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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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195<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

25 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA SAN GIOVANNI<br />

S89 - Doppia <strong>di</strong>agnosi:<br />

dal penitenziario alla comunità terapeutica<br />

Bisogni e tipologie assistenziali<br />

<strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenti in “Doppia Diagnosi”<br />

in regime carcerario<br />

M. Clerici, N. D’Urso, P. Bertolotti Ricotti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, Chirurgia e Odontoiatria, Polo<br />

Universitario AO “San Paolo”, Università <strong>di</strong> Milano<br />

Gli stu<strong>di</strong> sulla rilevanza dei <strong>di</strong>sturbi mentali nelle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> carcerazione in<strong>di</strong>cano un’ampia eterogeneità dei risultati,<br />

spesso con<strong>di</strong>zionati sia dalle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere/etnia<br />

dei pazienti, sia dai <strong>di</strong>versi ambiti dove le indagini epidemiologiche<br />

vengono condotte e/o dalle caratteristiche delle<br />

sottopopolazioni indagate (in rapporto alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo<br />

psicotico, Depressione Maggiore o <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> personalità<br />

risultano: nei maschi, rispettivamente, 3,7, 10 e 65%<br />

– <strong>di</strong> cui 47% per Disturbo <strong>di</strong> Personalità antisociale – mentre<br />

nelle detenute <strong>di</strong> sesso femminile i valori sono invece<br />

del 4, 12 e 42%, <strong>di</strong> cui 21% con Disturbo <strong>di</strong> Personalità antisociale).<br />

Una prima importante considerazione riguarda<br />

dunque il rischio che la popolazione carceraria corre, rispetto<br />

alla popolazione generale (almeno quella USA e<br />

UK), in termini <strong>di</strong> morbilità psichica: tale rischio si colloca<br />

da due a quattro volte superiore per quanto riguarda i <strong>di</strong>sturbi<br />

psicotici e la Depressione Maggiore e <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci volte<br />

per il Disturbo <strong>di</strong> Personalità antisociale.<br />

Non sono ancora reperibili, a tutt’oggi, dati suggestivi (i.e.<br />

epidemiologicamente significativi) in relazione alla situazione<br />

italiana: l’assistenza psichiatrica carceraria – per la<br />

gran parte limitata ad attività <strong>di</strong> tipo consulenziale erogate<br />

su richiesta (e non come screening preferenziale al momento<br />

dell’ammissione/durante la permanenza nei luoghi <strong>di</strong> reclusione)<br />

o specifica dell’intervento sanitario rivolto alle<br />

popolazioni a rischio (tossico<strong>di</strong>pendenti e, soprattutto, detenuti<br />

affetti da patologie HIV-correlate) – risulta penalizzata,<br />

in termini epidemiologico-clinici, da un approccio centrato<br />

quasi esclusivamente sull’emergenza e dalla mancanza <strong>di</strong><br />

riconoscimento delle reale problematicità psicopatologica<br />

dei soggetti che iniziano un iter <strong>di</strong> reclusione e, spesso, lo<br />

perseguono per perio<strong>di</strong> significativi <strong>della</strong> vita. Lo screening<br />

al momento dell’ammissione risulta inoltre viziato da<br />

profonde <strong>di</strong>vergenze, spesso sostenute da preclusioni <strong>di</strong> tipo<br />

ideologico, in relazione alla utilità e/o alla possibilità<br />

<strong>della</strong> valutazione standar<strong>di</strong>zzata del quadro psicopatologico<br />

al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> una stretta <strong>di</strong>mensione peritale <strong>di</strong> orientamento<br />

me<strong>di</strong>co-legale e/o psichiatrico-forense o dalla cronica<br />

mancanza <strong>di</strong> risorse da destinare all’assessment preliminare,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalle richieste che provengono dai<br />

contesti giu<strong>di</strong>ziari (APA, 2002).<br />

Attraverso la revisione dell’attività <strong>di</strong> consulenza psichiatrica<br />

realizzata sull’arco <strong>di</strong> 5 anni, a seguito <strong>di</strong> una convenzione<br />

tra l’AO “San Paolo”, la C.R. <strong>di</strong> “Milano Opera” e il<br />

Ministero <strong>di</strong> Grazia e Giustizia (Clerici et al., 2002), ven-<br />

MODERATORI<br />

R. Quartesan, F. Barale<br />

gono presentati alcuni dati sulla realtà carceraria osservata<br />

confrontando i pazienti in “doppia <strong>di</strong>agnosi” con i pazienti<br />

affetti da <strong>di</strong>sturbi psicopatologici prescindendo dall’impiego<br />

<strong>di</strong> sostanze.<br />

I dati proposti – anche se limitati qualitativamente e scarsamente<br />

confrontabili con altre realtà – ci sembrano già parzialmente<br />

in linea con quelli <strong>di</strong>sponibili a livello internazionale.<br />

Il presente lavoro si propone <strong>di</strong> rivedere tali dati alla<br />

luce <strong>di</strong> una maggiore definizione (quantitativa e qualitativa)<br />

dell’attività effettuata e, soprattutto, <strong>della</strong> possibilità <strong>di</strong> derivarne<br />

patterns specifici in grado <strong>di</strong> descrivere le prestazioni<br />

erogate e la tipologia dei fruitori assistiti continuativamente<br />

nel tempo. Gli obiettivi raggiunti potrebbero informare<br />

il lavoro in carcere ad una migliore conoscenza delle<br />

quote <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio primario, <strong>di</strong> quello secondario alla carcerazione<br />

e/o delle correlazioni con aspetti ancora sottovalutati<br />

del problema quali proprio l’uso <strong>di</strong> sostanze e la comorbi<strong>di</strong>tà<br />

ad esso strettamente legata.<br />

Bibliografia<br />

APA. Linee guida per la gestione dell’assistenza psichiatrica nelle<br />

carceri. In: Clerici M, Mencacci C, Scarone S, eds. Milano:<br />

Masson 2002.<br />

Clerici M, Marasco M, D’Urso N, Scarone S. Assistenza psichiatrica<br />

in carcere. Riflessioni dall’esperienza nella casa <strong>di</strong> reclusione<br />

<strong>di</strong> “Milano Opera”. In: APA Clerici M, Mencacci C, Scarone<br />

S, eds. Linee guida per la gestione dell’assistenza psichiatrica<br />

nelle carceri. Milano: Masson 2002, p. 65-82.<br />

Fazel S, Danesh J. Serious mental <strong>di</strong>sorder in 23.000 prisoners: a<br />

systematic review of 62 surveys. Lancet 2002;16:545-50.<br />

DAP. Il sistema penitenziario italiano. Dati e analisi. Roma: Ministero<br />

<strong>della</strong> Giustizia 2003.<br />

<strong>Psichiatria</strong> e carcere. NOOS 2006 (numero monografico in press).<br />

La doppia <strong>di</strong>agnosi in carcere: nuovi<br />

strumenti <strong>di</strong>agnostici<br />

S. Elisei, M. Piselli, R. Quartesan<br />

Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Psicologia Clinica e Riabilitazione<br />

Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Perugia<br />

Introduzione: il termine “doppia <strong>di</strong>agnosi” e “comorbi<strong>di</strong>tà”<br />

sono usati comunemente e intercambiabilmente per<br />

descrivere la coesistenza <strong>di</strong> uno o più <strong>di</strong>sturbi mentali in in<strong>di</strong>vidui<br />

che sod<strong>di</strong>sfano anche i criteri per un <strong>di</strong>sturbo da uso<br />

<strong>di</strong> sostanze. Tale comorbi<strong>di</strong>tà è associata ad un incremento<br />

del rischio <strong>di</strong> atti violenti auto ed etero<strong>di</strong>retti, <strong>di</strong> complicanze<br />

me<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> reati perseguibili in ambito giu<strong>di</strong>ziario 1 .<br />

L’associazione tra criminalità e abuso <strong>di</strong> sostanze è riconducibile<br />

sia alla violazione delle leggi sulle droghe, sia ai<br />

reati commessi sotto la loro influenza 2 . In ambito penitenziario,<br />

la casistica rileva che, variabilmente, il 6-16% dei<br />

detenuti presenta un <strong>di</strong>sturbo mentale associato nei 3/4 dei

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