XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Bibliografia
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Asioli F. Le emergenze in Psichiatria. Roma: Il Pensiero Scientifico
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Benedetti MM, Cossetta E, Ferro AM, Giusto R, Lugaro S, Manzotti
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di Medicina Generale a Savona. Roma: C.I.C. Ed. Internazionali
2003.
Berardi D. Il Servizio di Consulenza Psichiatrica con la Medicina
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Tutzer I. Supervision in der Provinz. In Organisationsberatung, Supervision,
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1996/3.
11. Il riconoscimento delle espressioni
facciali nella comprensione dello Spettro
Ossessivo-Compulsivo
C. Baraldi, P. Mosini, C. Zorzi, E. Marocco, L. Bellodi,
P. Cavedini
Istituto Scientifico “San Raffaele”, Dipartimento di Scienze
Neuropsichiche, Università “Vita-Salute San Raffaele”, Facoltà
di Psicologia, Milano, Italia
Introduzione: pazienti affetti da Disturbo Ossessivo-Compulsivo
(DOC) e Anoressia Nervosa (AN), patologie dello
Spettro Ossessivo-Compulsivo, sono caratterizzati da un’alterata
gestione dell’emotività; il presente studio è volto ad
analizzare i meccanismi di processazione emotiva per comprendere
se tali patologie condividano comuni carenze nel
riconoscimento emozionale.
Metodologia: lo studio è stato condotto su una coorte di 45
soggetti (14 DOC, 16 AN, 15 controlli sani, CTR). Come
stimoli, sono state presentate fotografie di espressioni facciali
esprimenti gioia, disgusto, tristezza ed espressioni neutre.
È stata valutata la percentuale di risposte corrette (%
RC) fornite dai soggetti.
Risultati: i DOC hanno presentato un numero significativamente
minore di % RC rispetto ai CTR per il riconoscimento
delle emozioni e delle espressioni neutre; le AN
hanno evidenziato un trend prestazionale in linea con
quello dei CTR, differenziandosi solo nel riconoscimento
del disgusto. I DOC, rispetto alle AN, hanno mostrato prestazioni
inferiori con disgusto, felicità ed espressioni neutre.
Conclusioni: in dissonanza rispetto all’ipotesi dell’esistenza
dello Spettro Ossessivo-Compulsivo, la prestazione di
soggetti con DOC e AN ha evidenziato un differente riconoscimento
emozionale Una deficitaria processazione emotiva
non sembra essere una dimensione che accomuna l’AN
e il DOC.
Bibliografia
Ekman P, Friesen WV. Pictures of Facial Affect. Paul Ekmaned
1976.
Hollander E. Obsessive-Compulsive Related Disorders. Am Psychiatr
Press 1993.
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POSTER
12. Studio di correlazione tra epatopatia
cronica, terapia con IFN e disturbi
psichiatrici
S.V. Barbanti, F. Pigozzi, L. Pingani * , E. Tesini ** , C. Vandelli
** , M. Rigatelli *
Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università di Modena
e Reggio Emilia; * U.O. di Psichiatria, Azienda Sanitaria
Locale Modena; ** Dipartimento di Medicina Interna
(divisione Medicina I), Azienda Ospedaliera Policlinico di
Modena
Nella prospettiva di aumentare la nostra conoscenza della
correlazione tra epatopatia cronica, terapia con IFN e disturbi
psichiatrici, abbiamo elaborato un protocollo di ricerca
con uno studio caso-controllo collaborando, come Servizio
di Consulenza Psichiatrica e Psicosomatica del Policlinico
di Modena, con la divisione Medicina I della medesima
struttura. Il campione consta di una serie continua di circa
100 pazienti visti tra maggio e ottobre 2005 presso il
D.H. del suddetto reparto. Tali pazienti sono tutti affetti da
epatopatia cronica HCV correlata, alcuni dei quali in terapia
antivirale con IFN e ribavirina. La batteria psicometrica
somministrata si compone di SCID-1, SCID-2, MADRS,
SF-36, AUDIT ed R-BANS. Si è provveduto inoltre a ricostruire,
per ogni paziente, un’attenta anamnesi psichiatrica e
psicofarmacologica. Si ipotizza la conferma di una stretta
correlazione tra disturbi affettivi ed ansiosi ed epatopatia,
specialmente in corso di terapia antivirale. Interessanti inoltre
si dimostrano i dati ottenuti circa la prevalenza nel campione
di disturbi di personalità. Il nostro studio evidenzia,
inoltre, l’importanza di una valutazione psichiatrica nei pazienti
affetti da epatopatia cronica, in particolar modo di
quelli candidati a terapia con IFN e ribavirina. Il supporto
fornito, psicofarmacologico e psicoterapico, si dimostra infatti
molto utile nel superamento di una terapia con effetti
collaterali di rilievo come quella antivirale.
13. Riduzione dell’uptake piastrinico della
serotonina in pazienti con disturbi psicotici
S. Baroni, I. Masala, L. Fabbrini, P. Italiani, L. Betti,
G. Giannaccini, D. Marazziti
Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia
e Biotecnologie, Università di Pisa
Introduzione. Precedenti studi hanno evidenziato il coinvolgimento
dl trasportatore della serotonina (5-HT) nella fisiopatologia
dei sintomi psicotici. Con la nostra ricerca ci
siamo quindi proposti di valutare la funzionalità del trasportatore
della 5-HT in piastrine ematiche di soggetti affetti da
disturbi psicotici, rispetto ad un gruppo di soggetti sani di
controllo Al fine di determinare la funzionalità in termini di
parametri cinetici, quali Vmax e Km, il trasportatore è stato
esposto a concentrazioni crescenti di ligando endogeno radiomarcato.
Tale esposizione è stata poi mantenuta per un
tempo necessario al trasportatore per veicolare all’interno
delle cellule il ligando endogeno presente in soluzione.
Metodologia. Abbiamo preso in esame 10 volontari sani
che non possedevano un’anamnesi personale e/o familiare
positiva per disturbi psichiatrici, né assumevano alcun far-