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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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169<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

24 FEBBRAIO 2005 – ORE 16.00-17.30<br />

SALA NUREYEV<br />

S74 - Il corpo e le sue trasformazioni in psicopatologia<br />

Dal corpo-macchina al corpo virtuale:<br />

aspetti clinici e culturali delle tecnoibridazioni<br />

<strong>della</strong> corporeità<br />

D. La Barbera<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neurologia, Oftalmologia e <strong>Psichiatria</strong>,<br />

Università <strong>di</strong> Palermo<br />

L’evoluzione scientifica e tecnologica pone oggi la corporeità<br />

al centro <strong>di</strong> una serie complessa <strong>di</strong> trasformazioni, attuali<br />

e potenziali, il cui significato e le cui implicazioni non<br />

appaiono ancora del tutto evidenti. La mappatura completa<br />

e la decifrazione del genoma umano da una parte e i progressi<br />

straor<strong>di</strong>nari nell’ambito delle tecnologie <strong>della</strong> comunicazione,<br />

<strong>della</strong> microelettronica e <strong>della</strong> robotica dall’altra,<br />

aprono scenari affascinanti e problematici allo stesso tempo,<br />

nei quali il corpo <strong>di</strong>viene sempre più luogo <strong>di</strong> una sperimentazione<br />

bio-tecnica capace <strong>di</strong> riprogrammare organi e<br />

funzioni e <strong>di</strong> implementarle con <strong>di</strong>spositivi tecnologici<br />

avanzati, protesi biomeccaniche, microchip e persino reti<br />

informatiche neurali. Questa sorta <strong>di</strong> salto antropologico<br />

che consiste nella incorporazione degli strumenti dell’evoluzione,<br />

e che è orientato alla creazione del cosiddetto homo<br />

cyborg, un organismo non solo biologico, ma anche<br />

meccanico ed elettronico, consente <strong>di</strong> focalizzare, sia sul<br />

piano culturale, sia su quello psicologico e clinico, i cambiamenti<br />

ai quali sta andando incontro la rappresentazione<br />

in<strong>di</strong>viduale e collettiva <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione somatica, sulla<br />

spinta <strong>di</strong> tali intense e rapide trasformazioni. La scissione<br />

<strong>della</strong> relazione mente-corpo, la virtualizzazione dell’esperienza<br />

<strong>della</strong> corporeità, la mo<strong>di</strong>ficazione del modo <strong>di</strong> comunicare<br />

e <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione sensoriale, sono alcuni degli<br />

aspetti <strong>di</strong> una nuova “clinica del corpo biotech”, nella quale<br />

l’incontro tra naturale e artificiale, fisiologia e tecnologia,<br />

organico e inorganico, reale e virtuale, consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare,<br />

assieme alle risorse e alle prospettive evolutive e<br />

alla possibilità <strong>di</strong> sperimentare forme <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> identità e<br />

<strong>di</strong> esperienza, anche possibili derive psicopatologiche, legate<br />

ai processi <strong>di</strong> scissione e frammentazione identitaria e<br />

al <strong>di</strong>sancoramento <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione somatica da quella psichica.<br />

L’implementazione “psichica” e “culturale” del corpo tecnologico<br />

richiede infatti un complesso cambiamento adattivo,<br />

sia cognitivo che affettivo-emotivo, che la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> tali<br />

processi rende particolarmente <strong>di</strong>fficile. In una prospettiva<br />

psico<strong>di</strong>namica è possibile in<strong>di</strong>viduare nella creazione del<br />

corpo “ciberattivo” o in quello tecno-mo<strong>di</strong>ficato dalla chirurgia<br />

estetica, dalle sostanze performanti o dal piercing<br />

estremo, l’emergere <strong>di</strong> particolari istanze narcisistiche e <strong>di</strong><br />

aspetti e modalità <strong>di</strong> tipo arcaico-onnipotente.<br />

Bibliografia<br />

Cappucci PL. Il corpo tecnologico. Bologna: Baskerville 1994.<br />

De Rosnay J (1995). L’uomo, Gaia e il cibionte. Bari: Dedalo 1997.<br />

Yehya N (2001). Homo Cyborg. Milano: Elèuthera 2004.<br />

MODERATORI<br />

D. La Barbera, A. Siracusano<br />

Meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa in una popolazione<br />

<strong>di</strong> soggetti obesi<br />

R. Zoccali, M.R. Muscatello, A. Bruno<br />

Policlinico Universitario<br />

Introduzione: alla luce delle più recenti conoscenze, l’obesità<br />

viene oggi considerata una malattia a patogenesi multifattoriale<br />

nell’ambito <strong>della</strong> quale rivestono un importante<br />

ruolo fattori genetici, psicologici, fisiologici, ambientali e<br />

socioeconomici. Nel contesto <strong>della</strong> letteratura relativa alla<br />

comprensione degli aspetti psicologici dell’obesità, mentre<br />

sono stati ampiamente indagati gli aspetti personologici ed<br />

emozionali che possono influenzare il comportamento alimentare,<br />

al contrario solo pochi stu<strong>di</strong> hanno focalizzato l’attenzione<br />

sui meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa messi in atto dai soggetti<br />

obesi.<br />

Scopo del lavoro: valutare i meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa prevalenti<br />

in un campione <strong>di</strong> soggetti obesi in base all’ipotesi che<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> peculiari stili <strong>di</strong>fensivi possa influire, me<strong>di</strong>ante<br />

l’interferenza nella gestione degli eventi stressanti e delle<br />

emozioni, sullo sviluppo, sulla progressione e sul mantenimento<br />

<strong>di</strong> tale patologia.<br />

Metodologia: hanno partecipato allo stu<strong>di</strong>o 70 soggetti<br />

obesi (BMI > 30) e 70 volontari normopeso (BMI = 18,5-<br />

24,9) selezionati per sesso, età, scolarità e stato civile. A<br />

tutti i soggetti è stato somministrato il Defence Mechanism<br />

Inventory (D.M.I.) nella versione italiana <strong>di</strong> G. Floriti e P.<br />

Gentili.<br />

Risultati: all’analisi statistica sono emerse <strong>di</strong>fferenze significative<br />

tra i due gruppi per quanto riguarda le variabili TAO<br />

(t = -5,30; p < 0,0001). PRO (t = -5,55; p < 0,0001). TAS (t<br />

= -4,87; p < 0,0001) e REV (t = -3,61; p < 0,0001).<br />

Conclusioni: un assetto <strong>di</strong>fensivo tendenzialmente inadeguato,<br />

come risultato negli obesi, può costituire un elemento<br />

<strong>di</strong> vulnerabilità nei confronti degli aspetti emozionali e<br />

degli eventi esistenziali stressanti, contribuendo a mantenere<br />

la modalità iperfagica quale modello <strong>di</strong> scarica delle tensioni.<br />

L’indagine relativa agli stili <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa ed i successivi<br />

interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e rimo<strong>della</strong>mento dell’assetto<br />

<strong>di</strong>fensivo nell’ambito <strong>di</strong> una psicoterapia ad orientamento<br />

<strong>di</strong>namico possono costituire un valido strumento nel trattamento<br />

globale ed a lungo termine dell’obesità.<br />

Nuove geografie del corpo: l’adolescenza<br />

oggi<br />

R. Lo Baido<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neurologia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria<br />

e <strong>Psichiatria</strong>, Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia,<br />

Università <strong>di</strong> Palermo, Palermo<br />

Adolescenza: corpo che cambia e si trasforma; corpo eccitato<br />

che sfugge al controllo. Corpo che cessa <strong>di</strong> essere fami-

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