 non<br />

ridondanti. I principali aspetti <strong>della</strong> letteratura scientifica internazionale<br />

paiono essere così riassumibili: 1. scarsità <strong>di</strong><br />

dati empirici relativamente alla personalità nel profiling e<br />

nella crime scene analysis; 2. utilizzo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> non sistematizzati<br />

nell’approccio alla personalità; 3. scarso supporto<br />

empirico ai modelli utilizzati nella definizione <strong>della</strong> personalità<br />

in relazione alla crime scene analysis; 4. dati iniziali<br />

incoraggianti, ma parziali, relativi alle relazioni tra personalità<br />

e crime scene analysis.<br />

In sintesi, i dati <strong>di</strong> scientifici <strong>della</strong> letteratura internazionale<br />

in<strong>di</strong>cano come, a fronte dell’interesse crescente per la personalità<br />

in ambito forense, i dati empirici relativi alle relazioni<br />

tra crime scene analysis e personalità siano ancora<br />

scarsi, pur in presenza <strong>di</strong> alcuni spunti interessanti e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni<br />

utili per impostare le future strategie <strong>di</strong> ricerca e assessment.<br />

Le impronte <strong>della</strong> personalità: una sfida per<br />

la lente dello psicopatologo<br />

C. Maffei<br />

Università “Vita-Salute San Raffaele”, Milano<br />

Negli ultimi anni lo sviluppo <strong>di</strong> ciò che viene chiamato “Forensic<br />

Science” ha mostrato come sia sempre più necessario<br />

mettere al servizio delle tecniche investigative modalità <strong>di</strong><br />

indagine tecnologicamente raffinate e capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />

la loro efficacia.<br />

Nel momento in cui la psicopatologia si confronta con lo<br />

sviluppo <strong>della</strong> “Forensic Science” nasce spontaneamente<br />

una domanda: “Sono i concetti ed i meto<strong>di</strong> <strong>della</strong> psicopatologia<br />

stessa adeguati, ovvero è necessario cercare <strong>di</strong> cambiarli<br />

entrambi?”.<br />

Di fatto la letteratura scientifica mostra come sia <strong>di</strong>fficile<br />

connettere ciò che <strong>di</strong>viene osservabile sulla scena del crimine,<br />

grazie anche a ricostruzioni tecnologicamente avanzate,<br />

e ciò che la psicopatologia ne può trarre.<br />

Infatti, il rischio è <strong>di</strong> connettere un’osservazione <strong>di</strong>namica a<br />

concetti statici, senza riuscire a rendere conto <strong>di</strong> come ciò<br />

che è nella mente, momento per momento, si traduce in una<br />

sequenza <strong>di</strong> azioni.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!