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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Fig. 1.<br />

vidente aumento <strong>di</strong> esiti positivi nel gruppo B (46%) sembra<br />

dunque essere <strong>di</strong>retta conseguenza dell’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

trattamento derivante dalla <strong>di</strong>agnosi.<br />

Conclusioni: la formulazione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>agnosi sembrerebbe<br />

influenzare significativamente l’esito dei trattamenti terapeutici<br />

rappresentando un elemento prognostico positivo.<br />

Bibliografia<br />

Rigliano P. Doppia <strong>di</strong>agnosi tra tossico<strong>di</strong>pendenza e psicopatologia.<br />

Milano: Raffaello Cortina E<strong>di</strong>tore 2004.<br />

Barron JW. Dare un senso alla <strong>di</strong>agnosi. Milano: Raffaello Cortina<br />

E<strong>di</strong>tore 2004.<br />

87. Utilizzo <strong>della</strong> Health of the Nation<br />

Oucome Scales (HoNOS) in un SPDC:<br />

dai criteri <strong>di</strong> scelta ai risultati preliminari<br />

R. De Sanctis, D. Pucci * , S. Gherardelli **<br />

SPDC “Sandro Pertini” <strong>di</strong> Roma; * Dipartimento <strong>di</strong> Igiene<br />

e Sanità Pubblica “G. Sanarelli”; ** Clinica Psichiatrica<br />

Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”<br />

Lo stu<strong>di</strong>o prende le mosse dai risultati <strong>della</strong> letteratura internazionale<br />

circa l’utilità <strong>della</strong> Health of the Nation Outcome<br />

Scales (HoNOS) nella pratica clinica quale in<strong>di</strong>ce <strong>della</strong><br />

gravità psicopatologica dei pazienti e <strong>della</strong> validazione degli<br />

interventi attuati da un Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi<br />

e Cura (SPDC).<br />

Le finalità dello stu<strong>di</strong>o possono essere riassunte nei seguenti<br />

punti fondamentali:<br />

1)poter comprovare, me<strong>di</strong>ante uno strumento validato, il<br />

profilo clinico ed il livello <strong>di</strong> gravità delle utenze trattate<br />

dal SPDC;<br />

2)analizzare e valutare quantitativamente la reale capacità<br />

<strong>di</strong> incidere sulla con<strong>di</strong>zione clinica me<strong>di</strong>ante il ricovero in<br />

SPDC;<br />

3)in<strong>di</strong>viduare eventuali elementi pre<strong>di</strong>ttivi utili al trattamento<br />

precoce e/o alla prevenzione <strong>di</strong> aspetti maggiormente<br />

problematici dei quadri clinici afferenti in un<br />

SPDC;<br />

4)sostenere e circostanziare la trattativa sulle risorse con<br />

l’Amministrazione.<br />

Il campione <strong>di</strong> pazienti reclutati è stato valutato sia per una<br />

263<br />

POSTER<br />

descrizione <strong>della</strong> gravità, sia per una verifica dell’efficacia<br />

degli interventi effettuati durante il ricovero, in considerazione<br />

<strong>della</strong> compilazione <strong>della</strong> HoNOS sia all’ingresso, sia<br />

alla <strong>di</strong>missione. Si è voluta, inoltre, considerare l’eventualità<br />

degli eventi aggressivi utilizzando la scheda SOAS e valutare<br />

le eventuali correlazioni tra <strong>di</strong>agnosi ed aree <strong>di</strong> maggior<br />

problematicità evidenziabili alla HoNOS.<br />

Nello stu<strong>di</strong>o sono stati inclusi 664 pazienti ricoverati successivamente<br />

dal 1 gennaio 2002 al 31 <strong>di</strong>cembre 2003 presso<br />

il Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Roma “Sandro Pertini”. Il campione è costituito<br />

da 299 soggetti <strong>di</strong> sesso femminile e 365 soggetti <strong>di</strong><br />

sesso maschile (55% maschi; 45% femmine). L’età me<strong>di</strong>a è<br />

risultata pari a 39,81 ± 11, 04 anni (minimo 18 anni; massimo<br />

78 anni). L’analisi statistica dei dati è stata condotta, per<br />

tutti i dati raccolti, utilizzando il programma SPSS (Statistical<br />

Package for the Social Sciences) versione 13. I risultati<br />

<strong>di</strong>mostrano l’esistenza <strong>di</strong> una correlazione positiva, statisticamente<br />

significativa, tra il miglioramento e l’entrata sia al<br />

punteggio totale HoNOS, sia alle quattro sottoscale. L’analisi<br />

<strong>di</strong> regressione lineare multipla ha evidenziato che non<br />

esiste una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa nel miglioramento<br />

al punteggio totale HoNOS (p = 0,07) nei gruppi<br />

<strong>di</strong>agnostici, cioè è presente un miglioramento generale all’uscita,<br />

ma nessuna <strong>di</strong>agnosi migliora in modo significativo<br />

più delle altre quando i gruppi <strong>di</strong>agnostici sono stati confrontati<br />

con il campione <strong>di</strong> pazienti schizofrenici. Un miglioramento<br />

minore, seppure alla soglia <strong>della</strong> significatività<br />

(p3 = 0,055), è stato <strong>di</strong>mostrato nei pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

Nevrosi, quando confrontati con gli altri (p1 = 0,29, p2 =<br />

0,88, p4 = 0,1). Per quanto riguarda l’analisi <strong>di</strong> regressione<br />

logistica, eseguita per la variabile <strong>di</strong>cotomica “evento aggressivo”<br />

valutato con la SOAS, le sottoscale Problemi<br />

Comportamentali e Problemi Sociali sembrano evidenziare<br />

il rischio <strong>di</strong> presentare un evento aggressivo (p1 = 0,0002,<br />

p4 = 0,05). Il risultato sembra suggerire che pazienti con<br />

punteggi elevati in queste due sottoscale possano avere una<br />

maggior facilità, rispetto ad altri, ad agire eventi aggressivi.<br />

In quest’ottica la HoNOS, qualora i dati del nostro stu<strong>di</strong>o<br />

venissero replicati, potrebbe essere uno strumento in qualche<br />

modo pre<strong>di</strong>ttivo, già al momento del ricovero, <strong>di</strong> un<br />

evento aggressivo. Il dato potrebbe essere utilizzato operativamente<br />

motivando gli operatori alla compilazione <strong>della</strong><br />

scala, potendo quest’ultima esser vista non come esercizio<br />

<strong>di</strong> completezza clinica, ma come valido strumento <strong>di</strong> lavoro<br />

in grado <strong>di</strong> suggerire misure <strong>di</strong> prevenzione primaria da attuare<br />

fin dall’ingresso del paziente in SPDC.<br />

88. Stu<strong>di</strong>o Naturalistico sull’utilizzo<br />

<strong>di</strong> quetiapina in 25 pazienti con <strong>di</strong>sturbo<br />

borderline <strong>di</strong> personalità<br />

C. Del Ministro, A. Franchi<br />

Unità Funzionale Salute Mentale Adulti, Azienda USL 7<br />

Siena<br />

Introduzione: l’OMS riporta, tra le patologie in aumento il<br />

Disturbo Borderline <strong>di</strong> Personalità. Tratti caratteristici <strong>di</strong> tale<br />

patologia sono: <strong>di</strong>sturbo relazionale, sregolazione comportamentale<br />

e impulsività, sregolazione affettiva e sintomi<br />

psicotici.

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