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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

namento familiare. Sicuramente, invece, interferisce con la<br />

TCC l’utilizzo concomitante <strong>di</strong> benzo<strong>di</strong>azepine, che può<br />

compromettere l’efficacia dell’esposizione in vivo prevenendo<br />

il fenomeno dell’abituazione.<br />

25 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA ELLISSE<br />

S84 - Emergenza e libertà <strong>di</strong> trattamento<br />

Libertà del paziente e setting istituzionale<br />

S. Vender<br />

DSM, Clinica Psichiatrica, Università dell’Insubria, Varese<br />

L’acuzie psichiatrica, trattata in SPDC, costituisce certamente<br />

fonte <strong>di</strong> grave stress per gli operatori, soprattutto se<br />

la clamorosità del paziente è particolarmente intensa. In tali<br />

situazioni è messo a dura il principio <strong>della</strong> libertà del paziente,<br />

al <strong>di</strong> là del TSO, in quanto il setting istituzionale richiede<br />

il rispetto <strong>di</strong> regole, comportamenti e consuetu<strong>di</strong>ni<br />

che <strong>di</strong>fficilmente possono essere rispettate.<br />

Se il paziente acuto riven<strong>di</strong>ca il <strong>di</strong>ritto alla follia, da esercitare<br />

in un luogo protetto, che lo tuteli da possibile ed inevitabile<br />

stigmatizzazione, dall’altro i curanti spesso tendono a<br />

squalificarlo, sostenendo il principio <strong>della</strong> ragione come<br />

unico riferimento possibile.<br />

L’acuzie è certamente la situazione più evidente, ma per certi<br />

versi meno <strong>di</strong>fficile da trattare: infatti, maggiori <strong>di</strong>fficoltà<br />

si trovano con i pazienti affetti da Disturbo <strong>di</strong> Personalità, in<br />

particolare borderline, che continuamente si scontrano con<br />

il setting istituzionale, provocando gli operatori con i loro<br />

comportamenti caratterizzati da l’impulsività e da tendenza<br />

ad accumulare esperienze sfavorevoli.<br />

Infatti, è <strong>di</strong>fficile adeguare, in ospedale, le strategie <strong>di</strong> trattamento<br />

per evitare gravi <strong>di</strong>fetti <strong>della</strong> compliance, perché<br />

questo richiede una mo<strong>di</strong>fica <strong>della</strong> qualità delle prestazioni<br />

consuete e l’introduzione <strong>di</strong> cambiamenti, talora anche minimi<br />

ma <strong>di</strong>sturbanti per gli operatori, <strong>della</strong> routine assistenziale,<br />

che consentano <strong>di</strong> mantenere un atteggiamento terapeutico<br />

flessibile ma stabile a fronte del tumulto emotivo<br />

del malato.<br />

Queste particolari problematiche del trattamento, che mettono<br />

continuamente a confronto la libertà del malato ed il setting<br />

istituzionale, saranno presentate sulla base <strong>di</strong> dati e casi<br />

clinici. I risultati testimoniano l’opportunità, per una migliore<br />

evoluzione <strong>della</strong> patologia, <strong>di</strong> mantenere aperti spazi relazionali<br />

<strong>di</strong> libertà del malato, anche nelle malattie acute.<br />

Il paziente a rischio <strong>di</strong> comportamento<br />

violento: valutazione e gestione clinica<br />

V. Villari<br />

SCDO <strong>Psichiatria</strong> 2, ASO S. Giovanni Battista <strong>di</strong> Torino,<br />

DSM TO I Sud<br />

Le emergenze psichiatriche spesso si accompagnano ad<br />

una pressante richiesta ambientale che può spingere lo psi-<br />

MODERATORI<br />

V. Villari, S. Vender<br />

chiatra a prendere dei provve<strong>di</strong>menti prima <strong>di</strong> aver completato<br />

tutte le tappe necessarie per una completa valutazione<br />

clinica che è articolata in almeno due momenti: la<br />

valutazione me<strong>di</strong>ca (me<strong>di</strong>cal clearance) e la valutazione<br />

psichiatrica.<br />

La me<strong>di</strong>cal clearance serve a verificare che un paziente sia<br />

stabile dal punto <strong>di</strong> vista fisico e possa essere sottoposto a<br />

cure e/o a ricovero in psichiatria senza rischi <strong>di</strong> un imme<strong>di</strong>ato<br />

aggravamento delle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute generale.<br />

È molto comune che i pazienti con <strong>di</strong>sturbi mentali pregressi<br />

o attuali vengano inviati <strong>di</strong>rettamente allo psichiatra senza<br />

essere sottoposti ad esame me<strong>di</strong>co.<br />

Ciò comporta un alto rischio <strong>di</strong> non <strong>di</strong>agnosticare i <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali dovuti a una con<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>ca generale o correlati<br />

a sostanze e i <strong>di</strong>sturbi me<strong>di</strong>ci comorbili con i <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali.<br />

La valutazione psichiatrica in emergenza costituisce l’inizio<br />

del processo <strong>di</strong>agnostico e del piano <strong>di</strong> trattamento specifico,<br />

che dovrebbe essere il più possibile personalizzato ed<br />

adeguato alla situazione clinica e sociale ed alla valutazione<br />

dei due maggiori rischi correlabili alle emergenze psichiatriche:<br />

il rischio <strong>di</strong> comportamenti violenti ed il rischio <strong>di</strong><br />

suici<strong>di</strong>o. Un aspetto critico è rappresentato dalla decisione<br />

<strong>di</strong> ricoverare o meno il paziente ed eventualmente <strong>di</strong> attuare<br />

un TSO.<br />

Per questo è importante la storia clinica che, insieme allo<br />

stato mentale attuale, contribuisce alla formulazione <strong>di</strong>agnostica.<br />

Anche la presa in carico pregressa o attuale è un<br />

fattore critico per la valutazione, infatti la continuità terapeutica<br />

è considerata un elemento prioritario per la decisione<br />

<strong>di</strong> ospedalizzare e per l’attuazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni protette<br />

nell’ambito <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> riabilitazione e cure extraospedaliere.<br />

La sicurezza, gli aspetti me<strong>di</strong>co-legali, i profili <strong>di</strong> responsabilità<br />

ed i trattamenti senza consenso sono aspetti problematici<br />

che si pongono ai clinici in momenti in cui bisogna<br />

prendere rapidamente decisioni che possono anche risultare<br />

critiche per le conseguenze <strong>di</strong>rette ed in<strong>di</strong>rette. È necessario,<br />

pertanto, mettere in atto tutti gli interventi utili a ridurre i rischi<br />

per il paziente e per il contesto garantendo il più possibile<br />

la libertà <strong>di</strong> scelta dell’in<strong>di</strong>viduo ed il rispetto <strong>della</strong> sua<br />

libertà e promovendo la massima collaborazione alle cure e<br />

la migliore alleanza terapeutica. Questi sono aspetti cruciali<br />

sia per il buon esito dell’emergenza, sia per l’andamento<br />

a lungo termine delle terapie.<br />

Bibliografia<br />

1 Allen MH, Currier GW, Hughes DH, et al. The Expert Consensus<br />

Guideline Series: Treatment of behavioral emergencies.<br />

Postgrad Med 2001:1-88.<br />

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