XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Bibliografia
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Comorbidità psichiatrica nella cefalea
da abuso di analgesici. Risultati preliminari
di un trattamento multidisciplinare
L. Di Clemente, M. Altieri, R. Di Giambattista, L. Tarsitani
* , A. Mercurio, E. Tarolla * , G.L. Lenzi, M. Biondi * ,
V. Di Piero
Dipartimento di Scienze Neurologiche, * Dipartimento di
Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, Università di
Roma “La Sapienza”
Introduzione: la cefalea da abuso di farmaci (Medication
Overuse Headache, MOH) è una patologia invalidante, poco
riconosciuta, di difficile gestione clinica, associata ad un’elevata
comorbidità psichiatrica. Scopo dello studio è stato valutare
l’efficacia di un trattamento integrato, farmacologico e
psicoterapico, in un campione di pazienti affetti da MOH.
Metodi: sono stati inclusi consecutivamente i pazienti affetti
da MOH, secondo i criteri dell’International Headache
Society afferiti al Centro Cefalee della Clinica Neurologica
A, senza altre patologie mediche. Il disegno dello studio
prevedeva un videat neurologico con la raccolta di dati clinici
e standardizzati sulla cefalea, un’intervista psichiatrica
e quattro colloqui di valutazione psicodinamica. I pazienti
sono stati trattati con una terapia farmacologia disintossicante
ed a tutti è stato proposto un ciclo di terapia psicodi-
Tab. I.
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BRAINSTORMING IN NEUROPSICHIATRIA
namica breve. Tutti i pazienti sono stati rivalutati dopo 6
mesi.
Risultati: i risultati sono riportati nella tabella 1. Sono stati
reclutati 21 pazienti (1 uomo, 20 donne, età media 46,1 ±
10,1 anni). Tutti presentavano un evidente abuso di analgesici
con impatto della cefalea sulla qualità di vita particolarmente
elevato. È stata rilevata una elevata comorbidità psichiatrica,
principalmente di disturbi d’ansia e depressivi.
Dieci pazienti hanno accettato il trattamento integrato. Al
follow-up, il miglioramento è risultato superiore nei pazienti
sottoposti a trattamento integrato rispetto alla sola terapia
farmacologica.
Conclusioni: questi dati preliminari suggeriscono una maggiore
efficacia dell’approccio integrato rispetto alla sola terapia
farmacologica, particolarmente evidente nell’interruzione
dell’abuso di analgesici. I pazienti con MOH, spesso
resistenti alla farmacoterapia, potrebbero giovarsi di trattamento
psicoterapico breve.
Il ruolo della formazione reticolare
nell’ansia somatica. Dati da un campione
di pazienti psichiatrici
E. Tarolla, L. Tarsitani, F. Galeotti * , A. Truini * , G. Cruccu
* , M. Biondi, P. Pancheri
Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica,
* Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università di
Roma“La Sapienza”
Introduzione: l’ansia somatica, espressa attraverso un insieme
di sintomi autonomici, muscoloscheletrici, gastrointestinali,
cardiovascolari e respiratori, ha un ruolo centrale
nei disturbi d’ansia, e tali sintomi sono un frequente motivo
di richieste assistenziali nella primary care.
È verosimile che alcune strutture troncoencefaliche, dotate
di un ruolo importante nel controllo della frequenza cardiaca
e respiratoria, del tono muscolare e dell’attivazione del
sistema nervoso autonomo possano essere implicate nella
patogenesi della sintomatologia somatica dell’ansia. Questa
Trattamento integrato (n = 10) Trattamento farmacologico (n = 11)
Baseline Post-trattamento Variazione Baseline Post-trattamento Variazione
dal dal
baseline baseline
Giorni di 30 ± 0 15,3 ± 12,2 48,8% 27,5 ± 6,1 18,7 ± 10,9 32,1%
cefalea/mese
Farmaci 72,7 ± 28,5 8,3 ± 9,4 86,9% 59,3 ± 23,4 19,2 ± 10,5 * 67,6%
assunti/mese
HIT-6 70,5 ± 3,7 63,2 ± 6,2 10,5% 67,2 ± 6,7 62,2 ±4,32 7,4%
Pattern 0 66% 0 33%
episodico
* p = 0,04. Nella valutazione post-trattamento: trattamento integrato vs. trattamento farmacologico