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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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elazionali esistenziali interessanti l’in<strong>di</strong>viduo. In un ambiente<br />

dove spesso si viene sottoposti ad un carico <strong>di</strong> stress<br />

<strong>di</strong> molto superiore alla norma, dove prevalgono angoscia,<br />

ansia, sentimenti <strong>di</strong> umiliazione per il trattamento subito e<br />

la sensazione pervadente <strong>di</strong> impotenza <strong>di</strong> fronte alla macchina<br />

inesorabile che calpesta e sconvolge tutte le sicurezze<br />

del detenuto; tutte sensazioni in grado <strong>di</strong> provocare una<br />

miriade <strong>di</strong> alterazioni nelle attività psichiche dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

Mancanza <strong>di</strong> libertà è: frequente necessità <strong>di</strong> stare in<br />

compagnia <strong>di</strong> persone che non si sono scelte, talvolta non<br />

desiderate e non gra<strong>di</strong>te, <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre con loro ogni minuto<br />

<strong>di</strong> ogni giornata; rapporti sociali imposti o subiti; odori, rumori,<br />

sapori, sporcizia, <strong>di</strong> altri; promiscuità che degrada;<br />

non stare soli, ma essere soli e sentirsi soli; solitu<strong>di</strong>ne e<br />

freddo dentro, nell’anima, non fuori; espropriazione <strong>di</strong> ogni<br />

riservatezza e <strong>di</strong> ogni intimità.<br />

Nessun momento, neanche il più personale, privato, intimo,<br />

gode <strong>di</strong> un minimo <strong>di</strong> rispetto; perché non si è mai soli e, in<br />

ogni istante, si vede e si è visti, si sente e si è sentiti; perché<br />

tutto è <strong>di</strong> tutti e nessuno ha nulla. Si prospetta interessante<br />

valutare come tali molteplici <strong>di</strong>sagi si possano estrinsecare<br />

attraverso un <strong>di</strong>sturbo alimentare che non sia conseguenza<br />

<strong>di</strong> atteggiamenti oppositivi o intesi ad ottenere vantaggi<br />

secondari e sul quale influirà in maniera negativa una<br />

ridotta attività fisica. Oggetto del nostro stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong><br />

valutare la presenza <strong>di</strong> tali condotte all’interno <strong>di</strong> alcuni penitenziari<br />

<strong>della</strong> nostra regione cercando <strong>di</strong> correlarli con ulteriori<br />

variabili.<br />

Metodologia: Il campione da noi stu<strong>di</strong>ato è costituito da<br />

circa 500 detenuti (270 M e 230 F) provenienti da 3 carceri<br />

<strong>della</strong> Sicilia. L’età me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 30 ± 10 anni. I soggetti si<br />

<strong>di</strong>fferenziano per tempo <strong>di</strong> detenzione trascorso in carcere,<br />

durata <strong>della</strong> pena e numero <strong>di</strong> volte che si sono trovati in<br />

regime <strong>di</strong> reclusione. Sono state somministrate le seguenti<br />

scale valutative: Self-Rating Depression Scale <strong>di</strong> Zung<br />

(SDS) Self Rating Anxiety State <strong>di</strong> Zung (SAS) e l’EDI-I<br />

per la valutazione dei Disturbi del Comportamento Alimentare.<br />

Criterio <strong>di</strong> esclusione è la presenza <strong>di</strong> un Disturbo<br />

del Comportamento Alimentare precedente alla reclusione.<br />

199<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Bibliografia<br />

Ceraudo F. Carcere e salute. Principi fondamentali <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina penitenziaria<br />

1995;24:67.<br />

Amato. Deca<strong>di</strong>mento fisico e psichico. Principi fondamentali <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cina penitenziaria 1991;16:13.<br />

Milligan RJ, Waller G, Andrews B. Eating <strong>di</strong>sturbances in female<br />

prisoners The role of anger. Eating Behaviors 2002;3:123-32.<br />

Un metodo <strong>di</strong> valutazione dei Disturbi<br />

del Comportamento Alimentare attraverso<br />

il test SISCI-frasi. Ipotesi <strong>di</strong> intervento<br />

psicoterapeutico mirato<br />

P. De Giacomo<br />

Università <strong>di</strong> Bari, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Neurologiche e<br />

Psichiatriche<br />

Da anni la nostra équipe lavora nel campo dei Disturbi del<br />

Comportamento Alimentare con vari tipi <strong>di</strong> approccio, sintetizzati<br />

del tutto recentemente in un manuale (De Giacomo<br />

P, Renna C, Santoni Rugiu A. Manuale sui Disturbi dell’Alimentazione:<br />

anoressia, bulimia, Disturbo da Alimentazione<br />

incontrollata. Ed F. Angeli 2005.)<br />

In questa relazione viene esposto un approccio nuovo, che<br />

consiste in un programma basato su frasi a forte impatto psicologico<br />

(SISCI-frasi), mirante a valutare le caratteristiche<br />

interattive <strong>di</strong> soggetti normali e patologici.<br />

Tale programma costituisce la base <strong>di</strong> un’ipotesi <strong>di</strong> intervento<br />

psicologico mirato, consistente nel selezionare quelle<br />

frasi o quella singola frase (<strong>della</strong> costellazione <strong>di</strong> 90 proposte)<br />

che può rappresentare una sorta <strong>di</strong> “password”, una sorta<br />

<strong>di</strong> “Stella polare” per la mente del paziente.<br />

Questo processo genera la possibilità <strong>di</strong> organizzare la propria<br />

mente e costruire in una certa <strong>di</strong>rezione. Tale <strong>di</strong>rezione<br />

è in<strong>di</strong>cata dal terapeuta sulla base delle preferenze emerse<br />

dal programma.<br />

Sarà presentata una sperimentazione su soggetti normali e patologici<br />

affetti da DCA o da altri <strong>di</strong>sturbi psichiatrici, <strong>di</strong>mostrando<br />

le <strong>di</strong>fferenze e cercando <strong>di</strong> chiarirne il significato.<br />

25 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA RODI<br />

S91 - Identità professionale e responsabilità<br />

soggettiva nel rapporto con il paziente all’interno<br />

delle logiche aziendali<br />

Il conflitto tra istituzionale e in<strong>di</strong>viduale<br />

come blocco delle funzioni terapeutiche<br />

A. Lo Cascio, S. Bruni<br />

AIPA, Roma DSM ASL RME<br />

Lo psichiatra che opera nell’istituzione si trova ad affrontare<br />

una serie <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>fficoltà che <strong>di</strong>scendono dalle esi-<br />

MODERATORI<br />

S. Malizia, L. Secchiaroli<br />

genze <strong>della</strong> azienda che spesso vengono poste ben al <strong>di</strong> sopra<br />

delle esigenze terapeutiche che richiedono alcuni trattamenti<br />

particolarmente gravosi.<br />

Il doversi bilanciare fra necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura pone lo<br />

psichiatra in una <strong>di</strong>mensione squisitamente personale, intima<br />

che attacca dal proprio interno le sue capacità umane<br />

dalle quali <strong>di</strong>pende <strong>di</strong> fatto la possibilità <strong>di</strong> mettere nel campo<br />

terapeutico le sue capacità professionali.

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