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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

rità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento esecuzione e pratica rivelano una significativa<br />

finalità terapeutica. Le aree che andranno ad essere<br />

sollecitate e coinvolte sono la sfera corporea (relativamente<br />

allo schema motorio, all’educazione respiratoria, al<br />

passaggio dalla percezione all’azione, alla gestualità), la<br />

sfera cognitiva (relativa alle abilità mentali all’appren<strong>di</strong>mento<br />

delle nozioni <strong>di</strong> base, alla focalizzazione dell’attenzione<br />

e <strong>della</strong> concentrazione, alla spazialità e temporalità) e<br />

la sfera emotiva relazionale (connessa agli aspetti motivazionali,<br />

<strong>di</strong> identità personale e sociale, al senso del limite,<br />

alla canalizzazione dell’aggressività e, soprattutto alla socializzazione).<br />

MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi<br />

S. Gurerra Lisi<br />

Università <strong>di</strong> Roma Tre<br />

La “Globalità dei Linguaggi”: la “Globalità dei Linguaggi”<br />

è una <strong>di</strong>sciplina dell’espressione e <strong>della</strong> comunicazione,<br />

a carattere teorico-pratico, con finalità <strong>di</strong> ricerca, formazione,<br />

terapia, ideata da Stefania Guerra Lisi a partire dal 1970<br />

e presentata dall’autrice in una ormai lunga serie <strong>di</strong> libri. Il<br />

principio sul quale si fonda è la corporeità, intesa come elemento<br />

unificante <strong>di</strong> tutte le possibilità espressive, risultanti<br />

dall’osservazione delle relazioni tra le sfere psicomotoria,<br />

psico-organica, senso-percettiva, emotivo-affettiva, comunicativo-relazionale.<br />

Centrale è la teoria dell’emo-tono-fonosimbolismo;<br />

l’emozione profonda del tono vitale si manifesta<br />

nella sinestesia, ra<strong>di</strong>ce e ragione delle trasduzioni<br />

espressive tra le arti e i linguaggi, dai non verbali al verbale,<br />

ai <strong>di</strong>gitali, al virtuale. Un altro nucleo teorico importante<br />

è l’empatia cosmica, che fonda la costante ricerca <strong>della</strong><br />

“struttura che connette” attraverso le morfogenesi dell’energia<br />

vitale.<br />

Si può così rendere le persone consapevoli del processo antropologico<br />

evolutivo, strettamente connesso allo sviluppo<br />

<strong>della</strong> comunicazione attraverso tutti linguaggi.<br />

Questo taglio inter<strong>di</strong>sciplinare permette <strong>di</strong> ritrovare nelle inconsce<br />

memorie del Corpo la ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> archetipi e simboli<br />

universali che accomunano, senza <strong>di</strong>sconoscerle, le <strong>di</strong>fferenze<br />

etniche e culturali, nonché quelle derivanti da han<strong>di</strong>cap<br />

psicofisici e sociali.<br />

MusicArTerapia nella GdL è superamento <strong>della</strong> linea <strong>di</strong><br />

confine fra antropologia <strong>della</strong> musica, ecologia del suono e<br />

tutte le <strong>di</strong>scipline psico-corporee che mettono in gioco la<br />

scarica bioenergetica in spontanee tracce plastico-graficocromatiche,<br />

danzate dal corpo nello spazio e dalla mano nella<br />

materia, evocando costantemente delle sinestesie.<br />

Ambiti <strong>di</strong> applicazione: preparazione al parto – formazione<br />

dei genitori, insegnanti, educatori, tecnici <strong>della</strong> riabilitazione,<br />

psicologi e psicoterapeuti – interventi in Asili Nido,<br />

Scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, Centri sociali e ricreativi,<br />

Servizi Socio-sanitari, Centri anziani e Alzheimer, Centri <strong>di</strong><br />

riabilitazione fino al risveglio dal coma.<br />

La <strong>di</strong>sciplina gode <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamenti presso il Ministero <strong>della</strong><br />

Sanità e il MIUR.<br />

Di essa è attivo dal 2002 un Master all’Università <strong>di</strong> Roma<br />

“Tor Vergata”.<br />

Aspetti etico e me<strong>di</strong>co-legali nella pratica<br />

delle nuove scelte terapeutiche<br />

ed assistenziali<br />

M. Schiavone<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Legale, Università <strong>di</strong> Genova<br />

Vi sono due principi etico-deontologici fondamentali per<br />

regolamentare i trattamenti <strong>della</strong> malattia mentale: 1) l’essenziale<br />

identità <strong>di</strong> buona clinica e buona etica; 2) la tutela<br />

<strong>della</strong> finalità eudemonistica e talvolta edonistica <strong>della</strong><br />

me<strong>di</strong>cina. Ogni forma <strong>di</strong> terapia deve pertanto elevare il<br />

livello <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, privilegiando il benessere e<br />

la <strong>di</strong>gnità del malato rispetto alla remissione <strong>della</strong> sintomatologia.<br />

Tale strategia <strong>di</strong> intervento va inoltre programmata<br />

nell’ottica del tentativo <strong>di</strong> conciliare il più e il meglio<br />

possibile i principi <strong>di</strong> beneficialità e autonomia. Per<br />

quanto concerne le nuove scelte terapeutiche si impone un<br />

monitoraggio costante del parametro rischi-benefici con<br />

particolare attenzione a quegli eventi avversi che deteriorano<br />

la qualità <strong>di</strong> vita, sia nell’ambito <strong>della</strong> farmacoterapia<br />

che <strong>della</strong> psicoterapia, riproponendo talvolta, in casi<br />

particolari, in<strong>di</strong>cazioni e prescrizioni cliniche non recenti,<br />

qualora si rivelino più coerenti ai principi enunciati. Una<br />

specifica cautela ai fini del rispetto dei <strong>di</strong>ritti del malato<br />

va raccomandata durante il ricovero con attenta sorveglianza<br />

<strong>della</strong> durata, evitando gli opposti rischi <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />

precoci o <strong>di</strong> degenze protratte. Va inoltre auspicata<br />

una sempre maggiore e migliore sinergia tra clinica e riabilitazione,<br />

mettendo in atto nella fase riabilitativa tutte le<br />

risorse possibili per il recupero delle competenze personali<br />

e sociali del paziente. Il rispetto delle norme deontologiche<br />

garantisce, oltre che la tutela dei <strong>di</strong>ritti del malato,<br />

anche l’evitamento <strong>di</strong> ricadute sulla responsabilità professionale<br />

dello psichiatra, in<strong>di</strong>pendentemente dal fatto<br />

del ridotto contenzioso rispetto alle altre branche <strong>della</strong><br />

me<strong>di</strong>cina per addebiti <strong>di</strong> negligenza, imprudenza e imperizia.<br />

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