XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

una batteria di test neuropsicologici per le funzioni esecutive,
di memoria, visuo-percettive, l’apprendimento e l’attenzione
e le seguenti scale cliniche: Structured Clinical Interview
for DSM-IV criteria (SCID-IV; Spitzer, Williams, Gibbon,
& First, 1992), Hamilton Depression Rating Scale
(HDRS; Hamilton, 1967), Beck Depression Inventory (BDI;
Beck et al., 1961), Beck Hopelessness Inventory (BHI; Beck
et al., 1974), Suicide Intent Scale (SIS; Beck et al., 1974),
Scale for Suicide Ideation (SSI; Beck et al., 1979).
I soggetti con tentativi di suicidio avevano un punteggio della
Beck Depression Inventory più alto dei depressi senza tentativi
di suicidio e mostravano deficit esecutivi rispetto ai controlli
e deficit visuocostruttivi rispetto ai depressi senza tentativi
di suicidio. C’erano correlazioni significative tra funzioni
esecutive e la letalità del tentativo più recente, con la massima
letalità dei tentativi eseguiti e con l’intento di suicidio.
Funzioni cognitive legate all’attività della corteccia prefrontale
ventrale sembrano implicate nel controllo della messa
in atto di tentativi di suicidio, e correlate alla loro letalità ed
alla gravità dell’intento autolesivo.
Bibliografia
Arango V, Underwood MD, Gubbi AV, Mann JJ. Localized alteration
in pre- and post-synaptic serotonin binding sites in the
ventrolateral prefrontal cortex of suicide victims. Brain RES
1995;8:185-201.
Keilp JK, Sackeim HA, Brodsky BS, et al. Neuropsychological dysfunction
in depressed suicide attempters. Am J Psychiatry
2001;158:735-41.
Pollock LR, Williams JM. Problem solving and suicidal behaviour.
Suicide Life Threat Behav 1998;28:375-87.
28. Analisi per sottonuclei della densità del
Trasportatore della Serotonina nel Nucleo
Dorsale del Rafe di soggetti Schizofrenici
confrontati con soggetti affetti da Disturbo
Bipolare, Depressione, e Controlli
M. Boldrini, A. Martini, R. Bovani, A. Giromella,
M. Rossi, V. Arango * , M.D. Underwood * , G.F. Placidi,
J.J. Mann *
Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Università
di Firenze, Firenze, Italia; * Department of Neuroscience-Psychiatry,
NYSPD-Columbia University, New York
Alterazioni della densità del trasportatore della serotonina
(SERT) al livello del nucleo dorsale del rafe (DRN) sono
descritte in vittime di suicidio ed in soggetti affetti da depressione.
Il suicidio è un fenomeno trans-nosografico, ma
la maggior parte dei soggetti deceduti per suicidio studiati
erano depressi in vita.
Obiettivo di questo studio era determinare se le alterazioni
del SERT osservate potessero dipendere dalla diagnosi di
Asse I.
È stata eseguita l’immunoautoradiografia per la proteina del
SERT sul DRN di 15 soggetti con schizofrenia (4 suicidi),
15 con disturbo bipolare (9 suicidi), 15 con depressione (7
suicidi) e 15 controlli (provenienti dalla Stanley Foundation
Neuropathology Consortium).
I soggetti con Schizofrenia mostravano una riduzione
(87,88 ± 17,03 mcurie/g) della densità del SERT nel DRN
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POSTER
rispetto ai soggetti con disturbo bipolare (121,60 ± 18,05
mcurie/g), depressione (103,36 ± 19,93 mcurie/g) ed ai controlli
(106,65 ± 16,31 mcurie/g) (df = 3, F = 5,087, p =
0,002). Non c’erano differenze di densità del SERT nel
DRN tra suicidi e non, indipendentemente dalla diagnosi, in
accordo con la letteratura (Arango, 2001). È stata eseguita
anche un’analisi per sottonuclei considerando i sottonuclei
dorsale (DRd), ventrale (DRv), ventrolaterale (DRvl), interfasciculare
(DRif) e caudale (DRc) del DRN, in quanto altri
Autori hanno sottolineato l’importanza della possibile differenziazione
delle alterazioni osservate a livello dei diversi
sottonuclei del DRN (Stockmeier, 1998) anche a causa delle
proiezioni a diverse regioni corticali da parte delle varie
regioni del DRN (Boldrini, 2005). Nessuno studio precedente
ha analizzato la densità del SERT nel DRN nella Schizofrenia.
Supported by American Foundation for Suicide Prevention
(AFSP) Research Grant.
Bibliografia
Arango V, Underwood MD, Boldrini M, Tamir H, Kassir SA, Hsiung
S, et al. Serotonin 1A receptors, serotonin transporter binding
and serotonin transporter mRNA expression in the brainstem
of depressed suicide victims. Neuropsychopharmacology
2001;25:892-903.
Craig A, Stockmeier LA, Shapiro GE, Dilley TN, Friedman KL,
Rajkowska G. Increase in Serotonin-1A Autoreceptors in the
Midbrain of Suicide Victims with Major Depression Postmortem
Evidence for Decreased Serotonin Activity. J Neurosci
1998;18:7394-401.
Boldrini M, Underwood MD, Mann JJ, Arango V. More tryptophan
hydroxylase in the brainstem dorsal raphe nucleus in depressed
suicides. Brain Res 2005;1041:19-28.
29. Studio sulla dipendenza da sostanze
nell’anziano
S. Bomarsi, C. Fizzotti, E. Zanelli, A. Berti
Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica,
Sezione Psichiatria, Università di Genova
I disturbi correlati all’uso di sostanze rappresentano una delle
patologie sommerse della terza età.
La nostra indagine ha avuto come oggetto di studio i pazienti
di età superiore ai 64 anni ricoverati presso i reparti
psichiatrici dell’Azienda Ospedaliera San Martino di Genova
dal 1 ottobre 1998 al 31 agosto 2005.
Su un totale di 8.830 ricoveri, il 13,3% (799 pazienti) sono
stati a carico di soggetti di età maggiore di 64 anni. Sono
quindi stati selezionati i pazienti la cui diagnosi all’ingresso
e/o alla dimissione fosse rappresentata da un Disturbo Correlato
a Sostanze (dipendenza o abuso, DSM-IV-TR), sia
che questi quadri costituissero l’unico disturbo psichico evidenziato
sia in comorbidità con altre psicopatologie.
Di ciascuno di questi pazienti sono state valutate le variabili
demografiche (sesso, età), durata del ricovero ed alcuni
parametri clinici (sostanza oggetto di dipendenza o di abuso,
comorbidità con altri quadri psicopatologici ed il trattamento
impiegato).
Tra i 799 pazienti del campione di partenza (34,6% uomini,
65,4% donne), il 12,5% (100 pazienti) hanno presentato una
diagnosi di Disturbo Correlato a Sostanze (46 uomini e 54