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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Rinunciare alla propria libertà: il caso<br />

dei delinquenti<br />

A. Verde<br />

DI.GI.TA., Università <strong>di</strong> Genova<br />

Partendo dal celebre episo<strong>di</strong>o del “Grande Inquisitore” dostoevskijano,<br />

l’Autore evidenzia come la “libertà”, concetto<br />

filosofico che dal punto <strong>di</strong> vista clinico può essere equiparato<br />

a quello <strong>di</strong> autonomia dell’Io, sia qualcosa cui il soggetto<br />

spesso facilmente è portato a rinunciare, per il grande<br />

ammontare <strong>di</strong> angoscia ad essa connesso. Essere liberi significa<br />

non essere <strong>di</strong>pendenti, essere cioè adulti; e <strong>di</strong>ventare<br />

adulti significa rinunciare alla propria <strong>di</strong>mensione infantile<br />

e sapere che si è soli nel mondo. Da un certo punto <strong>di</strong> vista,<br />

ogni psicopatologia è connessa alla rinuncia ad alcuni<br />

gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> tale libertà. Ma la rinuncia alla propria libertà è<br />

massima nei casi <strong>di</strong> antisocialità, perché vissuta non simbolicamente,<br />

ma concretamente, come una serie <strong>di</strong> esempi clinici<br />

<strong>di</strong>mostra.<br />

Il tallone <strong>di</strong> Achille <strong>della</strong> Libertà<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

A. Berti, C. Maberino<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Genova<br />

Quando la sorte dei Fratelli Karamazov sembra segnata<br />

dalla condanna ai lavori forzati <strong>di</strong> Dmitrij per parrici<strong>di</strong>o,<br />

dall’inutile confessione <strong>di</strong> Ivan che cerca <strong>di</strong> salvare il fratello,<br />

dal suici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Smer<strong>di</strong>akov, Dostoevskij introduce<br />

nel romanzo il poema sul Grande Inquisitore. Ivan, lo spirito<br />

<strong>di</strong>abolico e abietto racconta ad Alësa, che alla fine <strong>di</strong>venta<br />

il “confessore” e il consigliere in virtù <strong>della</strong> sua santità,<br />

la leggenda <strong>di</strong> Cristo che ritorna tra gli uomini e dell’inquisitore<br />

spagnolo che lo condanna come eretico. Il<br />

Grande Inquisitore utilizzando il suo potere e la sua autorità,<br />

con la condanna <strong>di</strong> Cristo impe<strong>di</strong>sce che il genere<br />

umano <strong>di</strong>sponendo del libero arbitrio e professando l’amore<br />

come legge <strong>di</strong> vita possa perdersi.<br />

Sorge una domanda: la Libertà è sempre utile? Per focalizzare<br />

la risposta partiamo da due affermazioni filosofiche.<br />

La prima quella <strong>di</strong> Berkeley per cui l’uomo è completamente<br />

in<strong>di</strong>pendente dal suo ambiente e totalmente <strong>di</strong>pendente<br />

dalle forze e dalle immagini che stanno dentro <strong>di</strong> lui:<br />

egli non può confrontarsi con il mondo esterno in<strong>di</strong>pendentemente<br />

da queste forze interiori.<br />

La seconda quella cartesiana che vede l’uomo nascere come<br />

una lavagna pulita su cui scrive l’esperienza. Per Cartesio<br />

non esistono forze o immagini ad eccezione <strong>di</strong> quelle<br />

che sorgono per stimolo esterno. Secondo questa conce-<br />

zione l’uomo è completamente in<strong>di</strong>pendente cioè autonomo<br />

dalle forze interiori e <strong>di</strong>pendente dal mondo esterno.<br />

L’osservazione non conferma nessuno dei due: il comportamento<br />

dell’uomo è determinato da forze pulsionali che<br />

hanno origine in lui ma non è in loro balia, potendole parzialmente<br />

controllare. L’uomo può interporre la <strong>di</strong>lazione<br />

e il pensiero tra le spinte istintuali e l’azione mo<strong>di</strong>ficando<br />

e posponendo la carica delle pulsioni ma allo stesso modo<br />

può mo<strong>di</strong>ficare e posporre le sue reazioni rispetto agli stimoli<br />

esterni. Chiamiamo questa in<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> comportamento<br />

dagli stimoli esterni Autonomia dell’Io dalla<br />

realtà esterna.<br />

Poiché l’Io non è mai completamente in<strong>di</strong>pendente né dall’Es,<br />

né dalla realtà esterna, parliamo <strong>di</strong> autonomia relativa.<br />

Ma cosa succederebbe se l’Io fosse libero dalle istanze superegoiche?<br />

Nel corso <strong>della</strong> relazione verranno fatti alcuni esempi <strong>di</strong><br />

comportamenti generati secondo chi li agisce dalla libertà:<br />

il mobber ad esempio non nega <strong>di</strong> limitare la libertà altrui<br />

ma non creando delle vittime bensì fornendo un or<strong>di</strong>ne:<br />

cosa succederebbe in un’azienda se tutti fossero liberi <strong>di</strong><br />

seguire la propria natura?<br />

Così il parafilico: vi chiedo <strong>di</strong> lasciarmi essere ciò che sono,<br />

<strong>di</strong> accettare la mia natura.<br />

Casi in cui lo psichiatra si trova nel ruolo ambiguo <strong>di</strong> chi<br />

deve, da una parte permettere che il soggetto acquisisca,<br />

con la salute una propria e personale autonomia e un proprio<br />

equilibrio e, dall’altra proteggere gli interessi sociali<br />

contenendo o correggendo la possibile devianza del paziente<br />

rispetto alle regole con<strong>di</strong>vise dalla comunità <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Legare e slegare<br />

A. Priori<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Università <strong>di</strong> Genova<br />

La risposta dei pazienti ai proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> contenimento<br />

può passare per il preconscio o per la coscienza. Ogni tipo<br />

<strong>di</strong> contenimento produce:<br />

a) una ferita narcisistica;<br />

b)una richiesta <strong>di</strong> risarcimento;<br />

c) aggressività;<br />

d)proiezioni e rie<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> aggressività antico.<br />

Particolarmente importante è la risposta superegoica egosintonica,<br />

in cui entrano in gioco sensi <strong>di</strong> colpa e senso <strong>di</strong><br />

espiazione, masochismo più o meno erotizzato. In questi casi<br />

l’ansia viene sedata dal contenimento, la <strong>di</strong>pendenza tende<br />

paradossalmente ad aumentare.<br />

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