XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Metodologia: studio caso-controllo. Casi 32 soggetti con
TH (29 donne, età media 38,8 ± 13,9). Controlli 22 soggetti
senza TH (19 donne, età media 36,5 ± 12,25). Diagnosi
psichiatrica secondo DSM-IV e con intervista CIDIS. Perfusione
cerebrale misurata con 99mTc-ECD SPECT. Analisi
statistica attraverso regressione logistica.
Risultati: il DDM appare associarsi alla ipoperfusione frontale
sinistra, alla ipoperfusione temporale sinistra, alla ipoperfusione
diffusa e all’asimmetria perfusiva parietale. All’analisi
differenziale dei due campioni, la asimmetria perfusiva
parietale appare associarsi in misura statisticamente
significativa al DDM nei soli casi di tiroidite di Hashimoto
e non nei controlli.
Discussione: nelle TH, il DDM si caratterizza per una asimmetria
del flusso parietale. Condizione già indicata come
peculiare dell’ipotiroidismo postoperatorio. La specificità
della PC nel DDM nel corso di TH dovrebbe essere indagata
secondo una prospettiva longitudinale per chiarire l’eventuale
nesso patogenetico e su un piano descrittivo per evidenziare
se ai quadri perfusivi peculiari siano associati specifici
cluster sindromici e di decorso.
Bibliografia
Zetting G, et al. Clinical Endocrinology 2003;59:637-44.
Carta MG, et al. BMC Psychiatry 2004;4:25.
40. Studio sull’espressione delle emozioni
in un campione di pazienti anoressiche
e bulimiche
C. Calandra, B. Mellacqua, A. Castorina
Clinica Psichiatrica, Università di Catania
POSTER
Introduzione: a partire dagli studi pionieristici di Bruch i
lavori successivi hanno solo occasionalmente trattato gli
aspetti emotivi della sintomatologia anoressica e bulimica.
Obiettivo del nostro lavoro è quello di definire con quale
intensità e frequenza determinate emozioni compaiono in
anoressia e bulimia e concorrono a mantenere la sintomatologia
in questi soggetti.
Metodologia: ad un campione di 92 soggetti di età media
24 anni (10 pz con diagnosi di AN e 36 pz con diagnosi di
BN; 46 soggetti di controllo) sono stati somministrati
STAXI ed EDI-2 per determinare il grado di rabbia e le modalità
di espressione della stessa, l’inadeguatezza, il perfezionismo,
la sfiducia interpersonale, la consapevolezza enterocettiva,
l’impulsività, l’insicurezza sociale.
Risultati: l’intensità e la frequenza delle emozioni esaminate
sono risultate significativamente maggiori nel gruppo
sperimentale rispetto al gruppo di controllo con una significatività
particolarmente elevata nella sottoscala EDI-2 relativa
alla scarsa consapevolezza enterocettiva.
Conclusioni: questi dati suggeriscono come le emozioni
considerate contribuiscono al mantenimento della sintomatologia
alimentare spiegando la comune matrice emotiva dei
DCA.
Ulteriori evidenze potrebbero confermare l’ipotesi che proprio
la scarsa consapevolezza enterocettiva, espressione del
grado di alexitimia di queste pazienti, possa rappresentare
una delle caratteristiche psicopatologiche più significative
nei DCA.
Bibliografia
Milligan R, Waller G. Anger and bulimic psychopathology among
nonclinical women. Int J Eating Disorders 2000;28:446-50.
Overton A, et al. Eating disorders – The regulation of positive as
well as negative emotion experience. J Clin Psychol Med Setting
2005;1.
41. Fattori di personalità in un campione
di soggetti con dislessia evolutiva
T. Calarese, E. Germanò, A. Magazù, A. Gagliano, F. Calamoneri
Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, Università di Messina
Introduzione: esistono studi che riportano un’elevata prevalenza
in soggetti con Disturbi di Personalità di disordini
di Asse I e, tra questi, anche di Dislessia evolutiva (DE)
(Bleiberg, 1994). Il nostro studio si propone di delineare i
profili di personalità in soggetti con DE.
Metodologia: sono stati inclusi 42 bambini (20 M e 22 F;
età 8-18 anni) con diagnosi di DE. Ai bambini e ai genitori
è stato somministrato un test di personalità: il BFQ-C nelle
versioni “auto” ed “etero”.
Tale test si propone di valutare i Cinque Grandi Fattori di
Personalità: Amicalità (A), Stabilità Emotiva (I), Apertura
Mentale (M), Energia/Estroversione (E), Coscienziosità
(C). Tale gruppo è stato confrontato con un campione di
controllo.
Risultati: i soggetti con DE ottengono punteggi patologici
nelle dimensioni M (scale “auto” ed “etero”) ed I (scala
“etero”).
Conclusioni: tra i soggetti con DE si rileva instabilità emotiva
e ridotta apertura alla novità, tratti correlati soprattutto
con una diagnosi tardiva. Lo studio sottolinea la presenza di
un disagio evolutivo nei dislessici che si correla con fattori
ambientali sfavorevoli.
Bibliografia
Bleiberg E. Borderline disorders in children and adolescents: the
concept, the diagnosis, and the controversies. Bull Menninger
Clin 1994;58:169-96.
42. Disturbo di Panico e vertigine: il ruolo
del sistema dell’equilibrio
D. Caldirola, F.L. Lopes * , V. Zampieri, L. Bellodi,
G. Perna
Centro per i Disturbi d’Ansia, Università “Vita-Salute San
Raffaele Turro”, Milano; * Laboratorio di Panico & Respirazione,
Università Federale, Rio de Janeiro
Il sintomo vertigine è spesso riportato dai pazienti affetti Disturbo
di Panico (DP) e può essere fonte di compromissione
funzionale. Lo scopo dello studio era quello di indagare
se la presenza della vertigine tra gli attacchi di panico potesse
essere legata ad un malfunzionamento del sistema dell’equilibrio.
Pertanto, abbiamo comparato la funzionalità
del sistema dell’equilibrio, misurata attraverso la stabilometria
statica (prove a occhi aperti, occhi chiusi, capo retroflesso),
in 14 pazienti con DP che presentavano sintomi ver-
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