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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

applicazioni hanno già fornito numerosi, rilevanti risultati,<br />

– possibili applicazioni al Brain Computer Interface (BCI)<br />

in cui il computer (ed eventualmente <strong>di</strong>spositivi attuatori)<br />

vengono governati tramite la volontaria generazione <strong>di</strong><br />

determinati segnali cerebrali;<br />

2)caratterizzazione <strong>della</strong> funzione cerebrale tramite lo stu<strong>di</strong>o<br />

delle <strong>di</strong>namiche metaboliche da essa indotte;<br />

3)funzione del midollo spinale con fMRI per la compren-<br />

sione dei fenomeni <strong>di</strong> base legati all’attivazione neuronale<br />

e per le possibili applicazioni al trattamento <strong>di</strong> traumi e<br />

patologie.<br />

La mia relazione consisterà nel descrivere alcuni <strong>di</strong> queste<br />

linee <strong>di</strong> ricerca, mettendo in evidenza aspetti che possano<br />

interessare i partecipanti al <strong>Congresso</strong>. In particolare saranno<br />

<strong>di</strong>scusse le potenzialità <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> informazione che<br />

potranno derivare, nel prossimo futuro, dallo sviluppo dei<br />

nuovi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine.<br />

24 FEBBRAIO 2005 - ORE 18.00-19.30<br />

SALA VERDE<br />

S80 - Simulazione e <strong>di</strong>ssimulazione in psichiatria<br />

(aspetti clinici e psichiatrico-forensi)<br />

Dalla <strong>di</strong>ssociazione alla simulazione:<br />

trappole e abusi nella costruzione del Sé<br />

G. Martini<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale Roma E (U.O.C. Municipio<br />

XVII)<br />

La questione <strong>della</strong> simulazione appare strettamente connessa<br />

a quella <strong>della</strong> <strong>di</strong>ssociazione, ponendosi ambedue a cavallo<br />

del sottile crinale tra normalità e patologia e <strong>di</strong> quello, dai<br />

risvolti ben più pesanti, tra imputabilità e non. La <strong>di</strong>ssociazione,<br />

a sua volta, rimanda al problema <strong>della</strong> molteplicità<br />

del Sé, <strong>di</strong> estrema complessità sia su <strong>di</strong> un piano filosofico<br />

che psico(pato)logico.<br />

Occorre rammentare che il Sé si costruisce anche attraverso<br />

le narrazioni altrui e le autonarrazioni dello stesso soggetto,<br />

il quale può raccontarsi – o essere raccontato – in mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fformi, talora incoerenti e contrad<strong>di</strong>ttori. In casi estremi,<br />

viene ad emergere la possibilità <strong>di</strong> una percezione <strong>di</strong>ssociata<br />

<strong>della</strong> propria identità.<br />

Da questo carattere incoerente <strong>della</strong> narrazione, quale attributo<br />

comune tanto alle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssociazione che <strong>di</strong><br />

simulazione, le strade possono poi <strong>di</strong>vergere significativamente,<br />

traducendosi nel primo caso in una sorta <strong>di</strong> intrappolamento<br />

in un falso Sé, e nel secondo in una sorta <strong>di</strong><br />

“sfruttamento” consapevole dei meccanismi <strong>di</strong>ssociativi.<br />

Questi, pur restando tali nel loro specifico, esitano nella<br />

costruzione organica <strong>di</strong> un’immagine del Sé, che risulta all’osservatore<br />

in parte o in toto simulata, mentre l’interessato<br />

può convalidarla attraverso meccanismi <strong>di</strong> autoconvincimento<br />

“opportunista” anche a rinforzo sociale (ad<br />

esempio, il paziente può raccontarsi e finire col credersi<br />

vittima innocente, seppure macchiatosi consapevolmente<br />

<strong>di</strong> un delitto).<br />

Al <strong>di</strong> là del terreno giu<strong>di</strong>ziario, gli isterici ed i borderline sono<br />

forse coloro nei cui confronti la valutazione è più incerta,<br />

e più facile l’impressione <strong>di</strong> una coesistenza <strong>di</strong> simulazione<br />

e <strong>di</strong>ssociazione.<br />

Ciò pone non pochi quesiti allo psichiatra, sia d’or<strong>di</strong>ne etico<br />

che terapeutico, quesiti che possono tradursi nella <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminare il paziente che si trova intrappolato al-<br />

MODERATORI<br />

V. Volterra, G.C. Nivoli<br />

l’interno dei suoi meccanismi <strong>di</strong>ssociativi da quello che ne<br />

abusa più o meno coscientemente al fine <strong>di</strong> un vantaggio secondario.<br />

Aspetti <strong>della</strong> simulazione intramoenia<br />

A. Ferraro<br />

Ospedale Psichiatrico Giu<strong>di</strong>ziario, Aversa<br />

La con<strong>di</strong>zione <strong>della</strong> carcerazione produce, in genere, la<br />

necessità <strong>di</strong> liberarsi da essa da parte dei detenuti utilizzando<br />

una serie <strong>di</strong> motivazioni che nella maggior parte dei<br />

casi si relazionano ad un aggravamento delle con<strong>di</strong>zioni<br />

generali dell’organismo, e più precisamente la maggior<br />

parte delle volte tale aggravamento è rapportabile a peggioramenti<br />

delle con<strong>di</strong>zioni psichiatriche o psichiche in<br />

generale.<br />

La necessità <strong>di</strong> produrre concrete con<strong>di</strong>zioni che rafforzino<br />

la motivazione clinica induce i soggetti che tentano tale<br />

strada ad avviarsi verso un comportamento che, strumentalmente<br />

utilizzato, produce nel tempo e nei soggetti<br />

pre<strong>di</strong>sposti una vera e propria con<strong>di</strong>zione psicopatologica<br />

da cui <strong>di</strong>viene <strong>di</strong>fficile liberarsi.<br />

Un corretto punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> tale fenomeno è dato dallo<br />

stu<strong>di</strong>o analitico delle osservazioni psichiatriche <strong>di</strong> soggetti<br />

provenienti dalle strutture carcerarie, ovverosia dalla valutazione<br />

numerica qualitativa e quantitativa dei soggetti<br />

che vengono inviati in Ospedale Psichiatrico Giu<strong>di</strong>ziario<br />

da vari istituti carcerari per la valutazione clinica delle<br />

con<strong>di</strong>zioni psichiche, alla luce <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> valore psichiatrico<br />

compiute nelle carceri <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Nella comunicazione saranno presentati dati delle osservazioni<br />

psichiatriche avvenute dal 1991 al 2005, con particolare<br />

riferimento agli ultimi tre anni, periodo in cui le<br />

osservazioni psichiatriche si sono svolte non più in OPG<br />

ma in apposita sezione del carcere <strong>di</strong> Napoli Secon<strong>di</strong>gliano,<br />

con il coor<strong>di</strong>namento e la <strong>di</strong>rezione dell’autore.<br />

Nella comunicazione si proporrà una revisione possibile<br />

<strong>della</strong> Sindrome <strong>di</strong> Ganser ed il corretto significato <strong>di</strong>agnostico<br />

del Disturbo Fittizio.<br />

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