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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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morbi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> asse I e II sono stati <strong>di</strong>agnosticati attraverso<br />

somministrazione <strong>di</strong> SCID I e SCID II.<br />

Risultati: il 71,2 e l’82,7% del campione presenta rispettivamente<br />

una comorbi<strong>di</strong>tà attuale e lifetime con altri <strong>di</strong>sturbi<br />

<strong>di</strong> asse I; non emergono <strong>di</strong>fferenze significative tra i pazienti<br />

con e senza attacchi <strong>di</strong> panico notturno. Confrontando<br />

la comorbi<strong>di</strong>tà per singolo <strong>di</strong>sturbo non si riscontrano<br />

<strong>di</strong>fferenze significative tra i due gruppi ad eccezione <strong>di</strong> una<br />

maggior prevalenza longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> anoressia nervosa nel<br />

NP (6,5% nel NP vs. 0% nel panico <strong>di</strong>urno, p = 0,007). Il<br />

51,6% del campione presenta un <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> personalità in<br />

comorbi<strong>di</strong>tà, con frequenze sovrapponibili nei pazienti con<br />

attacchi <strong>di</strong> panico notturno e in quelli con attacchi <strong>di</strong> panico<br />

esclusivamente <strong>di</strong>urni.<br />

Conclusioni: i risultati del nostro stu<strong>di</strong>o non supportano l’ipotesi<br />

secondo cui il NP sarebbe una variante più grave <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> panico dal momento che le comorbi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> asse I<br />

e <strong>di</strong> asse II sono sovrapponibili nei pazienti con e senza attacchi<br />

<strong>di</strong> panico notturno.<br />

Bibliografia<br />

Craske MG, Lang A, Mystkowski J, et al. Does nocturnal panic<br />

represent a more severe form of panic <strong>di</strong>sorder? J Nerv Ment<br />

Dis 2002;190:611-8.<br />

Labbate L, Pollack M, Otto M, et al. Sleep panic attacks: an association<br />

with childhood anxiety and adult psychopathology. Biol<br />

Psychiatry 1994;36:57-60.<br />

22. La depressione sottosoglia in Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale: uno stu<strong>di</strong>o epidemiologico<br />

nazionale<br />

S. Bernar<strong>di</strong>ni, M. Menchetti, D. Berar<strong>di</strong><br />

Istituto <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> “P. Ottonello”, Università <strong>di</strong> Bologna<br />

Introduzione: in letteratura emerge che la depressione sottosoglia<br />

(DS) è uno tra i <strong>di</strong>sturbi psichiatrici più frequenti in<br />

Me<strong>di</strong>cina Generale, caratterizzata da sofferenza soggettiva e<br />

<strong>di</strong>sabilità significative.<br />

Metodo: uno stu<strong>di</strong>o epidemiologico sulla DS è stato condotto<br />

su 1.896 pazienti <strong>della</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale <strong>di</strong>stribuiti in tutte<br />

le regioni italiane, con un adeguato bilanciamento tra aree<br />

rurali e urbane. I pazienti sono stati valutati me<strong>di</strong>ante la WHO<br />

ICD-10 Checklist per la depressione. La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DS era<br />

posta in base alla presenza <strong>di</strong> almeno 2 sintomi depressivi, <strong>di</strong><br />

cui almeno uno doveva essere umore depresso, anedonia o riduzione<br />

delle energie, <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> 2 settimane e la non sod<strong>di</strong>sfazione<br />

dei criteri per l’episo<strong>di</strong>o depressivo.<br />

Risultati: la DS è una patologia molto <strong>di</strong>ffusa in Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale e non inferiore, in termini <strong>di</strong> prevalenza, alla depressione<br />

maggiore (DM). La prevalenza <strong>della</strong> DS è del<br />

7,1% complessivamente, mentre quella <strong>della</strong> DM è<br />

dell’8,4%. La prevalenza tende progressivamente all’aumento<br />

da Nord a Sud con valore quasi raddoppiato al Sud rispetto<br />

al Nord (8,7% vs. 4,7%). Diversamente la prevalenza<br />

<strong>della</strong> DM è simile nelle aree considerate.<br />

Conclusioni: la DS è una patologia frequente in Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale e degna <strong>di</strong> attenzione clinica. Una possibile ipotesi<br />

è che la <strong>di</strong>fferente prevalenza nelle aree geografiche considerate<br />

potrebbe essere almeno in parte determinata dalla<br />

<strong>di</strong>somogeneità tra aspetti sociali ed economici presenti nel<br />

nostro paese.<br />

237<br />

POSTER<br />

23. Differenze <strong>di</strong> genere nei singoli item<br />

dello SCI-MOODS in 102 pazienti bipolari<br />

e in 114 controlli<br />

L. Bevilacqua, M. Carlini, P. Rucci, M. Catena, F. Golia,<br />

E. Cerrai, L. Novelli, A. Bal<strong>di</strong>ni, L. Dell’Osso<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Farmacologia, Neurobiologia<br />

e Biotecnologie, Università <strong>di</strong> Pisa<br />

La sintomatologia lifetime dello spettro dell’umore si indaga<br />

me<strong>di</strong>ante l’“Intervista Clinica Strutturata per lo Spettro<br />

dell’Umore” (SCI-MOODS), costituita da 140 item e sud<strong>di</strong>visa<br />

in 7 domini: umore, funzioni cognitive ed energia sia<br />

depressivi che maniacali, ritmicità e funzioni vegetative. Lo<br />

scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> valutare le <strong>di</strong>fferenze nello spettro<br />

dell’umore in rapporto al genere.<br />

Sono stati intervistati con lo SCI-MOODS 102 pazienti bipolari<br />

in remissione e 114 soggetti <strong>di</strong> controllo.<br />

Nei bipolari si sono osservate <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere significative<br />

in 8 item depressivi (<strong>di</strong> cui 7 a favore delle donne) e<br />

8 item maniacali (<strong>di</strong> cui 3 a favore dei maschi). Nei controlli<br />

sono state trovate <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere significative in 20<br />

item depressivi e tutte maggiori nelle donne e in 7 item maniacali<br />

<strong>di</strong> cui 3 maggiori negli uomini.<br />

Nei bipolari le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere riguardano soprattutto le<br />

donne ma non sono numerose, per cui la sintomatologia risulta<br />

sovrapponibile nei due sessi. Nei controlli le <strong>di</strong>fferenze<br />

<strong>di</strong> genere invece sono importanti e numerose in entrambe<br />

le componenti depressiva e maniacale e sempre a favore<br />

delle donne. Si può ipotizzare quin<strong>di</strong> che la patologia potrebbe<br />

ridurre l’impatto del genere sul quadro sintomatologico.<br />

24. Follow-up ad un anno del trattamento<br />

in day hospital dei DCA<br />

G. Bianchi, C. Loriedo, E. Costa, L. Lorenzi<br />

Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Policlinico “Umberto I”<br />

In questo stu<strong>di</strong>o abbiamo compiuto un follow-up ad un anno<br />

<strong>di</strong> un campione <strong>di</strong> pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo del<br />

comportamento alimentare trattati in Day hospital. Lo scopo<br />

dello stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> verificare l’efficacia del protocollo<br />

<strong>di</strong> trattamento utilizzato in day hospital e <strong>di</strong> valutare la<br />

presenza <strong>di</strong> eventuali patologie residue. Venticinque dei pazienti<br />

in cura nel Day hospital hanno accettato <strong>di</strong> partecipare<br />

allo stu<strong>di</strong>o compilando i test EDI-2 ed EDI Syntom<br />

Checklist all’inizio del trattamento e dopo un anno. Il protocollo<br />

<strong>di</strong> trattamento applicato in Day hospital prevedeva la<br />

frequenza <strong>della</strong> struttura da 2 a 4 giorni alla settimana. Vengono<br />

eseguite terapie in<strong>di</strong>viduali, <strong>di</strong> gruppo e terapie farmacologiche<br />

a seconda dell’esigenza del singolo paziente. Il<br />

miglioramento <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> essi viene valutato con l’osservazione<br />

<strong>della</strong> stabilizzazione del peso, del comportamento<br />

alimentare e con la riduzione del punteggio degli Items<br />

dell’EDI-2 al tempo uno rispetto al tempo 0. Dal confronto<br />

dei dati ottenuti nel campione in esame dopo un anno <strong>di</strong> trattamento,<br />

benché ci sia stata una riduzione <strong>di</strong> tutti gli Items<br />

dell’EDI-2, si è avuta una riduzione statisticamente significativa<br />

solo <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> essi. Questi Items sono: l’impulso alla<br />

magrezza, la bulimia, l’insod<strong>di</strong>sfazione per il corpo, men-

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