XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SIMPOSI TEMATICI
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25 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30
SALA CAVALIERI 3
S94 - La sequestrata di Poitiers. Il TSO: responsabilità,
custodia, cura, relazione
TSO: operare per la cura, tra sentimento
e azione
P. Zeppegno, A. Gogliani, E. Torre
SCDU Psichiatria, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Novara,
Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”
Nella pratica psichiatrica il trattamento sanitario obbligatorio
si pone quale elemento pratico.
Infatti rappresenta una parte procedurale, apparentemente
definita da regole esterne, che chiedono al medico la semplice
esecuzione, qualora egli ne ritenga opportuna l’applicazione.
Eppure il TSO assume significati ogni volta diversi, molte
volte fortemente influenzati più dal sentire dell’operatore
che dalla situazione in cui ci si trova ad agire e che rappresenta
il motore di tutto il meccanismo.
Gli aspetti medico-legali (motivazioni, modalità) chiamati
in causa nell’operare, quale motivo sovraordinante il proprio
agire e quindi deresponsabilizzante, sono fonte di svariate
controversie e conflitti su fronti diversi (col paziente,
con i colleghi, con gli altri protagonisti istituzionali). Tutto
questo sembra spostare l’attenzione dalla cura e svelare una
intensa attività psichica complessuale.
Riflettendo, infatti, sulla pratica e le controversie (anche
giudiziarie) relative al TSO sembra emergere un quadro
tutt’altro che chiaro.
Non sembra di aver a che fare con uno strumento semplice
e pratico, ma invece con un agire motivo di confusione e
passaggi all’atto (e non solo da parte dei pazienti).
MODERATORI
E. Torre, A. Canuto
La cura pare finire sullo sfondo, frustrata nel suo esistere da
un’energia appartenente a qualcosa che non spetta al semplice
strumento.
Certamente il porsi del TSO a cavallo tra cura medica e dispositivo
giudiziario potrebbe permettere di comprendere
almeno parte di questa confusione.
Ma ci pare rilevante riflettere anche sui sentimenti che vengono
evocati in ognuno durante questo specifico agire professionale.
Emergono sentimenti rilevanti, che allontanati dalla coscienza
perché ritenuti poco utili alla propria professione,
definiscono invece l’atteggiamento, determinando come il
TSO viene utilizzato e descrivendone quindi le modalità di
progettazione ed esecuzione (molte volte in maniera ben più
confusa di quanto attendibile).
D’altra parte la storia umana è costellata da immagini riferentesi
alla coercizione a fin di bene, di cura.
Immagini che trovano concretezze differenti in epoche diverse,
e non solo in maniera negativa, mortificante.
Ma soprattutto queste immagini richiamano alcuni temi
archetipici, cui dobbiamo dare ascolto, specialmente per
evitare l’unilateralità spesso portatrice di limitazioni e restrizioni,
non tanto della libertà soggettiva quanto delle
possibilità individuali di svolgere il proprio compito di
cura.
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