30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Trauma e isteria<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

25 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA NUREYEV<br />

S88 - L’Isteria da Freud a oggi.<br />

Implicazioni cliniche e terapeutiche<br />

N. Fina<br />

CIPA (Centro Italiano Psicologia Analitica), Milano<br />

Quale il legame tra trauma e isteria?<br />

Si tratta <strong>di</strong> una verità collocata nell’incrocio tra desiderio e<br />

amore.<br />

Il trauma dell’isteria è un trauma <strong>di</strong> identità, un trauma cumulativo<br />

secondo l’accezione <strong>di</strong> M. Khan. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

trauma relazionale maturato in una situazione familiare incestuosa<br />

e incestuale, che vede come attori tutti i membri<br />

<strong>della</strong> famiglia.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un trauma che rompe il senso vitale interiore,<br />

impedendo al soggetto <strong>di</strong> vivere orientandosi verso l’incontro<br />

con l’altro con intimità e amore. L’erotizzazione<br />

assolve così la duplice funzione <strong>di</strong> reiterare il “clima”<br />

traumatico e incestuoso in cui il soggetto ha vissuto le sue<br />

esperienze affettive primarie e <strong>di</strong> alterare la qualità del desiderio.<br />

Il trauma è tale, infatti, proprio perché gli eventi che lo hanno<br />

scatenato appartengono ad un’epoca <strong>della</strong> vita in cui l’in<strong>di</strong>viduo<br />

è psicologicamente immaturo, in un momento esistenziale<br />

in cui non è possibile elaborare l’esperienza attraverso<br />

una rappresentazione <strong>della</strong> stessa.<br />

Parlare quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> “isteria traumatica”, come alcuni autori<br />

hanno fatto (Bollas, 2001; Racalbuto, 2004), significa parlare<br />

<strong>di</strong> “per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> senso <strong>della</strong> relazione”. In modo particolare<br />

questo lavoro affronterà le compromissioni <strong>della</strong> relazione<br />

primaria, riferendosi ad un tempo <strong>della</strong> vita gravato<br />

da un oggetto materno seduttivo, confusivo, ambiguo e incestuoso<br />

(Racalbuto, 2004). Si tratta sostanzialmente <strong>di</strong><br />

una forma <strong>di</strong> incesto psichico che assicura la “fusionalità<br />

interminabile” <strong>di</strong> un rapporto in cui ogni <strong>di</strong>fferenza è esclusa<br />

<strong>di</strong>fensivamente e ogni minaccia <strong>di</strong> separazione negata<br />

“in una sorta <strong>di</strong> promessa che costituisce una con<strong>di</strong>zione<br />

confusiva tra generazioni” (Racamier, 2004, una confusione<br />

mimetica in cui “il più piccolo sta al posto del più grande,<br />

la fantasia al posto <strong>della</strong> realtà, pur non essendoci delirio<br />

e non realizzandosi il <strong>di</strong>niego assoluto delle <strong>di</strong>fferenze”<br />

(Racalbuto, 2004).<br />

Attraverso la presentazione <strong>di</strong> materiale clinico si cercherà<br />

<strong>di</strong> evidenziare l’area incestuale presente nel nucleo psicopatologico<br />

dell’isteria, area che rende <strong>di</strong>fficile l’incontro<br />

analitico e molto complessa la relazione terapeutica in<br />

quanto, nel setting analitico, traspare con l’espressione<br />

corporea qualcosa che è avvenuto e che viene continuamente<br />

“agito” in modo multiforme, nel tentativo <strong>di</strong> mantenere<br />

il corpo come soggetto parlante e partecipe <strong>della</strong> relazione<br />

e non soltanto oggetto <strong>di</strong> interpretazione analitica<br />

(Braidotti, 2004).<br />

MODERATORI<br />

G. Invernizzi, A. Benvenuti<br />

Esiste ancora l’inconscio <strong>di</strong> Freud?<br />

M. Giannoni<br />

Centro Italiano Psicologia Analitica, Roma<br />

Nella mia breve relazione cercherò <strong>di</strong> mostrare come il concetto<br />

<strong>di</strong> inconscio formulato da Freud negli stu<strong>di</strong> sull’Isteria<br />

e negli scritti successivi è oggi <strong>di</strong>fficilmente conciliabile<br />

con i risultati delle moderne ricerche empiriche (psicologia<br />

cognitiva, neuroscienze, biologia evoluzionista, ecc.).<br />

Cercherò <strong>di</strong> <strong>di</strong>battere il rapporto possibile tra la psicoanalisi e<br />

le attuali ricerche empiriche cercando una soluzione che permetta<br />

alla psicoanalisi <strong>di</strong> mantenere una propria identità senza<br />

ignorare altri saperi che si sono venuti costituendo in questi<br />

ultimi decenni. Accennerò anche ad alcune ipotesi teoriche<br />

psicoanalistiche che hanno dato particolare rilievo alle recenti<br />

acquisizioni <strong>della</strong> psicologia cognitiva e neuroscienze.<br />

L’Isteria: quali terapie?<br />

C. Bressi<br />

Clinica Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Milano, Fondazione<br />

IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico “Mangiagalli e Regina<br />

Elena” <strong>di</strong> Milano<br />

L’“isteria” è stata <strong>di</strong>chiarata un’interpretazione arcaica <strong>di</strong><br />

processi patologici (Slater, 1965) ma, nonostante che sia stata<br />

oscurata, smembrata, nelle definizioni <strong>di</strong>agnostiche ad<br />

esempio del DSM, il termine e il suo significato <strong>di</strong> esperienza<br />

vissuta si sono mantenuti nel tempo.<br />

Isteria è un termine che ha assunto via via <strong>di</strong>versi significati<br />

così come <strong>di</strong>fferenti sono state le cure <strong>di</strong> questa malattia<br />

nell’evolversi temporale e nello spirito dei tempi.<br />

Verso la metà del ventesimo secolo l’isteria è <strong>di</strong>ventata: una<br />

summa specifica <strong>di</strong> caratteristiche <strong>di</strong> personalità, un complesso<br />

psicoanalitico, sintomi somatici psicogeni fino a<br />

comportamenti che richiamavano la riprovazione pubblica.<br />

Nel DSM-III e nel DSM-III-R (American Psychiatric Association,<br />

1980, 1987) l’ambiguità semantica si è risolta nello<br />

smembramento dei contenuti <strong>di</strong>agnostici: la fenomenologia<br />

ha deciso la classificazione <strong>di</strong>agnostica.<br />

Osserviamo il <strong>di</strong>sturbo istrionico <strong>di</strong> personalità, il <strong>di</strong>sturbo<br />

somatoforme con il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> somatizzazione e i <strong>di</strong>sturbi<br />

<strong>di</strong>ssociativi mentre le reazione isteriche <strong>di</strong> conversione si<br />

osservano nel <strong>di</strong>sturbo algico e nel <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> conversione.<br />

L’Obiettivo del presente contributo si focalizzerà, dopo una<br />

<strong>di</strong>gressione storica sulle terapie dell’isteria, sulla presentazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse modalità terapeutiche (psicoterapeutiche,<br />

psicofarmacologiche) derivate da pazienti curati sia nel servizio<br />

pubblico con psicoterapia psicoanalitica (Servizio <strong>di</strong><br />

Psicoterapia, Università <strong>di</strong> Milano) che privatamente con<br />

un’analisi junghiana.<br />

194

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!