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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

Risultati analoghi sono confermati dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Baldessarini<br />

et al. 1 che mostra un effetto più evidente nel trattamento<br />

<strong>della</strong> mania, rispetto a quello <strong>della</strong> depressione bipolare (Fig.).<br />

Il trattamento <strong>della</strong> depressione bipolare rimane pertanto<br />

problematico visto che l’uso degli antidepressivi è sconsigliato<br />

per il rischio <strong>di</strong> induzione <strong>di</strong> stati ipomaniacali, ma-<br />

niacali o misti, variabile dal 10 al 30% dei pazienti o per<br />

l’accelerazione del ciclo maniaco-depressivo fino alla rapida<br />

ciclicità. Tuttavia, un trattamento antidepressivo non è<br />

del tutto sconsigliato, ma <strong>di</strong>venta meno rischioso se aggiunto<br />

a una terapia stabilizzante. Inoltre, ove possibile, è utile<br />

ricostruire la sequenza del decorso, in quanto pazienti con<br />

depressioni seguite da (ipo)manie sono ovviamente più a rischio<br />

<strong>di</strong> quelli in cui la fase depressiva segue quella maniacale.<br />

Tra i farmaci anticonvulsivanti, la lamotrigina ha mostrato<br />

risultati interessanti nella terapia delle depressioni bipolari,<br />

anche se sono stati riportati casi <strong>di</strong> induzione <strong>di</strong> stati<br />

maniacali o misti. Più recentemente, alcuni stu<strong>di</strong> hanno mostrato<br />

che i nuovi farmaci antipsicotici, soprattutto olanzapina,<br />

quetiapina, aripiprazolo e ziprasidone, possono rappresentare<br />

una valida alternativa o aggiunta alle terapie stabilizzanti<br />

dell’umore tra<strong>di</strong>zionali per il trattamento degli<br />

episo<strong>di</strong> depressivi del Disturbo Bipolare.<br />

Bibliografia<br />

1 Baldessarini RJ, Tondo L, Hennen J, Viguera AC. Is lithium still<br />

worth using? Harvard Rev Psychiatry 2002;10:59-75.<br />

2 Geddes JR, Burgess S, Hawton K, Jamison K, Goodwin GM.<br />

Long-term lithium therapy for bipolar <strong>di</strong>sorder: systematic review<br />

and meta-analysis of randomized controlled trials. Am J<br />

Psychiatry 2004;161:217-22.<br />

22 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA MONTEMARIO<br />

S5 - Personalità e scena del crimine:<br />

un nesso da investigare<br />

Dalla scena del crimine al profilo<br />

comportamentale dell’autore sconosciuto:<br />

un’analisi critica<br />

M. Picozzi<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Analisi e Ricerca sul Crimine, Università<br />

“Carlo Cattaneo”, LIUC, Castellanza (VA)<br />

Alcuni ricercatori preferiscono utilizzare il termine <strong>di</strong> Behavioral<br />

Profiling, altri lo chiamano Criminal Profiling, o ancora<br />

Psychological Profiling. Si tratta in buona sostanza <strong>di</strong><br />

una particolare modalità d’approccio alla costruzione <strong>di</strong> un<br />

identikit psicologico del criminale, dell’identificazione delle<br />

principali caratteristiche <strong>di</strong> comportamento e personalità<br />

<strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo basate sull’analisi delle peculiarità del delitto<br />

commesso.<br />

Il profiling non potrà mai prendere il posto <strong>di</strong> una approfon<strong>di</strong>ta<br />

e ben pianificata investigazione, non potrà mai sostituire<br />

l’esperienza, la competenza e l’addestramento professionale<br />

del detective, ma costituisce un’arma in più nell’arsenale <strong>di</strong><br />

coloro i quali devono combattere con il crimine violento.<br />

Nato negli Stati Uniti dalla collaborazione <strong>di</strong> agenti speciali<br />

dell’FBI con psicologi e psichiatri provenienti dal mondo<br />

accademico, il criminal profiling ancora fatica a conquistare<br />

una propria cre<strong>di</strong>bilità scientifica.<br />

MODERATORI<br />

C. Maffei, M. Picozzi<br />

E ciò nonostante esperti in profili siano ormai presenti in<br />

tutte le principali forze <strong>di</strong> polizia del mondo, ed anzi si <strong>di</strong>scuta<br />

oltralpe <strong>della</strong> possibilità che assuma valore <strong>di</strong> prova<br />

nelle aule <strong>di</strong> giustizia.<br />

L’Autore, che ha affrontato l’argomento non solamente in<br />

chiave teorica, ma sul campo, anche attraverso una lunga<br />

collaborazione con l’Unità per l’Analisi del Crimine Violento<br />

<strong>della</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato, intende proporre una <strong>di</strong>samina<br />

<strong>della</strong> letteratura scientifica internazionale, con particolare<br />

attenzione ai lavori che evidenziano o sottolineano criticamente<br />

il valore e l’importanza del criminal profiling.<br />

Analisi <strong>della</strong> scena del crimine e logica<br />

investigativa<br />

C. Bui<br />

UACV, Unità per l’Analisi del Crimine Violento, Servizio <strong>di</strong><br />

Polizia Scientifica, Direzione Centrale Anticrimine, Polizia<br />

<strong>di</strong> Stato<br />

Dicembre 1994: l’attuale Capo <strong>della</strong> Polizia, prof. Gianni<br />

De Gennaro, incarica il Servizio Polizia Scientifica <strong>di</strong> realizzare<br />

una struttura tecnica <strong>di</strong> analisi che possa fungere da<br />

supporto all’attività investigativa nel caso <strong>di</strong> omici<strong>di</strong> seriali<br />

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