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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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tre si è avuto un aumento dell’insicurezza sociale. Da questi<br />

risultati si può dedurre che, dopo un anno <strong>di</strong> trattamento,<br />

benché ci sia stato un miglioramento, questo riguarda principalmente<br />

quegli aspetti <strong>della</strong> patologia che vengono affrontati<br />

nella fase uno del nostro protocollo <strong>di</strong> trattamento,<br />

il cambiamento del rapporto con il cibo e con il corpo. Conclusioni.<br />

Quin<strong>di</strong> se da un lato si rileva un miglioramento del<br />

comportamento alimentare e dell’accettazione dell’immagine<br />

corporea, occorre un tempo maggiore per ottenere dei<br />

cambiamenti più ra<strong>di</strong>cali riguardo i problemi psicologici in<strong>di</strong>viduali<br />

e relazionali dei pazienti.<br />

25. Il con<strong>di</strong>zionamento pavloviano<br />

nel <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> panico<br />

S. Biffi, E. Favaron, E. Galimberti, L. Bello<strong>di</strong>, G. Perna<br />

Centro per i Disturbi d’Ansia, Università Vita-Salute, San<br />

Raffaele Turro, Milano<br />

Non è ancora chiaro se l’attacco <strong>di</strong> panico sia semplicemente<br />

una crisi <strong>di</strong> paura o un fenomeno qualitativamente <strong>di</strong>stinto.<br />

Il con<strong>di</strong>zionamento classico con stimolazione aversiva è<br />

uno degli in<strong>di</strong>catori più frequentemente utilizzati nella valutazione<br />

<strong>della</strong> funzionalità del sistema <strong>della</strong> paura. Con lo<br />

scopo <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il ruolo del con<strong>di</strong>zionamento nel Disturbo<br />

<strong>di</strong> Panico (DP) abbiamo testato 46 soggetti sani e 60<br />

pazienti con DP con una procedura <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento, sviluppata<br />

secondo le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> Damasio e Bechara<br />

(1995), che prevede l’associazione tra un colore neutro, come<br />

stimolo con<strong>di</strong>zionato, ed uno stimolo acustico aversivo<br />

(suono puro a 100 dB, 250 Hz), come stimolo incon<strong>di</strong>zionato.<br />

Come misura psicofisiologica <strong>della</strong> reattività emotiva<br />

abbiamo utilizzato la conduttanza cutanea (SCR). I soggetti<br />

sani hanno mostrato un atteso profilo del processo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento.<br />

La magnitudo dell’SCR era significativamente<br />

maggiore nella fase <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento rispetto alla fase <strong>di</strong><br />

abituazione (Z = -5,39, p < ,01), decresceva significativamente<br />

nella fase <strong>di</strong> estinzione precoce (Z = 3, p < ,003) e <strong>di</strong>minuiva<br />

ulteriormente nell’estinzione tar<strong>di</strong>va (Z = 4, p<<br />

,01). Rispetto ai controlli, i pazienti hanno mostrato una minore<br />

capacità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionarsi allo stimolo aversivo (rispettivamente<br />

0,24 ± 0,47 S/sec; 0,43 ± 0,62 S/sec; Z = -2,37, p<br />

< ,02). Questi risultati suggeriscono che la reattività dei soggetti<br />

con panico ad uno stimolo aversivo sia ridotta, essendo<br />

quin<strong>di</strong> in contrasto con l’ipotesi <strong>di</strong> un sistema <strong>della</strong> paura<br />

ipersensibile nel DP.<br />

26. Titolazione rapida <strong>di</strong> quetiapina vs.<br />

titolazione convenzionale: Stu<strong>di</strong>o<br />

multicentrico, randomizzato, in aperto, a<br />

gruppi paralleli in pazienti con schizofrenia<br />

o <strong>di</strong>sturbo schizoaffettivo<br />

G. Boi<strong>di</strong>, M. Ferro<br />

SPDC Ospedale “Padre Micone”, Sestri Ponente<br />

POSTER<br />

Introduzione: una titolazione rapida <strong>di</strong> quetiapina che permette<br />

<strong>di</strong> raggiungere velocemente la dose ottimale, senza<br />

aumento degli effetti collaterali, risponderebbe meglio alle<br />

esigenze cliniche, in cui l’obiettivo prioritario del trattamento<br />

è solitamente il controllo e la rapida remissione <strong>della</strong><br />

sintomatologia acuta. Nello stu<strong>di</strong>o si è valutata la sicurezza<br />

e la tollerabilità (numero <strong>di</strong> pz. con > 1 <strong>di</strong> eventi avversi–sonnolenza,<br />

capogiri ed ipotensione ortostatica – alla<br />

fine <strong>della</strong> 1 settimana <strong>di</strong> trattamento), <strong>di</strong> una titolazione rapida<br />

<strong>di</strong> quetiapina, vs. titolazione convenzionale.<br />

Metodologia: stu<strong>di</strong>o multicentrico, randomizzato, a gruppi<br />

paralleli, in aperto; pazienti con schizofrenia o <strong>di</strong>sturbo<br />

schizoaffettivo, in regime <strong>di</strong> ricovero per almeno 7 giorni,<br />

CGI 4, sono stati randomizzati, in rapporto 1:1, nel gruppo<br />

A (titolazione convenzionale) o nel gruppo B (titolazione rapida<br />

200,400, 600, 800 mg/<strong>di</strong>e dal 1 al 4 giorno).<br />

Risultati: sono stati arruolati allo stu<strong>di</strong>o 269 pz. con <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> schizofrenia (51%) o <strong>di</strong>sturbo schizoaffettivo<br />

(49%); alla fine <strong>della</strong> 1° settimana, la % <strong>di</strong> pz che hanno riportato<br />

> 1 eventi avversi è stata statisticamente sovrapponibile,<br />

9,4% nel gruppo B e 5,4% nel gruppo A. La percentuale<br />

<strong>di</strong> drop out x eventi avversi è stata > nel gruppo A vs.<br />

gruppo B (3,8% e 2,1%).<br />

Conclusioni: i risultati in<strong>di</strong>cano che la titolazione rapida vs.<br />

convenzionale <strong>di</strong> quetiapina è tollerata, sicura senza aumento<br />

degli effetti collaterali.<br />

Bibliografia<br />

Smith M, et al. Optimal titration for quetiapina: Pilot trial. NC-<br />

DEU June 2002.<br />

27. Un modello pre<strong>di</strong>ttivo<br />

del comportamento suicidario in soggetti<br />

depressi: fattori cognitive e psicopatologici<br />

M. Boldrini, R. Bovania, A. Martini, E.A. Cavalieri,<br />

M. Rossi, G.F. Placi<strong>di</strong>, J.J. Mann *<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Università<br />

<strong>di</strong> Firenze, Firenze; * Department of Neuroscience-<br />

Psychiatry, NYSPD-Columbia University, New York<br />

Pazienti depressi mostrano ai test neuropsicologici deficit <strong>di</strong><br />

memoria (Austin et al., 2001) ed esecutivi (Beats et al.,<br />

1996; Elliot et al., 1996; Purcell et al., 1997; Murphy et al.,<br />

1999; Austin et al., 1999; Landro et al., 2001). Meno è noto<br />

riguardo i deficit cognitivi correlati ai comportamenti autolesivi.<br />

Pazienti che mettono in atto tentativi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o sembrano<br />

avere una modalità <strong>di</strong> pensiero rigida ed alterate funzioni<br />

esecutive (Pollock, 1998; Shotte et al., 1987 and 1990;<br />

Keilp et al., 2001). Alcuni dei deficit descritti sono però comuni<br />

sia al suici<strong>di</strong>o che alla depressione. Stu<strong>di</strong> post-mortem<br />

hanno descritto alterazioni del sistema serotoninergico localizzate<br />

alla corteccia prefrontale ventrale nel suici<strong>di</strong>o e <strong>di</strong>ffuse<br />

a tutta la corteccia prefrontale nella depressione (Arango<br />

et al., 1995). Le scale cliniche hanno una capacità parziale<br />

<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>re il comportamento suicidario in pazienti depressi<br />

(Mann, 2003). Abbiamo cercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare deficit<br />

cognitivi specifici in soggetti che mettono in atto un comportamento<br />

suicidario e <strong>di</strong> associarli a variabili psicopatologiche.<br />

Abbiamo stu<strong>di</strong>ato 73 soggetti: 53 pazienti depressi, con <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> Depressione Maggiore (EDM) (N = 22) Disturbo<br />

Bipolare I (BIP-I) (N = 18) o Bipolare II (BIP-II) (N = 13),<br />

<strong>di</strong> cui 27 con storia <strong>di</strong> tentativi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o, e 20 controlli con<br />

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