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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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grammi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento tra pari, la ricerca e l’autofinanziamento.<br />

Questo forte impulso trova nella stretta competenza territoriale<br />

del SPDC la sua forza, ma anche il suo vincolo, poiché<br />

lo esclude dalla possibilità <strong>di</strong> offrire prestazioni rivolte a<br />

specifiche situazioni <strong>di</strong> bisogno che non trovano risposta<br />

quali le psicosi puerperali, i minori, le doppie <strong>di</strong>agnosi.<br />

Verranno pertanto affrontate e descritte le possibilità offerte<br />

da uno SPDC generalista, delineando allo stesso tempo gli<br />

scenari organizzativi compatibili con l’attuale assetto che<br />

rendano tuttavia possibile la risposta a bisogni altamente<br />

<strong>di</strong>fferenziati.<br />

Percorsi assistenziali tra personalizzazione<br />

e standard<br />

A. Zoppegno<br />

DSM ASL RM E<br />

La personalizzazione delle cure è da sempre un punto critico<br />

dell’assistenza infermieristica, in passato e in alcune<br />

realtà è stata spesso una questione culturale/teorica più che<br />

applicativa per tante motivazioni fra le quali il basso rapporto<br />

numerico infermiere/paziente nonché il fattore “tempo<br />

<strong>di</strong> contatto” che, soprattutto in ambito ospedaliero si è<br />

notevolmente ridotto vista la riduzione dei tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

degenza.<br />

Analogamente all’ambito geriatrico, oncologico ecc., anche<br />

la presa in carico globale del paziente psichiatrico richiede<br />

un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare ad elevata integrazione con<br />

predefinizione delle reciproche competenze, la pre<strong>di</strong>sposizione<br />

e l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti con<strong>di</strong>visi.<br />

La “standar<strong>di</strong>zzazione” dell’assistenza è comunque una ne-<br />

219<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

cessità <strong>di</strong> tutte le organizzazioni sanitarie per garantire al paziente<br />

prestazioni appropriate, per la programmazione sanitaria<br />

aziendale e per a razionalizzazione delle risorse.<br />

Questi due aspetti, la “personalizzazione” e la “standar<strong>di</strong>zzazione”<br />

delle cure, esprimono due <strong>di</strong>verse tendenze che devono<br />

necessariamente trovare un equilibrio attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

e la sperimentazione <strong>di</strong> “percorsi assistenziali<br />

possibili”.<br />

La proposta <strong>di</strong> tre modalità organizzative <strong>di</strong> risposta ai bisogni<br />

dei pazienti identifica tre percorsi assistenziali <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

intensità:<br />

1. interventi domiciliari urgenti;<br />

2. assistenza domiciliare intensiva e/o a progetto con un definito<br />

arco temporale;<br />

3. assistenza domiciliare <strong>di</strong> lungo termine per il reinserimento<br />

sociale.<br />

Premesso che per ogni percorso richiede una pianificazione<br />

dei criteri <strong>di</strong> classificazione dei pazienti, gli obiettivi, le<br />

azioni e in<strong>di</strong>catori per la verifica, dal punto <strong>di</strong> vista infermieristico<br />

è rilevante, affinché siano percorsi possibili, la<br />

definizione <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione tempo, tempo inteso sia come<br />

arco temporale <strong>di</strong> durata del singolo percorso predefinito<br />

con certezza, sia come tempo necessario per la conoscenza<br />

e assistenza del singolo paziente e soggetto a maggiore incertezza.<br />

Il parametro <strong>della</strong> “<strong>di</strong>pendenza/autonomia del paziente” utilizzato<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente in ambito infermieristico per stimare<br />

il fabbisogno <strong>di</strong> assistenza infermieristica è insufficiente<br />

e/o incompleto e va integrato con l’elemento “complessità”<br />

derivante dalle caratteristiche e delle persone assistite, dal<br />

contesto (territorio, strumenti e mezzi/risorse) e dagli spazi<br />

con<strong>di</strong>visi e dei confini <strong>di</strong> tutte le figure professionali coinvolte<br />

che, in ambito psichiatrico sono meno definiti e più<br />

permeabili.<br />

25 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30<br />

SALA MALTA<br />

S101 - Salute mentale e qualità <strong>di</strong> vita:<br />

nuove scelte terapeutiche ed assistenziali<br />

Quattro mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> abitare la comunità<br />

terapeutica<br />

G. Giusto<br />

Gruppo REDANCIA<br />

L’autore propone una riflessione sullo specifico terapeutico<br />

<strong>della</strong> comunità residenziale in<strong>di</strong>viduando alcune funzioni<br />

principali che caratterizzano la stessa:<br />

1. la funzione <strong>di</strong> non luogo;<br />

2. la funzione <strong>di</strong> guscio;<br />

3. la funzione <strong>di</strong> pelle;<br />

4. la funzione <strong>di</strong> entità storica.<br />

La <strong>di</strong>scussione si inserisce nel contesto generale dell’organizzazione<br />

del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> salute mentale e del rapporto<br />

pubblico-privato collegato all’istituto dell’accre<strong>di</strong>tamento<br />

MODERATORI<br />

G. Spinetti, A. Castellani<br />

Vantaggi e svantaggi <strong>della</strong> sport terapia:<br />

lo sci<br />

C. Raimon<strong>di</strong><br />

Gruppo Redancia, Comunità Terapeutica Psichiatrica<br />

“Montezemolo”<br />

L’esperienza del gruppo Redancia nel servizio alla <strong>di</strong>sabilità<br />

psichica ha costantemente confermato le affermazioni circa<br />

il valore che per il <strong>di</strong>sabile, è rivestito dall’educazione fisica,<br />

dallo sport e dall’attività motoria, ai fini <strong>di</strong> una effettiva<br />

riabilitazione. In specifico verranno analizzati vantaggi e<br />

svantaggi <strong>di</strong> un progetto relativo alla <strong>di</strong>sciplina dello sci. La<br />

proposta verso questa determinata <strong>di</strong>sciplina non va intesa<br />

come preparazione specialistica quanto piuttosto come processo<br />

<strong>di</strong> preparazione orientato a tale pratica, le cui peculia-

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