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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

Metodologia: una delle tecniche attualmente in uso per determinare<br />

l’attività del sistema dopaminergico retinico consiste<br />

nella registrazione del pattern elettroretinografico<br />

(ERG), ed in particolare dell’ampiezza dell’onda β, le cui<br />

variazioni rifletterebbero le mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> tale neurotrasmettitore<br />

non solo nella retina, ma anche nel Sistema Nervoso<br />

Centrale.<br />

Primo scopo del nostro stu<strong>di</strong>o era quello <strong>di</strong> valutare il sistema<br />

dopaminergico retinico in soggetti affetti da DP e confrontarlo<br />

con un campione <strong>di</strong> soggetti sani tramite la registrazione<br />

ERG e la fotosensibilità tramite un questionario<br />

specifico (QVF) al T0; un secondo scopo era quello <strong>di</strong> valutare<br />

le mo<strong>di</strong>ficazioni relative all’ampiezza dell’onda β e<br />

<strong>della</strong> fotosensibilità nei pazienti dopo 6 mesi <strong>di</strong> terapia farmacologica<br />

specifica per chiarire se tale parametro possa<br />

rappresentare un marker <strong>di</strong> stato o <strong>di</strong> tratto.<br />

Il campione era composto da 30 soggetti (<strong>di</strong> età compresa<br />

tra 20 e 60 anni), affetti da Disturbo <strong>di</strong> Panico Con o Senza<br />

Agorafobia secondo il DSM-IV-TR e 20 soggetti sani <strong>di</strong><br />

controllo. A tutti i soggetti sono stati somministrati il Questionario<br />

per la Valutazione <strong>della</strong> Fotosensibilità (QVF) per<br />

indagare la sensibilità alla stimolazione luminosa e, in particolare,<br />

le <strong>di</strong>mensioni fotofobia e fotofilia. Inoltre, a tutti i<br />

partecipanti è stato eseguito un Elettroretinogramma (ERG)<br />

al fine <strong>di</strong> valutarne l’ampiezza me<strong>di</strong>a dell’onda β. Nei pazienti,<br />

tali valutazioni sono state ripetute dopo sei mesi <strong>di</strong><br />

trattamento farmacologico per valutare eventuali variazioni<br />

dei parametri in oggetto.<br />

Risultati: dall’analisi dei dati ottenuti emerge una <strong>di</strong>fferenza<br />

significativa tra pazienti, valutati prima <strong>della</strong> terapia<br />

(T0), e controlli sani relativa all’ampiezza dell’onda b, il cui<br />

valore risulta minore nei soggetti affetti da DP rispetto ai<br />

soggetti sani in maniera statisticamente significativa. La <strong>di</strong>fferenza<br />

dell’ampiezza dell’onda β tra occhio destro e occhio<br />

sinistro, risulta anche essa minore nei soggetti affetti da DP<br />

rispetto ai controlli. I risultati suddetti in<strong>di</strong>cherebbero, nei<br />

soggetti con DP, oltre che un generico deficit del sistema dopaminergico<br />

anche una minore plasticità <strong>di</strong> tale sistema, evidenziata<br />

dall’analisi delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> ampiezza dell’onda<br />

beta tra occhio destro e sinistro. Tale parametro neurofisiologico<br />

non è risultato mo<strong>di</strong>ficabile dalla terapia farmacologica<br />

(T1). Inoltre, i soggetti con DP, rispetto ai controlli,<br />

hanno mostrato punteggi più elevati nella parte del QVF relativa<br />

alla fotofobia. Tale <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> fotosensibilità risulta<br />

attenuata dal trattamento farmacologico, in seguito al<br />

quale sembrano ristabilirsi valori <strong>di</strong> fotosensibilità simili a<br />

quelli presenti nei soggetti sani.<br />

Conclusioni: la ridotta ampiezza dell’onda β nei pazienti<br />

con DP, rispetto ai controlli, sosterrebbe l’ipotesi <strong>di</strong> un deficit<br />

<strong>della</strong> funzionalità dopaminergica in questo <strong>di</strong>sturbo; tale<br />

deficit non sembrerebbe mo<strong>di</strong>ficarsi dopo 6 mesi <strong>di</strong> terapia<br />

farmacologica specifica. Invece, la maggiore sensibilità alla<br />

luce riscontrata nei pazienti con DP rispetto ai controlli si riduce<br />

con la stessa terapia. Pertanto, possiamo ipotizzare<br />

che, se le mo<strong>di</strong>ficazioni cliniche in termini <strong>di</strong> fotosensibilità<br />

sono osservabili dopo solo 6 mesi <strong>di</strong> trattamento, è possibile<br />

che le mo<strong>di</strong>ficazioni biologiche necessitino <strong>di</strong> tempi maggiori<br />

(ve<strong>di</strong> effetto sulle mo<strong>di</strong>ficazioni geniche <strong>della</strong> terapia<br />

farmacologica); in alternativa, dobbiamo considerare la possibilità<br />

che la sensibilità alla stimolazione luminosa riconosca<br />

meccanismi <strong>di</strong>fferenti, o aggiuntivi, rispetto a quelli me<strong>di</strong>ati<br />

dalla trasmissione dopaminergica.<br />

Bibliografia<br />

1 McIntyre IM. Plasma concentrations of melatonin in panic <strong>di</strong>sorder.<br />

Am J Psychiatry 1990;147:462-4.<br />

2 Souètre E. Circa<strong>di</strong>an rhytmes in depression and recovery: evidence<br />

for blunted amplitude as main chronobiological abnormality.<br />

Psych Res 1989;28:263-78.<br />

3 Klein DF. False suffocation alarms, spontaneous panics and related<br />

con<strong>di</strong>tions. An integrative hypotesis. Arch Gen Psychiatry<br />

1993;50:306-17.<br />

4 Bello<strong>di</strong> L, Perna G. The panic respiration connection. Milano:<br />

MDM Me<strong>di</strong>cal Me<strong>di</strong>a Srl 1998.<br />

5 Castrogiovanni P, Pieraccini F, Iapichino S, Pacchierotti C, Bossini<br />

L, Truglia E, et al. Electroretinogram b-wavw amplitude in<br />

Panic Disorder. Cns Spectrums 2001;6:210-3.<br />

6 Castrogiovanni P, Iapichino S, Pacchierotti C, Pieraccini F. Season<br />

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7 Witkovsky P, Elred W. Catecholamine and indolamine-containing<br />

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25.<br />

8 Poikolainen K. Seasonality of alcohol-related hospital admissions<br />

has implications for prevention. Drug and Alcohol Dependence<br />

1982;10:65-69.<br />

Disfunzioni dell’apparato vestibolare<br />

nel Disturbo <strong>di</strong> Panico<br />

A. Goracci A. De Capua, A. Lombardelli, F. Fargnoli,<br />

P. Castrogiovanni<br />

Università <strong>di</strong> Siena, Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Sezione<br />

<strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong><br />

Fra i molteplici sintomi somatici con i quali il Disturbo <strong>di</strong><br />

Panico può manifestarsi, riscontriamo frequentemente <strong>di</strong>sturbi<br />

<strong>di</strong> tipo sensitivo-sensoriale come vertigini, capogiro,<br />

senso <strong>di</strong> instabilità posturale, <strong>di</strong>sorientamento spaziale, ipersensibilità<br />

ai suoni ed acufeni 1 .<br />

È evidente pertanto l’esistenza <strong>di</strong> un importante legame tra<br />

DP e <strong>di</strong>sfunzioni vestibolari periferiche, embricandosi nuovamente<br />

competenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne psichiatrico ed internistico<br />

fra le quali risulta problematico, se non ad<strong>di</strong>rittura artificioso,<br />

tracciare una linea <strong>di</strong> confine. In letteratura, sono presenti<br />

molti stu<strong>di</strong> al riguardo, i quali, benché abbiano evidenziato<br />

anomalie vestibolari nei soggetti con DP, non hanno<br />

tuttavia, allo stato attuale, <strong>di</strong>mostrato una relazione causa-effetto<br />

inconfutabile tra i due <strong>di</strong>sturbi 2-6 . Da un punto <strong>di</strong><br />

vista sintomatologico, entrambe le con<strong>di</strong>zioni si esprimono<br />

attraverso vertigini, ansia e <strong>di</strong>sorientamento spaziale 7 . L’overlap<br />

fenomenologico tra DP e vertigini è sottolineato anche<br />

dallo stesso DSM-IVTR, che inserisce tra i criteri <strong>di</strong>agnostici<br />

del DP, sintomi comuni alle <strong>di</strong>sfunzioni vestibolari<br />

periferiche, quali sensazioni <strong>di</strong> sbandamento, <strong>di</strong> instabilità,<br />

testa leggera o <strong>di</strong> svenimento e nausea.<br />

I dati <strong>della</strong> letteratura mostrano che solo il 10% delle vertigini<br />

sono supportate da una <strong>di</strong>agnosi organica 8 . Molti soggetti<br />

appartenenti al restante 90% presentano <strong>di</strong>sturbi <strong>della</strong> sfera<br />

psichica; è presente soprattutto DP 9 10 , che risulta <strong>di</strong>agnosticato<br />

in una percentuale da 5 a 15 volte superiore rispetto a<br />

quanto accade nella popolazione generale 11 . Dall’altra parte,<br />

nei soggetti con DP, la sintomatologia vestibolare è presente<br />

in una percentuale variabile dal 50 al 90% 12 13 dei casi, andando<br />

così a costituire il secondo sintomo maggiormente<br />

esperito durante l’attacco e talvolta presente anche durante le<br />

fasi intercritiche 14 .<br />

204

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