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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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POSTER<br />

Meto<strong>di</strong>: sono stati inclusi nello stu<strong>di</strong>o 48 pazienti, che avevano<br />

mostrato un aumento del BMI > 7% dall’inizio <strong>della</strong><br />

monoterapia con olz.<br />

I pazienti sono stati randomizzati a ricevere olz + PPE<br />

(gruppo 1) o solamente olz (gruppo 2). Dopo 12 settimane,<br />

i pazienti <strong>di</strong> entrambi i gruppi sono stati assegnati a ricevere<br />

ulteriori 12 settimane <strong>di</strong> PPE.<br />

Risultati: 33 pazienti (15 del gruppo 1, 18 del gruppo 2)<br />

hanno completato lo stu<strong>di</strong>o.<br />

Il peso corporeo ed il BMI sono risultati praticamente immutati<br />

(peso: + 0,2 kg; BMI: + 0,02 kg/m 2 ) nel gruppo 2 (p<br />

= 0,97) nel periodo in cui i pazienti non seguivano il PPE.<br />

Questi stessi pazienti, invece, hanno mostrato un decremento<br />

ponderale me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 3,2 kg (p < 0,001) e del BMI = 1,3<br />

kg/m 2 (p < 0,001) nelle seguenti 12 settimane in cui ricevevano<br />

olz + PPE. Le <strong>di</strong>fferenze riscontrate nei due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

trattamento è risultata statisticamente significativa sia per il<br />

peso che per il BMI (p < 0,001). I pazienti del gruppo 1 hanno<br />

evidenziato invece un decremento me<strong>di</strong>o del peso corporeo<br />

<strong>di</strong> 4,5 kg (p < 0,001) e del BMI = 1,6 kg/m 2 (p = 0,002).<br />

Anche la qualità <strong>della</strong> vita dei pazienti è risultata statisticamente<br />

migliorata nel corso dello stu<strong>di</strong>o (p < 0,001).<br />

È stato riscontrato un decremento statisticamente significativo<br />

dell’insulinemia nel corso del PPE. Non sono state osservate<br />

<strong>di</strong>fferenze clinicamente significative in nessun altro<br />

parametro <strong>di</strong> laboratorio o nell’acatisia.<br />

Conclusioni: a conferma delle precedenti analisi, i dati finali<br />

confermano un marcato miglioramento nel controllo del<br />

peso quando i pazienti seguono il PPE.<br />

55. Modelli pre<strong>di</strong>ttivi dello shift <strong>di</strong>agnostico<br />

nei <strong>di</strong>sturbi <strong>della</strong> condotta alimentare<br />

M.C. Cavallini, M. Grassi, S. Erzegovesi, A. Bosaia,<br />

F. Repazzini, F. Mapelli, L. Bello<strong>di</strong><br />

Università “Vita Salute San Raffaele”, San Raffaele Turro,<br />

Milano<br />

I <strong>di</strong>sturbi <strong>della</strong> condotta alimentare (DCA) nel loro decorso<br />

sono instabili.<br />

Una percentuale variabile tra l’8 e il 62% delle pazienti con<br />

anoressia (AN) sviluppa nel corso <strong>della</strong> propria storia clinica<br />

sintomi <strong>di</strong> tipo bulimico, con conseguente complicazione<br />

<strong>della</strong> gestione terapeutica.<br />

Risulta pertanto <strong>di</strong> estremo interesse in<strong>di</strong>viduare i fattori che<br />

possano definire il rischio del paziente <strong>di</strong> incorrere in tale<br />

variazione.<br />

L’obiettivo ultimo è la costruzione <strong>di</strong> un modello pre<strong>di</strong>ttivo<br />

per il rischio <strong>di</strong> “shift” nel quadro clinico <strong>di</strong> pazienti affette<br />

da DCA allo scopo <strong>di</strong> poter operare una scelta terapeutica<br />

specifica. In questo stu<strong>di</strong>o abbiamo considerato variabili cliniche,<br />

<strong>di</strong>mensioni del temperamento e del carattere, fattori<br />

genetici. Sono stati reclutati per questo stu<strong>di</strong>o 568 pazienti<br />

<strong>di</strong> cui 180 all’esor<strong>di</strong>o sod<strong>di</strong>sfacevano i criteri <strong>di</strong>agnostici<br />

per AN e che sono stati utilizzati per le analisi successive.<br />

Di questi pazienti il 35% sod<strong>di</strong>sfaceva all’anamnesi raccolta<br />

al momento del reclutamento nel corso <strong>della</strong> storia clinica<br />

almeno una volta la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> bulimia, valutando una<br />

durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> malattia <strong>di</strong> 7,8 anni.<br />

Associate alle tecniche lineari tra<strong>di</strong>zionali si applicheranno<br />

anche tecniche non lineari (Reti Neurali Artificiali) in grado<br />

<strong>di</strong> modellizzare le relazioni e le interazioni tra le variabili <strong>di</strong><br />

interesse, lineari e non lineari, senza specificare a priori la<br />

natura <strong>di</strong> tale relazione.<br />

56. Schizofrenia e adesione al trattamento:<br />

antipsicotici tipici versus atipici<br />

M.L. Cavallo, C. Esposito, N. Ignaccolo, E. Olivieri,<br />

M. Priolo<br />

Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura, Ospedale “Carle”,<br />

Cuneo<br />

Introduzione: l’adesione al trattamento dei pazienti affetti da<br />

schizofrenia rappresenta uno dei problemi con i quali lo psichiatra<br />

si deve confrontare nella pratica clinica quoti<strong>di</strong>ana. La<br />

mancata adesione al trattamento psicofarmacologico è spesso<br />

all’origine <strong>della</strong> riacutizzazione sintomatologica e <strong>della</strong> conseguente<br />

necessità <strong>di</strong> ricovero in ambito ospedaliero. I fattori<br />

in gioco sono molteplici e possono andare dalla comparsa <strong>di</strong><br />

effetti collaterali mal tollerati, alla negazione <strong>della</strong> malattia e<br />

all’insufficiente supporto psicofarmacologico.<br />

Scopo: il presente lavoro si pone lo scopo <strong>di</strong> valutare nel<br />

campione <strong>di</strong> pazienti schizofrenici ricoverati nel SPDC <strong>di</strong><br />

Cuneo dal 1999 ad oggi, la percentuale <strong>di</strong> ricoveri ripetuti,<br />

facendo riferimento al trattamento farmacologico in corso e<br />

in<strong>di</strong>viduando due gruppi sulla base dell’utilizzo <strong>di</strong> neurolettici<br />

tipici e quetiapina.<br />

Metodo e Risultati: l’analisi dei dati a <strong>di</strong>sposizione ha messo<br />

in evidenza un più alto tasso <strong>di</strong> ricoveri soprattutto nel<br />

gruppo <strong>di</strong> pazienti in trattamento con antipsicotici tipici rispetto<br />

al gruppo in terapia con quetiapina.<br />

In particolare è stato osservato che circa il 70% dei pazienti<br />

che assumeva neurolettici tipici è andato incontro ad uno<br />

o più ricoveri nell’intervallo <strong>di</strong> tempo considerato rispetto al<br />

gruppo trattato con quetiapina per il quale non si è riscontrato<br />

la necessità <strong>di</strong> procedere all’ospedalizzazione.<br />

Conclusioni: l’analisi dei dati a nostra <strong>di</strong>sposizione consente<br />

<strong>di</strong> ipotizzare una maggiore aderenza al trattamento psicofarmacologico<br />

nel gruppo <strong>di</strong> pazienti in terapia con quetiapina<br />

57. Psicoterapia Psicoanalitica nel Servizio<br />

Pubblico: stu<strong>di</strong>o preliminare dell’attività<br />

<strong>di</strong> un Ambulatorio <strong>di</strong> Consultazione<br />

e Psicoterapia Psicoanalitica (ACP) presso<br />

il Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze<br />

dell’Università <strong>di</strong> Padova<br />

C. Cecchetto, M. Civiero, M. Pierri<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Padova<br />

Introduzione: l’ACP si rivolge ai <strong>di</strong>sturbi emotivi comuni<br />

correlati con la crescita e le fasi del ciclo <strong>della</strong> vita. L’ACP<br />

offre la <strong>di</strong>sponibilità ad avviare Psicoterapie ad in<strong>di</strong>rizzo<br />

psicoanalitico in<strong>di</strong>viduali e/o <strong>di</strong> gruppo con sedute a frequenza<br />

settimanale e con una durata massima <strong>di</strong> 24-30 mesi.<br />

Lo scopo dello stu<strong>di</strong>o è valutare l’attività dell’ambulatorio<br />

nei suoi primi 3 anni <strong>di</strong> servizio.<br />

Metodo: si è stu<strong>di</strong>ato un campione <strong>di</strong> 180 soggetti afferenti<br />

all’ACP dal II semestre 2002 al 10/05 attraverso una scheda<br />

anagrafica e un’intervista semistrutturata.<br />

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