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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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32. Assessment neuropsicologico in pazienti<br />

con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> PTSD: in quale misura<br />

l’evento traumatico può influenzare<br />

sulle funzioni cognitive ed esecutive<br />

G. Bonelli, I. Ferretti, T. Kotsokosta, L. Cerfeda, P. Castrogiovanni<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Sez. <strong>Psichiatria</strong>, Università<br />

<strong>di</strong> Siena<br />

Introduzione/scopo: scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è valutare le<br />

funzioni cognitive in pazienti con PTSD.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: abbiamo preso in considerazione 25<br />

pazienti con PTSD, <strong>di</strong> età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 47 ± ds 14,97 e <strong>di</strong> scolarità<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 11,32 ± ds 3,65 a cui abbiamo somministrato<br />

dei test neuropsicologici. Abbiamo fatto prima un’analisi<br />

sulla totalità del campione e poi su tre gruppi in base ai parametri<br />

“età, sesso, scolarità”.<br />

Risultati: l’analisi effettuata sia sulla totalità del campione<br />

sia nei tre gruppi evidenzia un quadro <strong>di</strong> normalità o <strong>di</strong> lieve<br />

compromissione per la maggior parte delle funzioni cognitive;<br />

i fattori che incidono maggiormente sono l’età e la<br />

scolarità. L’analisi quantitativa e qualitativa delle funzioni<br />

esecutive nei tre gruppi mostra un quadro <strong>di</strong> compromissione<br />

nelle prove in copia e a memoria; il fattore che incide<br />

maggiormente e il sesso.<br />

Discussione: i lievi deficit attentivi e mnesici in soggetti con<br />

PTSD potrebbero essere spiegati per la presenza <strong>di</strong> pensieri<br />

intrusivi o per turbe dell’umore relative all’evento. La compromissione<br />

delle funzioni esecutive, comune nei tre gruppi<br />

nelle prove in copia e a memoria, sarebbe in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> problemi<br />

percettivo-mnestici e organizzativi in questi pazienti.<br />

Conclusione: la neuropsicologia può essere uno strumento<br />

importante nella valutazione <strong>di</strong> pazienti con PTSD, specie<br />

per quel che riguarda le capacità logico-astrattive e le funzioni<br />

esecutive.<br />

Bibliografia<br />

1 Brewin CR, Smart L. Working memory capacity and suppresion<br />

of intrusive thoughts. J Behav Ther Exp Psychiatry 2005;36:61-8.<br />

2 Twamley EW, Hami S, Stein MB. Neuropsychological function<br />

in college students with and without posttraumatic stress <strong>di</strong>sorder.<br />

Psychiatry Res 2004;126:265-74.<br />

33. Gruppi familiari sistemici: un modello<br />

<strong>di</strong> trattamento attuato presso un CRT<br />

M. Bonfiglio, C. Bressi, P. Frongia, I. Iandoli, M. Porcellana,<br />

G. Invernizzi<br />

Clinica Psichiatrica Università <strong>di</strong> Milano, Fondazione<br />

IRCCS, Ospedale Maggiore Policlinico, “Mangiagalli e<br />

Regina Elena”, Milano<br />

Obiettivi: descrivere un intervento <strong>di</strong> tipo Sistemico su<br />

gruppi <strong>di</strong> familiari attuato presso il Centro Residenziale Terapeutico-Riabilitativo<br />

(CRT) afferente alla nostra Unità<br />

Operativa <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>.<br />

Meto<strong>di</strong>: sono stati inclusi nell’intervento familiari <strong>di</strong> pazienti<br />

con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>: schizofrenia, <strong>di</strong>sturbi dello spettro<br />

schizofrenico e <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> personalità, residenziali o semiresidenziali<br />

presso il CRT. Il gruppo risulta interattivo, aper-<br />

241<br />

POSTER<br />

to e formato da un numero variabile <strong>di</strong> 15-30 familiari. Gli<br />

incontri, a cadenza mensile, sono condotti da una psicologa<br />

<strong>di</strong> formazione sistemica, uno psichiatra e <strong>di</strong>verse figure specialistiche<br />

(l’assistente sociale, il me<strong>di</strong>co legale ecc.). Le sedute<br />

si articolano in una prima parte informativa che riguarda:<br />

la patologia del congiunto malato, gli aspetti farmacologici<br />

e legali, il riconoscimento dei sintomi prodromici, la<br />

gestione <strong>della</strong> crisi. È prevista inoltre una seconda parte de<strong>di</strong>cata<br />

alla <strong>di</strong>scussione e alle ipotesi. L’intervento si <strong>di</strong>fferenzia<br />

dai consueti trattamenti psicoeducativi per l’utilizzo<br />

delle meto<strong>di</strong>che car<strong>di</strong>ne <strong>della</strong> Terapia Sistemica: ipotizzazione,<br />

circolarità e neutralità. Gli stessi familiari imparano a<br />

formulare delle ipotesi e a trovare delle soluzioni, connotando<br />

il percorso effettuato in un’ottica circolare.<br />

Risultati: l’intervento ha fornito ai familiari maggiori strumenti<br />

per il riconoscimento e la gestione <strong>della</strong> crisi. Ha contribuito<br />

a migliorare la collaborazione tra gli operatori del<br />

CRT e i familiari, spesso squalificanti e critici nei confronti<br />

dell’istituzione.<br />

Conclusioni: il prossimo obiettivo sarà trasformare il gruppo<br />

condotto da terapeuti in un gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto gestito<br />

dai soli familiari.<br />

Bibliografia<br />

Gurman AS, Kniskern DP, a cura <strong>di</strong>. Manuale <strong>di</strong> terapia <strong>della</strong> famiglia.<br />

Bollati Boringhieri.<br />

Bressi C, Lo Baido R, Manenti S, Frongia P, Guidotti B, Maggi L,<br />

et al. Efficacia clinica <strong>della</strong> Terapia Familiare Sistemica nella<br />

schizofrenia: uno stu<strong>di</strong>o prospettico longitu<strong>di</strong>nale. Rivista <strong>di</strong><br />

<strong>Psichiatria</strong> 2004;39:189-97.<br />

34. La <strong>di</strong>mensione del burn out<br />

negli specializzan<strong>di</strong> <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e chirurgia<br />

L. Boschetti, E. Bertolini, L. Grassi<br />

Università <strong>di</strong> Ferrara, Dipartimento Discipline Me<strong>di</strong>co-<br />

Chirurgiche <strong>della</strong> Comunicazione e del Comportamento,<br />

Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong><br />

Scopi: valutazione <strong>della</strong> sindrome del burn out nell’iter formativo<br />

degli specializzan<strong>di</strong>; classificazione del loro orientamento<br />

terapeutico in senso psicosociale o biome<strong>di</strong>cale.<br />

Soggetti: 136 me<strong>di</strong>ci specializzan<strong>di</strong> dell’Università <strong>di</strong> Ferrara<br />

all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Arcispedale<br />

“S. Anna”.<br />

Meto<strong>di</strong>: Maslach Burn out Inventory (MBI); General<br />

Health Questionnaire (GHQ-12), Type-D Inventory (DS-<br />

14), Psychosocial Belief Scale (PBS).<br />

Risultati: sud<strong>di</strong>visione campione: 47,1% dell’Area Me<strong>di</strong>ca<br />

(AM); 51,5% dell’Area Chirurgica (AC). AC correlata con<br />

personalità tipo-D.<br />

AM e AC hanno uguale considerazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

psicosociale delle malattie.<br />

MBI: 18,8% elevato Esaurimento Emotivo, 26,6% elevata<br />

Depersonalizzazione, 43,8% scarsa Realizzazione Personale.<br />

GHQ-12: 21,7% sono risultati “probabili casi psichiatrici”.<br />

DS-14: la prevalenza <strong>della</strong> personalità tipo-D è del 32,8%,<br />

Inibizione Sociale 44,5%, Affettività Negativa 47,7%.<br />

PBS: è correlato con Depersonalizzazione e scarsa Realizzazione<br />

Personale; non correlato con: esaurimento emotivo,<br />

età, sesso, appartenenza a AM o AC.

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